Marc Quinn. HistoryNow
Dal 21 Aprile 2022 al 23 Ottobre 2022
Venezia
Luogo: Museo Archeologico Nazionale di Venezia
Indirizzo: Piazzetta San Marco 17
Curatori: Aindrea Emelife e Francesca Pini
Sito ufficiale: http://archeologicovenezia.cultura.gov.it
In concomitanza con la 59a Biennale di Venezia curata da Cecilia Alemani (Il latte dei sogni, 23 aprile-27 novembre 2022) il Museo Archeologico Nazionale di Venezia ospiterà la mostra HISTORYNOW, dell'artista inglese Marc Quinn.
La Fondazione Sozzani è lieta di annunciare che Francesca Pini, amica della Fondazione, ha co-curato con Aindrea Emelife la personale di Marc Quinn HISTORYNOW, presso il Museo Archeologico Nazionale di Venezia, situato in Piazzetta San Marco, di fronte a Palazzo Ducale, da riscoprire durante questa Biennale con il magnifico cortile cinquecentesco, opera di Vincenzo Scamozzi.
Sotto le logge, la statua di Agrippa, genero di Augusto, introduce ai tesori del Museo Archeologico di Venezia, uno dei più antichi musei pubblici d'Italia, fondato nel 1587, grazie alla lungimiranza di due patriarchi rinascimentali, il cardinale Domenico Grimani e suo nipote, il mecenate Giovanni Grimani.
La compresenza tra le opere del mondo antico e quelle della comunicazione digitale contemporanea, realizzate da Marc Quinn dal 2020, suggerisce riflessioni sull'ubiquità delle immagini e sul loro peso per la memoria individuale e collettiva nel corso dei secoli.
Oggi le immagini sono ovunque e la loro circolazione è aumentata esponenzialmente con la diffusione dei dispositivi digitali e dei nuovi media. E, dice Marc Quinn, “sono destinate a essere dimenticate, perchè la memorizzazione sul cellulare spesso ci evita il dovere di ricordare”.
“Eternizzando momenti cruciali di una narrazione globalizzata, sottraendoli al fast food del consumo delle notizie, storicizzandoli, Marc Quinn con i suoi dipinti agisce sull'immediatezza della Storia mentre si svolge nella sua novità: HISTORYNOW”, dice Francesca Pini.
Marc Quinn
Nato nel 1964 in Gran Bretagna, è uno dei maggiori artisti della sua generazione. Le sue sculture, i suoi dipinti e i suoi disegni esplorano il rapporto tra arte e scienza, il corpo umano e la percezione della bellezza. Il suo lavoro si collega spesso e in modo significativo con la storia dell’arte, dai maestri moderni fino all’antichità. Le sue opera sono in importanti collezioni pubbliche tra cui la Tate di Londra, il Metropolitan Museum di New York, la Collezione Peggy Guggenheim di Venezia, lo Stedelijk Museum di Amsterdam e il Centre Pompidou di Parigi.
La Fondazione Sozzani è lieta di annunciare che Francesca Pini, amica della Fondazione, ha co-curato con Aindrea Emelife la personale di Marc Quinn HISTORYNOW, presso il Museo Archeologico Nazionale di Venezia, situato in Piazzetta San Marco, di fronte a Palazzo Ducale, da riscoprire durante questa Biennale con il magnifico cortile cinquecentesco, opera di Vincenzo Scamozzi.
Sotto le logge, la statua di Agrippa, genero di Augusto, introduce ai tesori del Museo Archeologico di Venezia, uno dei più antichi musei pubblici d'Italia, fondato nel 1587, grazie alla lungimiranza di due patriarchi rinascimentali, il cardinale Domenico Grimani e suo nipote, il mecenate Giovanni Grimani.
La compresenza tra le opere del mondo antico e quelle della comunicazione digitale contemporanea, realizzate da Marc Quinn dal 2020, suggerisce riflessioni sull'ubiquità delle immagini e sul loro peso per la memoria individuale e collettiva nel corso dei secoli.
Oggi le immagini sono ovunque e la loro circolazione è aumentata esponenzialmente con la diffusione dei dispositivi digitali e dei nuovi media. E, dice Marc Quinn, “sono destinate a essere dimenticate, perchè la memorizzazione sul cellulare spesso ci evita il dovere di ricordare”.
“Eternizzando momenti cruciali di una narrazione globalizzata, sottraendoli al fast food del consumo delle notizie, storicizzandoli, Marc Quinn con i suoi dipinti agisce sull'immediatezza della Storia mentre si svolge nella sua novità: HISTORYNOW”, dice Francesca Pini.
Marc Quinn
Nato nel 1964 in Gran Bretagna, è uno dei maggiori artisti della sua generazione. Le sue sculture, i suoi dipinti e i suoi disegni esplorano il rapporto tra arte e scienza, il corpo umano e la percezione della bellezza. Il suo lavoro si collega spesso e in modo significativo con la storia dell’arte, dai maestri moderni fino all’antichità. Le sue opera sono in importanti collezioni pubbliche tra cui la Tate di Londra, il Metropolitan Museum di New York, la Collezione Peggy Guggenheim di Venezia, lo Stedelijk Museum di Amsterdam e il Centre Pompidou di Parigi.
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI
-
Dal 19 marzo 2024 al 30 giugno 2024
Milano | Palazzo Reale
Cézanne | Renoir. Capolavori dal Musée de L’Orangerie e dal Musée D’Orsay
-
Dal 15 marzo 2024 al 30 giugno 2024
Lecco | Palazzo delle Paure
INFORMALE. La pittura italiana degli anni Cinquanta
-
Dal 15 marzo 2024 al 08 settembre 2024
Roma | Museo Napoleonico
Giuseppe Primoli e il fascino dell'Oriente
-
Dal 15 marzo 2024 al 09 giugno 2024
Firenze | Museo Novecento
Jannis Kounellis. La stanza vede. Disegni 1973–1990
-
Dal 14 marzo 2024 al 15 luglio 2024
Massa Marittima | Museo di San Pietro all’Orto
Il Sassetta e il suo tempo. Uno sguardo all'arte senese del primo Quattrocento
-
Dal 10 marzo 2024 al 09 giugno 2024
Perugia | Galleria Nazionale dell’Umbria
L’enigma del Maestro di San Francesco. Lo stil novo del Duecento umbro