Sala della Primavera

Campania

Sala della Primavera
Dalla sala di Alessandro si accede all’Appartamento Vecchio o del Settecento destinato ad accogliere, secondo i progetti dell’architetto Luigi Vanvitelli (1700-1773), il “quarto” del principe ereditario. Di fatto, in attesa del completamento dei lavori dell'ala destinata ai sovrani, il "quarto", terminato sotto la direzione dell’architetto Carlo Vanvitelli (1739-1821), fu abitato dal re Ferdinando e dalla regina Maria Carolina.

Per le decorazioni Carlo Vanvitelli coordinò una nutrita schiera di pittori, ebanisti e decoratori, dedicandosi anche in prima persona  alla progettazione di ornati ed arredi. Portò avanti progetti e scelte paterne, non mancando di declinarli in base alla sua personale sensibilità. La sala della Primavera, in origine "Prima Anticamera a Mezzogiorno", fu affrescata dal pittore Antonio de Dominicis (1734-1794) con il tema della Primavera; sulle sovrapporte e sui sovraspecchi le allegorie della Musica e della Poesia, di Giovan Battista Rossi (documentato dal 1749-1782).

I dipinti alle pareti furono realizzati da Jacob Philipp Hackert (1737-1807) e rispecchiano la volontà di temperare, attraverso la lucida rappresentazione dei paesaggi del Regno, la leziosa eleganza rococò delle decorazioni. Gli inventari confermano la presenza in questo ambiente dei dipinti del pittore prussiano fin dal 1799. A partire da sinistra: Il cantiere di Castellammare nel momento che si vara il vascello Partenope, Il cantiere di Castellammare con le sue galeotte, La veduta di Forio d’Ischia, La baia di Napoli presa da S. Lucia con il ritorno della squadra da Algeri, La veduta del porto di Napoli con Castel Sant’Elmo e Il porto e Badia di Gaeta.