Mostra MONET. Capolavori dal Musée Marmottan Monet di Parigi a Genova. Le informazioni sulla mostra MONET. Capolavori dal Musée Marmottan Monet di Parigi, i curatori, gli orari di ingresso, il costo dei biglietti, i numeri per prenotare, il comunicato stampa sulla mostra MONET. Capolavori dal Musée Marmottan Monet di Parigi del museo Palazzo Ducale di Genova.

Claude Monet, Emerocallidi, 1914-1917 circa. Olio su tela, 150×140,5 cm. Parigi, Musée Marmottan Monet, lascito Michel Monet, 1966. Inv. 5097

Musée Marmottan Monet, Paris / Bridgeman Images

Claude Monet, Emerocallidi, 1914-1917 circa. Olio su tela, 150×140,5 cm. Parigi, Musée Marmottan Monet, lascito Michel Monet, 1966. Inv. 5097

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  • Città: Genova
  • Provincia: Genova
  • Indirizzo: Piazza Matteotti 9
  • Telefono: +39 010 986391
  • Sito ufficiale

Scheda Mostra

MONET. Capolavori dal Musée Marmottan Monet di Parigi

Claude Monet


  • Luogo: Palazzo Ducale
  • Curatori: Marianne Mathieu
  • Enti promotori:
    • Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura
  • Città: Genova
  • Provincia: Genova
  • Data inizio: 11 Febbraio 2022
  • Data fine: 22 Maggio 2022
  • Costo del biglietto: Intero € 15 Audioguida inclusa, Ridotto € 13 Audioguida inclusa
  • Telefono per informazioni: +39 010 986391
  • Sito ufficiale

Comunicato Stampa:

“Il mio giardino è l’opera d’arte più bella che io abbia creato”.
Claude Monet
 
CLAUDE MONET arriva a Genova. Dall’11 febbraio Palazzo Ducale ospiterà negli spazi del Munizioniere i capolavori del più importante rappresentate dell’Impressionismo.

Tutti provenienti dal Musée Marmottan Monet di Parigi, i 50 capolavori in mostra rappresentano alcune delle punte di diamante della produzione artistica di Monet e raccontano l’intera parabola artistica del Maestro impressionista, letta attraverso le opere a cui Monet teneva di più, le “sue” opere, quelle che l’artista ha conservato gelosamente nella sua casa di Giverny fino alla morte, quelle da cui non ha mai voluto separarsi.

L’eccezionalità di questa mostra risiede nell’amore e nell’intimità che emanano le opere esposte, allestite in maniera del tutto inedita e suggestiva nelle varie sale del Munizioniere di Palazzo Ducale, luogo pieno di fascino che consentirà un viaggio del tutto nuovo nel mondo di Monet.

Nelle sue tele di luce evanescente, Monet ha sempre unito il suo amore per la natura con l'arte e, facendo del pennello una propaggine della sua mano, ha creato e riprodotto giardini ovunque abbia vissuto. Sebbene trascorresse molto del suo tempo a Parigi e viaggiasse molto in Francia e all'estero, Monet preferì la campagna e visse per più di cinquant’anni lungo la Senna, accrescendo sempre più il suo interesse per il giardinaggio, per le aiuole che allietavano le sue prime case ad Argenteuil e per i suoi magnifici giardini a Giverny, che divennero un piacere per gli occhi, un luogo rilassante per contemplare la natura e fonte di ispirazione.

Proprio Giverny, la sua casa dopo il 1883, può essere considerata come il luogo di consapevolezza e rinascita per lo stesso artista; una sequenza di nuovi elementi dettati da una brillante innovazione formale, geografica e di ricerca stilistica che lo ha portato a interessarsi sempre di più soggetti impregnati di nuova lirica e colori vivaci.

Ad accogliere il pubblico come in un onirico giardino lussureggiante, appositamente creato, ci saranno opere come le sue amatissime e iconiche Ninfee (1916-1919 ca.), Iris (1924-1925 ca.), Emerocallidi (1914-1917 ca.), Salice piangente (1918-1919 ca.), le varie versioni de Il ponte giapponese e la sua ultima e magica opera Le rose (1925-1926 ca.).
Ma non solo. Verdeggianti salici piangenti, viali di rose e solitari ponticelli giapponesi dai colori impalpabili fanno da cornice a una natura ritratta in ogni suo più sfuggente attimo, variazione di luce, tempo o stagione.

Promossa dal Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, prodotta e organizzata da Arthemisia e in collaborazione con il Musée Marmottan Monet di Parigi, la mostra è curata da Marianne Mathieu, studiosa di Monet e direttrice scientifica dello stesso museo parigino.

Il Musée Marmottan Monet – il cui vastissimo patrimonio artistico è raccontato nel percorso della mostra – possiede il nucleo più grande al mondo di opere di Monet, frutto di una generosa donazione di Michel, suo figlio, avvenuta nel 1966 verso il museo parigino - che prenderà proprio il nome di “Marmottan Monet”.