Mostra Daria Koltsova. If I can neither feel nor think, where am I then? a Palermo. Le informazioni sulla mostra Daria Koltsova. If I can neither feel nor think, where am I then?, i curatori, gli orari di ingresso, il costo dei biglietti, i numeri per prenotare, il comunicato stampa sulla mostra Daria Koltsova. If I can neither feel nor think, where am I then? del museo Palazzo Sant'Elia di Palermo.

Daria Koltsova, If i can neither feel nor think, where am I then, 2022, installazione ambientale, Cavallerizza di Palazzo Sant'Elia

Daria Koltsova, If i can neither feel nor think, where am I then, 2022, installazione ambientale, Cavallerizza di Palazzo Sant'Elia

Mappa

Scheda Mostra

Daria Koltsova. If I can neither feel nor think, where am I then?

Daria Koltsova


  • Luogo: Palazzo Sant'Elia
  • Curatori: Giusi Diana
  • Enti promotori:
    • In collaborazione con Direzione Edilizia Pubblica Istruzione e Beni Culturali della Città Metropolitana di Palermo
  • Città: Palermo
  • Provincia: Palermo
  • Data inizio: 24 Settembre 2022
  • Data fine: 30 Ottobre 2022
  • Costo del biglietto: ingresso gratuito
  • Telefono per informazioni: +39 091 2712061
  • E-Mail info
  • Sito ufficiale

Comunicato Stampa:

Inaugurerà sabato 24 settembre con una matinée alle ore 11.00 nella corte principale di Palazzo Sant'Elia, introdotta da una live performance, la mostra di fine residenza dell'artista ucraina Daria Koltsovaa cura di Giusi Diana, visitabile fino al 30 ottobre.

L’evento, che fa parte del Programma di Residenze d’artista della 
Fondazione Sant’Elia, in collaborazione con la Città Metropolitana di Palermo, è inserita nel Cartellone ufficiale della III edizione di Bam Biennale Arcipelago Mediterraneo intitolata "Insaturo". La mostra diffusa si articola all'interno e all'esterno del settecentesco Palazzo Sant'Elia, edificio barocco che si affaccia su via Maqueda. Le vetrate esterne, lungo l'ingresso principale, ospitano infatti un'installazione site specific della serie "Theory of Protection" (2015-2022).

Quello che a prima vista appare come un motivo geometrico decorativo applicato con il nastro adesivo sulle porte-finestre, in realtà si ispira all'espediente usato dalla popolazione ucraina per proteggere i vetri delle case dalle onde d'urto causate dalle esplosioni. Le strisce di nastro adesivo disposte diagonalmente riducono infatti le vibrazioni, evitando che i vetri esplodano. A Palermo sulla facciata esterna di Palazzo Sant'Elia "Theory of Protection" costituisce una cintura protettiva simbolica, sottolineando la fragilità del patrimonio artistico in tempo di guerra e testimoniando nello stesso tempo solidarietà alla resistenza del popolo ucraino.


Il giorno dell’inaugurazione l’artista in sella a un cavallo darà vita a una scultura equestre vivente nel Cortile Nobile del Palazzo, omaggio alla città di Palermo, attraverso la citazione dell'affresco del 
Trionfo della Morte conservato a Palazzo Abatellis, mentre nella Cavallerizza sarà allestita una installazione ambientale e sonora di grande suggestione.

Daria Koltsova spiega come è nato questo lavoro: "In tutto il mio Paese in questo momento ci sono persone che, nascoste nei sotterranei, contano i giorni che passano ma anche il numero di coloro che non fanno più ritorno, coprendo le pareti con tacche come queste. I muri si stanno trasformando in libri contabili per i morti."


Così la curatrice Giusi Diana presenta la mostra: "Disegni a parete realizzati dall'artista con il carboncino nel corso della residenza e incisioni che scalfiscono la superficie dei muri trasfigurano lo spazio della Cavallerizza in un ambiente notturno e sotterraneo, dove è facile perdere i riferimenti spazio-temporali. Il cupo segno grafico delle tacche, un sistema di conteggio semplice e primitivo, invade l'intera parete di fondo [...] suggerisce l'impossibilità di contare i morti e i giorni che passano, insieme alla difficoltà di farsi carico di un dolore così smisurato".


Alla fine della mostra per volontà dell'artista tutti i disegni murali verranno distrutti, spariranno alla vista sotto strati di intonaco; diventeranno invisibili, ma nello stesso tempo continueranno ad esserci.

Daria Koltsova: "Per me è una metafora dell'esperienza stessa della guerra. Essa prima o poi finirà, ma tutto quello che è accaduto, reso invisibile, ben nascosto nel subconscio, ma presente, rimarrà con noi per sempre".
I disegni murali e i graffiti sono accompagnati da una installazione sonora con il suono prodotto dall'artista in fase di esecuzione del lavoro.

In mostra è presente, inoltre, il video della performance ambientata nel cortile nobile di Palazzo Sant'Elia. Il Programma di residenze per artisti italiani e internazionali della Fondazione Sant'Elia, è realizzato in collaborazione con la Città Metropolitana di Palermo, ed è finalizzato a favorire la mobilità internazionale degli artisti e a valorizzare le espressioni più attuali dell'arte contemporanea.
 
Daria Koltsova è un'artista, performer, e ricercatrice contemporanea ucraina.
Daria è cresciuta a Kharkiv, conoscendo gli effetti del colonialismo russo e l'oppressione della cultura
ucraina. Ha conseguito una laurea in storia e teoria dell'arte all' Accademia di design e arte di Kharkiv e
una laurea in relazioni internazionali ed economia alla Kharkiv National Economic University. Nel 2015
Daria è stata nominata al prestigioso Pinchuk Art Prize e ha vinto il Grand Prix MUHI per giovani artisti
ucraini. Nel 2022, quando è iniziata l'aggressione russa su vasta scala contro l'Ucraina Daria è dovuta
fuggire a Berlino dove è stata accettata come borsista presso il Berlin Center for Advanced Studies in Arts
and Science (UDK) e poi a Londra.
Il suo progetto "Theory of Protection" è diventato un gesto potente e virale per mostrare solidarietà
all'estero nei confronti dell'Ucraina, ed è stato esposto da più di 200 istituzioni diplomatiche e culturali in
cinque continenti.
La sua pratica artistica, che include installazioni, performance e video, unisce dimensione politica e
personale. Le sue opere cercano di rendere l'attuale l'attuale situazione geopolitica e sociale, vicina e
tangibile, associandovi percezioni intime e la loro ripercussione sugli individui.
Allontanandosi da un tentativo di rappresentazione realistica, dà forma a nuove immagini, talvolta
derivate da ricerche storiche o iconografiche. A partire dall'annessione della Crimea alla Russia e dalla
guerra in Donbas del 2014, ha lavorato sugli effetti della guerra e indagato sulla capacità di protezione e
resilienza del popolo ucraino.