Transito della Vergine

Trastevere, Gianicolo, Testaccio

Transito della Vergine
L’opera è quella che sostituì la famosissima Morte della Vergine di Caravaggio (1606), oggi al Louvre, che secondo la tradizione venne rifiutata dai frati della chiesa di Trastevere, a causa del suo realismo e dell’utilizzo come modella per la figura di Maria di una prostituta morta annegata nel Tevere, e secondo ipotesi più recenti in parte grazie alla volontà di Rubens di acquistare l’opera per il duca di Mantova, Vincenzo I Gonzaga.
La tela di Saraceni è indubbiamente meno rivoluzionaria, con la Vergine aureolata rappresentata al centro della composizione e poco prima del trapasso (netta differenza col quadro di Caravaggio che la dipinge già defunta, motivo per cui le due opere hanno un titolo leggermente diverso), raccolta in preghiera a mani giunte, circondata dagli apostoli e da alcune pie donne. Importante dal punto di vista contestuale la parte alta del quadro, che mostra cori di angeli musicanti che attendono l’Assunzione di Maria, a cui non a caso è intitolata la cappella di cui costituisce la pala d’altare.