Pelagio Palagi

Bologna 1775 - Torino 1860

© Arte.it | Pelagio Palagi

Studiò all'Accademia Clementina di Bologna e grazie al suo primo mecenate, il conte Carlo Filippo Aldovrandi Marescotti, si appassionò al collezionismo archeologico, di medaglie e di libri.
Le opere giovanili, ispirate alle incisioni di Giovan Battista Piranesi, sono per lo più vedute architettoniche, ma con il successivo soggiorno a Roma la sua pittura aderì pienamente allo stile neoclassico, che conobbe grazie a Canova, Camuccini e Ingres.
La svolta verso il Romanticismo coincise con il trasferimento a Milano, dove frequentò Hayez e si cimentò nella pittura storica e nel ritratto.
Non riuscendo a ottenere una cattedra all'Accademia di Brera aprì una scuola autonoma e verso gli anni '20 fu incaricato di ristrutturare e ornare Palazzo Arese Lucini e Villa Tittoni Traversi a Desio. Raggiunta una discreta fama nel 1832 fu chiamato a Torino da Carlo Alberto di Savoia che lo nominò “pittore preposto alla decorazione de' Reali Palazzi”. Intervenne nel Palazzo Reale (Cancellata), nel Castello di Pollenzo e curò l'ampliamento del Castello di Racconigi.



Le opere