Palazzo Trissino Baston

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Palazzo Trissino Baston
Progettato nel 1592 da Vincenzo Scamozzi, il principale allievo di Andrea Palladio, il palazzo presenta lungo il prospetto che dà sul corso un portico su alte colonne ioniche sormontato dal piano nobile scandito da paraste (pilastri) corinzie e caratterizzato al centro da una serliana (arco). Non venne mai realizzato il timpano di coronamento previsto dal progetto.
L’edificio, commissionato dal conte Galeazzo Trissino, fu poi decorato a inizio Seicento da Alessandro Maganza e Andrea Vicentino, e successivamente da Giulio Carpioni (suo è il ciclo con le Storie di santa Savina, 1653-60).
La facciata venne conclusa da Antonio Pizzoccaro nel 1662 e il palazzo nel 1667. Dopo altri interventi settecenteschi, il palazzo fu in parte danneggiato nel 1805 e nel 1848. L’ultimo conte che lo abitò fu Alessandro Trissino Baston (†1851). Dal 1901 è sede del Municipio.