Dormitio Virginis e i santi Francesco e Antonio da Padova

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Dormitio Virginis e i santi Francesco e Antonio da Padova
La preziosissima opera, firmata e datata 1333, è la più antica testimonianza dell'attività di Paolo Veneziano, tradizionalmente considerato il pittore che traghettò l'arte veneta dall'età bizantina a quella moderna. E in effetti in questa tavola dimostra il passaggio dalle icone a un nuovo sistema narrativo, più vicino alle novità introdotte da Giotto.
Il soggetto è quello del trapasso della Vergine, in attesa dell'Assunzione, circondata dagli angeli e dagli apostoli (Pietro e Paolo quelli in primo piano). Cristo, in posizione centrale, è incorniciato da una mandorla e tiene in braccio l'animula della madre.
Delle tavole laterali restano quelle con san Francesco e sant'Antonio da Padova, i due principali santi dell'ordine francescano che commissionò l'opera per l'altare maggiore della chiesa di San Lorenzo.
Da qui nel 1586 fu rimossa e spostata nel refettorio e poi in sacrestia.
Dopo le soppressioni napoleoniche passò alla famiglia Porto Godi, dalla quale nel 1849 fu donata al Museo Civico.