Basilica di Aquileia

Aquileia, Piazza Capitolo 1

 
  • Dove: Aquileia, Piazza Capitolo 1
  • Indirizzo: Piazza capitolo 1
  • E-Mail: basilica.aquileia@virgilio.it
  • Telefono: + 39 0431 919719
  • Apertura: da aprile a settembre: 9 - 19
    Marzo e ottobre: 9 - 18
    da novembre a febbraio: 10 - 16 (sabato, domenica e festivi 9 - 17)
    1 gennaio 10 - 17

    chiusure:
    25 dicembre pomeriggio
    6 gennaio: dalle ore 14.15 alle 15 circa per la Benedizione dei Bambini
    Tutti sabati: dalle ore 17.30 alle 18.45 per la Messa prefestiva
    Tutte le domeniche: dalle ore 10 alle 11.30
    durante tutte le cerimonie religiose parrocchiali non definibili a calendario (funerali, matrimoni o cerimonie particolari ) chiusura 30 minuti prima dell’inizio della cerimonia

    orari del campanile
    da aprile a settembre 9.30 - 13.30 / 15.30 - 18.30
    ottobre: sabato e domenica 10 - 17
  • Costo: Basilica: ingresso libero

    ingresso alla cripta Scavi e alla cripta affreschi
    intero € 4, ridotto € 3

    ingresso al Battistero e all'aula cromaziana (Sudhalle) 
    intero € 3, ridotto € 2,50

    campanile
    intero € 2, ridotto € 1

    Gratis per i bambini fino ai 10 anni
 
DESCRIZIONE:
La Basilica di Aquileia stupisce per la sua straordinaria architettura. Nelle sue linee essenziali, ripropone l’assetto architettonico voluto dal Patriarca Poppone (1019-1042),  ossia il Vescovo di Aquileia, che la consacrò nel 1031.

Le sue origini risalgono almeno alla fine del IV secolo, quando, all’epoca del vescovo Cromazio, l’edificio basilicale aveva assunto dimensioni simili a quello attuale, tranne che per il transetto (il corpo architettonico che interseca perpendicolarmente all'altezza del presbiterio la navata centrale) e l’abside con vano sottostante.

L’inizio del IX secolo segna una fase costruttiva significativa. Il Patriarca Massenzio aggiunse il portico di collegamento con la chiesa dei Pagani, le due strutture sporgenti del transetto e l’abside.
Nell’XI secolo il Patriarca Soppone diede il via a un importante intervento di ristrutturazione che includeva il rifacimento della facciata, con la finestra centrale divisa verticalmente in due aperture (bifora), e dell’abside, con lo splendido ciclo di affreschi.

I colonnati interni, che comprendevano dieci colonne ciascuno, furono dotati di nuovi capitelli. Ulteriori interventi furono intrapresi dopo il sisma del 1348.

Nel 1909, il pavimento della fase risalente a Poppone fu rimosso fino all’altezza del presbiterio (lo spazio riservato al vescovo e al clero, in fondo alla navata centrale). Un espediente che ha permesso di mettere in luce il sottostante pavimento in mosaico del complesso costantiniano, situato circa un metro più in basso.
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