In mostra dal 2 luglio al 31 ottobre
I Tesori del Marchesato: viaggio a Saluzzo tra Medioevo e Rinascimento

Hans Clemer, Pala della Madonna della Misericordia I I Tesori del Marchesato di Saluzzo
Francesca Grego
24/06/2021
Cuneo - Un piccolo regno incastonato tra le cime delle Alpi; un marchese poeta, abile tessitore di relazioni diplomatiche e protagonista della letteratura medievale tra la Francia e il Piemonte; una corte che brilla per le arti e la cultura, trasformando un piccolo centro di confine in una gemma rara, tra influenze, novità e tradizioni di respiro europeo: parliamo del Marchesato di Saluzzo, ai piedi del Monviso, il leggendario Re di Pietra, dove l’eredità di questa antica stagione è tuttora ben visibile. Dal 2 luglio al 31 ottobre una mostra ne riporterà in vita i fasti attraverso 70 preziose opere d’arte provenienti da importanti musei e istituzioni italiani ed europei. Pregiati codici miniati, dipinti su tavola, affreschi, sculture e documenti d’epoca si sveleranno in tre sedi di grande suggestione: l’ex Monastero di Santa Maria della Stella, il Museo Civico Casa Cavassa e La Castiglia, antica residenza dei Marchesi, nel centro storico di Saluzzo, candidata insieme alle Terre del Monviso a Capitale della Cultura italiana per il 2024.

Cappella Marchionale di Revello, Ultima Cena I Foto Mario Tevino
Tesori del Marchesato - questo il titolo della mostra - si presenta come un viaggio nel tempo fino ai secoli compresi tra i XII e il XVI, alla scoperta di uno straordinario patrimonio artistico e dei suoi artefici, ma anche di storie affascinanti e dimenticate. Come quella del marchese Tommaso III, famoso tra i suoi contemporanei per aver composto il poema Le Chevalier Errant: Boccaccio si ispira a lui nell’ultima novella del Decamerone, dedicata alla bella Griselda. Dipinti straordinari sono invece i testimoni delle vicende di Hans Clemer, detto anche il Maestro d’Elva, il pittore fiammingo che mise radici tra le Alpi portando in Piemonte un’arte nuova. Qui i suoi affreschi, come le opere pittoriche di Pietro da Saluzzo o delle dinastie artistiche dei Biazaci e dei Pocapaglia, danno vita a un paesaggio culturale unico, compreso tra la fertile pianura che unisce le provincie di Cuneo e Torino e le vallate alpine dominate dal Monviso.

Castello della Manta I Foto Dario Fusaro I Courtesy FAI Fondo Ambiente Italiano
La mostra invita i visitatori ad apprezzarlo appieno con un racconto che coinvolge i luoghi storici del Marchesato: dal Castello della Manta all’Abbazia di Santa Maria di Staffarda, dalla Cappella Marchionale di Revello ai Castelli Tapparelli d’Azeglio di Lagnasco, da esplorare nelle vicinanze per ammirare altre perle d’arte e scoprire i numerosi rimandi che le collegano al percorso espositivo di Saluzzo.

Nove Prodi e Nove Eroine. Castello della Manta I Foto Roberto Morelli I Courtesy FAI Fondo Ambiente Italiano
Ideato da Fondazione Artea, il progetto Tesori del Marchesato di Saluzzo mira alla valorizzazione di questo piccolo e straordinario angolo di Italia, ed è stato sviluppato in collaborazione con Fondazione Torino Musei, il Comune di Saluzzo, la Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo, con la partecipazione della Diocesi di Saluzzo e della Consulta BCE Piemonte e il contributo storico- scientifico dell’Università degli Studi di Torino.

Saluzzo, la Castiglia I I Tesori del Marchesato di Saluzzo

Cappella Marchionale di Revello, Ultima Cena I Foto Mario Tevino
Tesori del Marchesato - questo il titolo della mostra - si presenta come un viaggio nel tempo fino ai secoli compresi tra i XII e il XVI, alla scoperta di uno straordinario patrimonio artistico e dei suoi artefici, ma anche di storie affascinanti e dimenticate. Come quella del marchese Tommaso III, famoso tra i suoi contemporanei per aver composto il poema Le Chevalier Errant: Boccaccio si ispira a lui nell’ultima novella del Decamerone, dedicata alla bella Griselda. Dipinti straordinari sono invece i testimoni delle vicende di Hans Clemer, detto anche il Maestro d’Elva, il pittore fiammingo che mise radici tra le Alpi portando in Piemonte un’arte nuova. Qui i suoi affreschi, come le opere pittoriche di Pietro da Saluzzo o delle dinastie artistiche dei Biazaci e dei Pocapaglia, danno vita a un paesaggio culturale unico, compreso tra la fertile pianura che unisce le provincie di Cuneo e Torino e le vallate alpine dominate dal Monviso.

Castello della Manta I Foto Dario Fusaro I Courtesy FAI Fondo Ambiente Italiano
La mostra invita i visitatori ad apprezzarlo appieno con un racconto che coinvolge i luoghi storici del Marchesato: dal Castello della Manta all’Abbazia di Santa Maria di Staffarda, dalla Cappella Marchionale di Revello ai Castelli Tapparelli d’Azeglio di Lagnasco, da esplorare nelle vicinanze per ammirare altre perle d’arte e scoprire i numerosi rimandi che le collegano al percorso espositivo di Saluzzo.

Nove Prodi e Nove Eroine. Castello della Manta I Foto Roberto Morelli I Courtesy FAI Fondo Ambiente Italiano
Ideato da Fondazione Artea, il progetto Tesori del Marchesato di Saluzzo mira alla valorizzazione di questo piccolo e straordinario angolo di Italia, ed è stato sviluppato in collaborazione con Fondazione Torino Musei, il Comune di Saluzzo, la Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo, con la partecipazione della Diocesi di Saluzzo e della Consulta BCE Piemonte e il contributo storico- scientifico dell’Università degli Studi di Torino.

Saluzzo, la Castiglia I I Tesori del Marchesato di Saluzzo
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