Il “Magico Vento” del West

Magico Vento
 

05/08/2005

Un bianco adottato dai Sioux e diventato sciamano grazie alla sua facoltà di intuire il futuro”: Magico Vento è il protagonista di una tra le serie più interessanti tra quelle edite negli ultima anni dalla Sergio Bonelli Editore, in cui, intorno a una trama innovativa, si alternano alcuni tra i migliori disegnatori italiani: Giuseppe Barbati, Pasquale Frisenda, Goran Parlov, Josè Ortiz, Corrado Mastantuono, Ivo Milazzo e tanti altri. Magico Vento, in edicola dal giugno del 1997, creato dallo sceneggiatore Gianfranco Manfredi (che i lettori di Dylan Dog ricorderanno per "Johnny Freak"), ha dimostrato che anche nel fumetto (come già accaduto nel cinema) si può raccontare il West con un taglio innovativo.

La serie è una miscela di western classico, cultura indiana (nel suo aspetto più affascinante di trama di religione, miti, leggende) e genere horror, e ci conduce in un West segreto, dove la vera Frontiera è quella tra mondo conosciuto e regno dell’ignoto: schierandosi dalla parte degli indiani, la saga non ne rappresenta soltanto la dura lotta per la sopravvivenza, ma anche l’appassionante ricerca spirituale. Ned Ellis è un soldato che perde la memoria a seguito di un’esplosione su un treno. Raccolto dall'anziano stregone Sioux Lakota, Cavallo Zoppo (che riconosce in lui l'inviato del Grande Spirito), viene ribattezzato Magico Vento e inizia una nuova vita, in cui forti premonizioni gli procurano la fama di Sciamano presso gli abitanti della tribù Lakotanella.

Oltre che mostruose creature e spiriti malvagi (che Magico Vento affronta grazie ai segreti della magia indiana), lo attendono nemici “reali” come: Howard Hogan, losco affarista, artefice della strage ferroviaria; la potente organizzazione criminale della Volta Nera; il crudele Louis Beaumont, feroce criminale alleato della divinità indiana Uncegila. Non mancano però gli amici: il giornalista Willy Richards (detto Poe per la somiglianza con il noto scrittore), l'indiana Rifiuta-di-smettere, figlia del capo tribù Coda-di-Toro, Uccide-se-Stesso, considerato il comico della tribù, la geniale figura di Dick Carr, ex attore di teatro, deturpato da un acido.

Intento della serie è raccontare, insieme, storia e miti del West, sulla base di una documentazione rigorosa per quanto riguarda costumi, ambienti, personaggi storici (per esempio, Cavallo Pazzo, Nuvola Rossa, il Generale Custer), cerimonie e riti. Le atmosfere magiche della tradizione indiana fanno da sfondo alle grandi praterie del Dakota degli anni Settanta dell’Ottocento, cioè nel periodo successivo alla Guerra di Secessione, quando la ferrovia transcontinentale era stata appena inaugurata e la "civilizzazione" del West imposta dai bianchi si preparava a strappare nuove terre agli indiani. Magico Vento è un personaggio "in progress", che matura nel tempo sfuggendo alla ripetizione seriale. Per seguire dal vivo la sua magica esperienza e conoscere le date dei prossimi albi visitare il sito della Sergio Bonelli Editore.

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