Il make up che sveste

Venere e Amore
 

27/03/2001

Amiamoci, baciamoci, sentiamoci belli. Come Venere e il suo Amore. Perché ogni donna è una dea. E’ questa la filosofia di Estée Lauder, che con la catena di Profumerie Lekythos ha spogliato di ogni inutile drappeggio la donna più bella di ogni tempo. Più che una donna, una divinità. Venere, sensuale opulenta. Carnale. Pudica, ma solo dal 1840, costretta dopo quasi tre secoli di nudità a ‘vestirsi’ per volontà bigotta del principe Colonna, proprietario del dipinto. Cosa ne avrebbe pensato l’autore, Michele Ridolfo del Ghirlandaio, di cui fu allievo? La carne rosea ricoperta da gialli veli. Persino Amore, l’amante bambino, simbolo degli atteggiamenti infantili di chi si ama, avrà abbassato lo sguardo triste alla vista nascosta del morbido seno. Ma da oggi il suo piedino potrà di nuovo sfiorare la carne nuda e non più drappeggi azzurri. E il bacio tra divinità sarà più appassionato. E’ primavera. La divina pelle torna a risplendere. Nelle sale di Palazzo Colonna. Non solo a Roma. Tutto il mondo dell’arte è più luminoso. Estée Lauder ama l’arte e tutte le donne. Esce vincente dalla sua seconda sfida romana, dopo la Fornarina dello scorso 18 dicembre a palazzo Barberini. E dopo l’esperienza fiorentina del restauro delle tre Venere del Tintoretto, del Tiziano e di Giovanni di San Giovanni. Ormai la donna non ha più segreti per la casa cosmetica americana. Né veli. Di Venere in Venere. Pierluigi Garcea, consigliere delegato di Estée Lauder parla di missione che va “dal bello alla vendita della bellezza”. Non involgariamo l’impresa con la parola pubblicità. Estée Lauder fa omaggio a tutte le donne. Che amano l’arte e che si amano. Bellezza: business e arte. Una sola realtà. Un legame stretto col sangue colorato delle tavolozze, con l’aroma di profumi intensi. E la missione finisce qui. Dopo la musica (concerti benefici per la lotta contro il tumore al seno possibili grazie a sinergie importanti tra make up e grandi della musica classica); dopo la pittura, i passi futuri della casa cosmetica portano ancora verso l’arte, ma architettura e scultura. “Abbiamo scoperto l’arte e la donna e ci siamo fatti incantare da un’imprevedibile nudità.” Si emoziona Garcea. “Siamo fieri di aver svelato una bellezza senza tempo, un mito piuttosto che una dea. E non ci fermeremo qui.” Le gran dame dell’arte sono avvisate.

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