Il mondo di Chagall

Opera di Marc Chagall
26/03/2004
Un nuovo grande evento alla Galleria d’Arte Moderna di Torino, fino al 4 luglio 2004: Marc Chagall. Un Maestro del ‘900. In mostra centoquaranta opere (tra quadri, sculture, disegni, stoviglie) fra le maggiori dell’artista bielorusso (1887-1985), in occasione del cinquantenario dell’esposizione di Torino del 1953, ordinata da Chagall stesso e compendio di cinquanta anni di attività. L’attuale esposizione intende offrire un’originale lettura critica di tutte le fasi della sua produzione artistica, dagli esordi all’incontro con le avanguardie europee, dai soggiorni parigini alla fuga negli Stati Uniti, fino al ritiro di Saint-Paul-de-Vence sulla Costa Azzurra.
“Com’è possibile realizzare se stessi e il proprio mondo all’interno di una cultura figurativa diversa?”: Claudia Beltramo, direttore della mostra, racchiude in questa domanda la chiave di lettura dell’arte di Chagall. L’evento torinese individua nell’ambivalenza tra l’esigenza di rappresentare il proprio mondo originario (russo ed ebraico) e la necessità di dipingere in modo moderno la cifra originale del contributo del maestro all’arte del Novecento. E non solo.
Meret Meyer, nipote dell’artista e tra i curatori della mostra, invita a scoprire il lato meno noto del nonno, non autore superficiale di fidanzatini, clown, musicisti, cavallerizze. Chagall visse in prima gli anni bui dell’Europa nazista, l’esilio. La sua arte non poteva essere “vuota”, puramente decorativa. Dietro l’apparente semplicità si cela la complessità di uno sguardo che coglie i tratti lirici e drammatici del reale (il progrom, la crocefissione, i martirii) attraverso la “religiosità” di un’arte super-partes, resa nelle tinte e nei toni della favola.
L’infanzia restò riferimento costante del “poeta-pittore”. Chagall partecipò ai grandi movimenti artistici contemporanei, dal Cubismo al Surrealismo, ma visse di impressioni e ricordi più che di concetti e teorie, cui non aderì mai in modo rigoroso. Il mondo ebraico, le fiabe russe, il circo, la Storia, le correnti europee convergono in un immaginario lirico, visionario, irrazionale senza pari, sotteso da complesse logiche tecniche e linguistiche.
Curano l’esposizione specialisti come Jean-Michel Foray, direttore dei Musei del Sud della Francia, Alan Crump, Fabrizio D’Amico. Spettacolari i capolavori in mostra, tra cui L’ebreo in rosso (1914-1915), Al di sopra della città (1914-1918), La passeggiata (1917-1918), il trittico Resistenza, Resurrezione e Liberazione (1937-1952), opere raramente esposte come Nudo sopra Vitebsk (1933), L’uccello sopra gli innamorati (1966) e Il Pendolo dall’ala blu (1949), inedito per l’Italia.
Marc Chagall. Un maestro del ‘900
24 marzo – 4 luglio 2004
Torino, GAM Galleria d’Arte Moderna, Via Magenta 31 –011 4429518
www.gamtorino.it
Tutti i giorni ore 9,00 – 19,00; giov. fino alle 23,00, dom. fino alle 20,00, chiuso lun. Sito mostra www.marcchagall.it. Catalogo Artificio Skira. Call center 899.500.001
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