Scenari in progress dopo la riapertura

Le iniziative dei musei: dalla Collezione Guggenheim al Bagatti Valsecchi, tra fundraising e novità per il pubblico

Edmondo Bacci, Avvenimento 292, 1958. Collezione Peggy Guggenheim, Venezia. Dalla mostra Edmondo Bacci. L'energia della luce, 17 ottobre 2020 - 11 gennaio 2021, Collezione Peggy Guggenheim
 

Francesca Grego

22/07/2020

C’è chi cerca nuove fonti di finanziamento e chi prova a fidelizzare il pubblico con attività sempre più accattivanti, chi si dedica ai visitatori più giovani e chi conquista il supporto di grandi brand del made in Italy: sono tanti e diversi i mezzi escogitati dai musei per affrontare la crisi post-Covid, in uno scenario in continua evoluzione.


René Magritte,  Empire of Light1953-1954, Venezia, Collezione Peggy Guggenheim | © Courtesy Peggy Guggenheim Collection

Se i musei pubblici, prima o poi, potranno arginare le perdite grazie agli aiuti statali, nel privato è tutta un’altra musica.
Una realtà storica come la Collezione Peggy Guggenheim di Venezia si è vista costretta a lanciare una raccolta fondi per resistere ai 2 milioni di euro di mancati ricavi risultanti dagli 86 giorni di chiusura.
La situazione non è migliorata granché con il ritorno alle attività abituali: per una fondazione senza scopo di lucro che ha nei biglietti e nel bookshop le principali fonti di introiti, gli ingressi contingentati di quest’estate non sono esattamente una manna dal cielo. E così la direttrice Karole Vail, nipote della mitica Peggy, si è ritrovata a fare appello alla buona volontà di famiglie, studenti, insegnanti, collezionisti, amanti dell’arte di ogni età e tasca per continuare a offrire al pubblico quello straordinario spaccato del Novecento che è la collezione di Palazzo Venier dei Leoni, nei mesi scorsi inaccessibile per la prima volta in 40 anni. “La nostra missione”, ha scritto la Vail, “è preservare l’eredità di Peggy Guggenheim educando al valore del processo artistico quale strumento di crescita personale e di sviluppo del pensiero critico. Consideriamo l’arte un bene primario e in quanto tale riteniamo debba essere accessibile a tutti. Desideriamo quindi poter aprire il museo 6 giorni la settimana, continuare a garantire i progetti educativi, totalmente gratuiti, la programmazione delle mostre temporanee, la pubblicazione dei cataloghi. In altre parole, la vita del museo”.


Museo Bagatti Valsecchi, Ingresso colonne (© Ph. Ruggero Longoni)

Con il sostegno di un mecenate d’eccezione, sembra incamminarsi verso la ripresa il Bagatti Valsecchi di Milano. All’appello della prestigiosa casa museo in difficoltà ha risposto la Fondazione Armani, entrando nell’Albo d’Oro dei sostenitori nato nel 2019 per supportare le attività e lo sviluppo dell’istituzione milanese.
Tirano dunque un sospiro di sollievo i dipinti di Giovanni Bellini e del Giampietrino, gli arazzi preziosi, i mobili, le ceramiche, i bronzi, i gioielli raccolti in questa ricca dimora cinquecentesca riallestita nel XIX secolo. In via Gesù tornano anche le visite guidate gratuite del sabato (la prossima il 25 luglio) e i percorsi dedicati ai più piccoli.


Piero del Pollaiolo, Ritratto di dama, 1470-1472. Tecnica mista su tavola, cm 45,5x32,7. Museo Poldi Pezzoli, Milano

La moda fa il suo ingresso in un’altra casa museo milanese: riaperto da lunedì 20 luglio, il Poldi Pezzoli dà il benvenuto ai visitatori con Memos. A proposito della moda in questo millennio, una mostra realizzata dalla Camera Nazionale della Moda Italiana prendendo spunto dalle Lezioni Americane di Italo Calvino. Il museo ha avviato un programma di sostegno alle attività, a cui possono aderire privati e aziende. Per i privati sono previsti vari modi per contribuire alla conservazione e valorizzazione del patrimonio del Poldi Pezzoli: attraverso una donazione libera, attraverso la donazione di un'opera, oppure donando il 5 x Mille alla Fondazione Artistica Poldi Pezzoli Onlus.
Biglietto ridotto, visite speciali e attività per bambini invitano il pubblico a scoprire reperti antichi, dipinti rinascimentali - da Botticelli a Mantegna, da Piero della Francesca ad Antonio Pollaiolo - sculture ottocentesche, arredi e oggetti rari nella dimora del collezionista ottocentesco Gian Giacomo Poldi Pezzoli. Tra i prossimi appuntamenti, un percorso guidato per gruppi di cinque persone (in programma sabato 25 luglio) e un’emozionante caccia al tesoro dedicata ai più piccoli, tra quadri, sculture, astrolabi, gioielli e orologi antichi (giovedì 23 e 30 luglio).


Berlinde de Bruyckere. Aletheia. Fondazione Sandretto Re Rebaudengo I © Mirjam Devriendt

Punta a cementare il rapporto con i visitatori e con il territorio anche la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo che, forte dell’esperienza di condivisione virtuale maturata durante il lockdown, ha riaperto i battenti a Torino già dal 18 maggio. La Fondazione ha attivato da tempo un programma di membership che dà diritto ad accesso a varie iniziative e che punta a raccogliere dai 300 ai 2500 euro per iscrizione.
Nel 25° compleanno della Fondazione, la fruizione dell'opera di Flatform Storia di un albero e della mostra Berlinde de Bruyckere. Aletheia si fa più intima, con piccoli gruppi di visitatori in dialogo partecipato con le mediatrici culturali. Performance musicali e percorsi su misura per persone disabili si affiancano ai campi estivi per ragazzi nel giardino davanti alla Fondazione e alle domeniche dedicate alle famiglie con bambini, ancora più stimolanti grazie al nuovo Take Away Family Kit: per esplorare l’arte sul posto e poi portarla con sé, a casa o in vacanza.

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