Polemos - Arte fra conflitto e superamento
gabriele Basilico beirut 1991
01/08/2006
Ventidue fra gli artisti di maggior richiamo dell’arte contemporanea nazionale ed internazionale ospitati per la prima volta nel Forte di Gavi (Alessandria), che apre le sue stanze alla collettiva di ampio respiro dal titolo Polemos. L’opera d’arte fra conflitto e superamento, aperta al pubblico fino al 1 ottobre.
“Di tutte le cose Polemos è padre” (Eraclito). La parola greca Polemos traduce guerra, conflitto, ed è proprio all’idea di scontro che la mostra allude: da quello interiore a quello tra individuo e realtà, al conflitto iniziale da cui il cosmo prende forma. Il conflitto tra essere umano e realtà è visto infatti come motivazione profonda che spinge l’artista a creare, e la scelta del Forte di Gavi non è dunque casuale, per le sue caratteristiche di difesa e detenzione, punto di riferimento anche per la scelta delle opere, alcune delle quali appositamente realizzate per l’esposizione.
Accostati lavori realizzati con diverse tecniche, dalla scultura alla fotografia, dalle installazioni ai video. L’opera d’arte si definisce come processo mai in quiete, campo di battaglia “dove le convenzioni visive acquisite cedono il passo ad un modo inedito di guardare il mondo”, nel conflitto tra bidimensionalità e tridimensionalità, opera e spazio, visibile e invisibile.
Presenti alcuni tra i maggiori artisti contemporanei. Tra i tanti: Christian Boltanski, che torna sulla dimensione temporale come memoria con la rilettura di uno storico lavoro, Reserve Lac des Mort; Federico De Leonardis con Il sogno di Saturno, anello di otto metri formato da frammenti di ferro sospesi in aria da fili; Christiane Löhr, che realizza strutture geometriche con semi, bacche, crini di cavallo.
Di grande rilievo la sezione dedicata alla fotografia, dove video e immagini rimandano ai conflitti del nostro tempo: dagli scatti di Gabriele Basilico, documentarista internazionale, alle potenti immagini del giovane newyorchese Brian McKee, alle istantanee di Ralf Peters del ciclo Petrol Stations , su uno degli aspetti più eclatanti delle guerre in Medio Oriente.
Ancora sulla guerra, lo straordinario cortometraggio Zeno Writing (2002) del sudafricano William Kentridge, ed i video di Mona Hatoum, palestinese, e dell’artista iraniana Shirin Neshat. Quindi le installazioni in ferro, Untitled (4 elements) e Untitled (Shooting Ink), di Miroslaw Balka, fra i più interessanti scultori europei della sua generazione. Ultimo spazio di Polemos è la Cappella, dove sono collocate le opere di due artisti non più viventi, esponenti di un pensiero radicale che concepisce l’arte come strumento di trasformazione del mondo: Pinot Gallizio, esponente in Italia del Situazionismo e Constant, pittore e urbanista olandese.
Sottofondo della mostra, in alcune giornate, concerti di musica da camera.
POLEMOS
L’OPERA D’ARTE FRA CONFLITTO E SUPERAMENTO
Forte di Gavi - Gavi (Alessandria)
2 luglio – 01 ottobre 2006
Ideazione: Daniela Cristadoro
Curatore: Angela Madesani
Info: Tel. 0143 642679 oppure 02 83241876
“Di tutte le cose Polemos è padre” (Eraclito). La parola greca Polemos traduce guerra, conflitto, ed è proprio all’idea di scontro che la mostra allude: da quello interiore a quello tra individuo e realtà, al conflitto iniziale da cui il cosmo prende forma. Il conflitto tra essere umano e realtà è visto infatti come motivazione profonda che spinge l’artista a creare, e la scelta del Forte di Gavi non è dunque casuale, per le sue caratteristiche di difesa e detenzione, punto di riferimento anche per la scelta delle opere, alcune delle quali appositamente realizzate per l’esposizione.
Accostati lavori realizzati con diverse tecniche, dalla scultura alla fotografia, dalle installazioni ai video. L’opera d’arte si definisce come processo mai in quiete, campo di battaglia “dove le convenzioni visive acquisite cedono il passo ad un modo inedito di guardare il mondo”, nel conflitto tra bidimensionalità e tridimensionalità, opera e spazio, visibile e invisibile.
Presenti alcuni tra i maggiori artisti contemporanei. Tra i tanti: Christian Boltanski, che torna sulla dimensione temporale come memoria con la rilettura di uno storico lavoro, Reserve Lac des Mort; Federico De Leonardis con Il sogno di Saturno, anello di otto metri formato da frammenti di ferro sospesi in aria da fili; Christiane Löhr, che realizza strutture geometriche con semi, bacche, crini di cavallo.
Di grande rilievo la sezione dedicata alla fotografia, dove video e immagini rimandano ai conflitti del nostro tempo: dagli scatti di Gabriele Basilico, documentarista internazionale, alle potenti immagini del giovane newyorchese Brian McKee, alle istantanee di Ralf Peters del ciclo Petrol Stations , su uno degli aspetti più eclatanti delle guerre in Medio Oriente.
Ancora sulla guerra, lo straordinario cortometraggio Zeno Writing (2002) del sudafricano William Kentridge, ed i video di Mona Hatoum, palestinese, e dell’artista iraniana Shirin Neshat. Quindi le installazioni in ferro, Untitled (4 elements) e Untitled (Shooting Ink), di Miroslaw Balka, fra i più interessanti scultori europei della sua generazione. Ultimo spazio di Polemos è la Cappella, dove sono collocate le opere di due artisti non più viventi, esponenti di un pensiero radicale che concepisce l’arte come strumento di trasformazione del mondo: Pinot Gallizio, esponente in Italia del Situazionismo e Constant, pittore e urbanista olandese.
Sottofondo della mostra, in alcune giornate, concerti di musica da camera.
POLEMOS
L’OPERA D’ARTE FRA CONFLITTO E SUPERAMENTO
Forte di Gavi - Gavi (Alessandria)
2 luglio – 01 ottobre 2006
Ideazione: Daniela Cristadoro
Curatore: Angela Madesani
Info: Tel. 0143 642679 oppure 02 83241876
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