TEATRO E SPETTACOLO NELLA FIRENZE DEI MEDICI

Teatro Firenze
 

26/02/2004

Nel cuore della Firenze rinascimentale, patria del teatro moderno, è stata allestita un’esposizione che percorre i passi fatti in quest’arte tra il XV ed il XVII secolo proprio nella capitale medicea. La mostra riprende un discorso lasciato incompiuto circa venti anni orsono quando Ludovico Zorzi, allora docente di Storia del teatro presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Firenze, ideò un’intera trilogia espositiva dedicata a “Musica e Spettacolo nella Firenze medicea”: la prima manifestazione era intitolata “Il luogo teatrale a Firenze” (1975), la seconda “La scena del principe” (1980), la terza mai realizzata doveva riguardare la nascita dell’intermedio e del melodramma. Luogo di quelle mostre era Palazzo Medici Riccardi, dove oggi quel progetto trova la sua degna prosecuzione con la ripresa ed un aggiornamento dei temi di allora, con protagonista la scena in senso lato come dilatazione della vita di corte al centro della quale si staglia la figura del principe. In sei sezioni si percorre la storia degli spazi di alcune tra le principali rappresentazioni fiorentine svoltesi in chiese, piazze, palazzi, giardini fino a teatri veri e propri: tutti luoghi deputati presentati al visitatore tramite le splendide ricostruzioni di tredici modelli lignei. Al fianco di questi modelli si possono vedere incisioni, bozzetti scenici, xilografie, miniature, ed altre testimonianze dei maggiori artisti dell’epoca, che aiutano a ricostruire il contesto teatrale dell’epoca. Un fattore, quest’ultimo, che è indissolubilmente connesso alla volontà del potere mediceo di ottenere consenso attraverso l’autocelebrazione, abilmente inserita nelle trame drammaturgiche delle rappresentazioni stesse. Per i Medici, infatti, lo spettacolo non è soltanto un genere d’evasione, comunque dato in pasto al popolo per distrarlo dai problemi ben più gravi in cui spesso versava, ma principalmente uno strumento politico atto a suscitare meraviglia e ammirazione da parte degli ospiti stranieri che giungevano a Firenze in occasioni particolari. Come il resto delle arti anche il teatro si connotava così come un’arma della “politica dell’immagine”, vetrina attraverso la quale i Signori ostentavano la propria ricchezza, potenza, ingegno, creatività, inorgogliendo i cittadini tutti dell’appartenenza a quella realtà. L’allestimento della mostra trascina il visitatore nello spazio scenico attraverso labirinti di fondali, prospettive e quant’altro lo possa inserire all’interno della macchina dello spettacolo. Ma non ci si è limitati solo all’aspetto visivo: un complesso sistema sonoro, infatti, denominato non a caso “Proteo” (dal nome del dio marino con la facoltà di assumere l’aspetto che meglio gradiva), interagisce con il pubblico della mostra. Tale meccanismo, strutturato in una sorta di scatole cinesi, crea un armonico alternarsi di brani musicali - coevi agli avvenimenti esposti - scelti inconsapevolmente da chi passeggia nelle sale di Palazzo Medici Riccardi attraverso l’attivazione di sensori invisibili. Va inoltre ricordato che per gli appassionati di musica, collegate all’evento espositivo, sono state organizzate delle manifestazioni concertistiche nei giorni 14 e 21 giugno e 4 luglio con madrigali e motivi della Firenze di Lorenzo il Magnifico e melodie suonate in occasione delle nozze di Ferdinando dei Medici con Cristina di Lorena. TEATRO E SPETTACOLO NELLA FIRENZE DEI MEDICI MODELLI DEI LUOGHI TEATRALI Fino al 9 settembre 2001 Palazzo Medici Riccardi, Via Cavour 3, Firenze Orario: 9.00 – 19.00 (chiuso mercoledì) Ingresso: intero 8.000 – ridotto 5.000 Per informazioni: 055 2760444 Prenotazioni: 055 2760340 Catalogo: Casa Editrice Olschki Sito web: www.palazzo-medici.it/home.htm

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