Arte e tecnologia 3D
Viaggio nel mondo immaginario di Salvador Dalì

Reminiscenza archeologica dell'Angelus di Millet, Salvador Dalì
Ludovica Sanfelice
02/02/2016
L’ossessione per i dettagli con cui Salvador Dalì ha ancorato sulla Terra le sue visioni surreali, esercita per natura un richiamo capace di stregare la mente e indurla a sentirsi partecipe di situazioni quasi tangibili. O quantomeno a illudersi di spaziare nei mondi sospesi e carichi di creature e oggetti misteriosi che l’artista catalano ha fissato sulle sue tele addensandovi nubi di paranoia ed enigmatico erotismo difficili da sciogliere. Come i residui di un sogno che al risveglio rimangono impressi. Un’ipnosi a cui il Museo Dalì di St. Petersburg, Florida, ha voluto offrire l’opportunità di abbandonarsi ricorrendo alla tecnologia. Così, in occasione della mostra “Architects of the Imagination” che mette a confronto il maestro spagnolo e Walt Disney, è stata sviluppata “Dreams of Dalì”, esperienza virtuale che scorta il visitatore nelle spire di “Reminiscenza archeologica dell’Angelus di Millet”, capolavoro delirante ambientato nel deserto e immerso in un’atmosfera mistica e crepuscolare in cui si stagliano enormi sculture.
Per catapultarci nel paesaggio onirico evocato dall’artista, la Goodby Silverstein & Partners, agenzia creativa che ha realizzato il prodotto, non si è limitata ad entrare nel quadro. Anche se la base è una versione renderizzata del dipinto, la sua funzione è di trasformarsi in un trampolino che in maniera più estensiva compie un salto nell’immaginario di Dalì. Il paesaggio diventa infatti immersivo e ricorrendo al modelling 3D, a luci e suoni incoraggia lo spettatore a vagare liberamente tra licenze creative degli sviluppatori che immaginano nuove prospettive sulle torri, permettono al tempo di scorrere (sorge uno spicchio di luna crescente) e mischiano suggestioni di altre opere come gli “Elefanti” sospesi su lunghe zampe che ricorrono in diversi lavori dell’artista o la bambina di “Paesaggio con fanciulla che salta la corda”.
Per chi non avrà la possibilità di visitare personalmente la mostra, è disponibile una versione del video a 360 gradi su YouTube, fruibile anche in realtà virtuale attraverso un visore Google Cardboard.
Per catapultarci nel paesaggio onirico evocato dall’artista, la Goodby Silverstein & Partners, agenzia creativa che ha realizzato il prodotto, non si è limitata ad entrare nel quadro. Anche se la base è una versione renderizzata del dipinto, la sua funzione è di trasformarsi in un trampolino che in maniera più estensiva compie un salto nell’immaginario di Dalì. Il paesaggio diventa infatti immersivo e ricorrendo al modelling 3D, a luci e suoni incoraggia lo spettatore a vagare liberamente tra licenze creative degli sviluppatori che immaginano nuove prospettive sulle torri, permettono al tempo di scorrere (sorge uno spicchio di luna crescente) e mischiano suggestioni di altre opere come gli “Elefanti” sospesi su lunghe zampe che ricorrono in diversi lavori dell’artista o la bambina di “Paesaggio con fanciulla che salta la corda”.
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