La retorica di alto lignaggio di Carlo Cignani (1628-1719): l'Adone e la Venere e Cupido della Galleria Sabauda - Conferenza di Raffaella Morselli

18/01/2011

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Carlo Cignani (1628-1719), grande principe dell’Accademia Clementina di Bologna, è una delle personalità più rimarchevoli della cultura pittorica del suo tempo. La sua attività, spesso orientata verso il cosiddetto ‘mercato cortese’, si dipana per tutto il Seicento, proiettandosi trionfalmente nel secolo successivo fino a raggiungere una dimensione europea.
Le due opere della Sabauda, Adone e Venere e Cupido, provenienti dalle collezioni del Principe Eugenio di Savoia, costituiscono esempi perfetti di un repertorio di eccezionale successo, segnato da capolavori di floridezza cantabile e armoniosa. Esse sono infatti l’espressione di un grande Barocco inteso come ottimismo generativo della forma stretta in un circuito disegnativo eloquente, in una temperie retorica di alto lignaggio, in un ideale fortemente terrestre. Si coagulano, in questi sapienti quadri, metro e misura, eloquio e sostenutezza, e infine quella dolcezza che filtra dalla sinuosità della forma delle figure.

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