In un disegno i costumi tradizionali di Formia
Degas "intercettato" nel Golfo di Gaeta

E. Bramati
04/06/2014
Latina - Non solo leggere ballerine, ma anche semplici donne, ritratte e inserite tra appunti di viaggio. La produzione di uno dei pittori e scultori più rappresentativi dell'impressionismo, Edgar Degas, è anche questa.
Proprio da uno di questi disegni, datato 1856-1857 e mai censito fino ad oggi, è emerso un particolare interessante, utile a ricostruire più approfonditamente gli spostamenti dell'artista.
Il riconoscimento è avvenuto nel corso di alcune ricerche sulla storia di Formia, un paese tra Roma e Napoli un tempo conosciuto come Mola di Gaeta, realizzate dal presidente dell’associazione “Terraurunca”, Daniele Iadiciccio.
Imbattendosi nell'opera, lo studioso ha notato il vestito pesante indossato dalla modella, caratterizzato da ampie maniche ricamate tipiche del luogo. Del resto è noto che Degas viaggiò molto tra la Capitale e la città partenopea, e i soggetti rurali o con dettagli caratteristici dei costumi italiani erano molto popolari nella Francia ottocentesca.
Oggi il disegno fa parte della collezione dell’Art Institute di Chicago, dove è giunto grazie ad una donazione di Dorothy Braude Edinburg alla Harry B. e Bessie K. Braude Memorial Collection.
Proprio da uno di questi disegni, datato 1856-1857 e mai censito fino ad oggi, è emerso un particolare interessante, utile a ricostruire più approfonditamente gli spostamenti dell'artista.
Il riconoscimento è avvenuto nel corso di alcune ricerche sulla storia di Formia, un paese tra Roma e Napoli un tempo conosciuto come Mola di Gaeta, realizzate dal presidente dell’associazione “Terraurunca”, Daniele Iadiciccio.
Imbattendosi nell'opera, lo studioso ha notato il vestito pesante indossato dalla modella, caratterizzato da ampie maniche ricamate tipiche del luogo. Del resto è noto che Degas viaggiò molto tra la Capitale e la città partenopea, e i soggetti rurali o con dettagli caratteristici dei costumi italiani erano molto popolari nella Francia ottocentesca.
Oggi il disegno fa parte della collezione dell’Art Institute di Chicago, dove è giunto grazie ad una donazione di Dorothy Braude Edinburg alla Harry B. e Bessie K. Braude Memorial Collection.
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