In mostra un "Ritratto femminile" del 1940
Un De Chirico barocco al Must di Lecce
Giorgio De Chirico, Ritratto femminile, 1940
E. Bramati
11/05/2014
Lecce - Fino al 18 maggio il Must - Museo Storico della città di Lecce - presenterà accanto alla collezione di scultura contemporanea un'importante e particolare opera di Giorgio De Chirico.
"Ritratto femminile", realizzato nel 1940, colpisce per il suo soggetto classico, dipinto dall'artista in un momento ormai lontano dalla pittura metafisica.
In De Chirico, infatti, già dagli anni '20 si riscontra un ritorno all'arte tradizionale. Egli frequenta i musei e copia i quadri più celebri per riscoprirne lo stile e studiarne la tecnica. I suoi soggetti cominciano ad ispirarsi all'archeologia e all'antichità, finché nei decenni successivi si avvicineranno sempre di più alla pittura barocca e in particolare a Rubens.
L'opera, pubblicata nel primo volume del catalogo generale dell'artista, fu presentata alla Biennale di Venezia, suscitando le reazioni degli artisti astrattisti e della critica. Nella mostra del Must, invece, consentirà di creare un parallelismo tra due visioni contrapposte del barocco: da un lato quella Novecentesca, trasmessa attraverso il ritratto di De Chirico, dall'altro quella originale, espressa attraverso le architetture del centro storico di Lecce.
L'evento si inserisce nelle iniziative organizzate durante il mese dell'Eutopia per promuovere la candidatura della città di Lecce a Capitale della Cultura 2019.
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"Ritratto femminile", realizzato nel 1940, colpisce per il suo soggetto classico, dipinto dall'artista in un momento ormai lontano dalla pittura metafisica.
In De Chirico, infatti, già dagli anni '20 si riscontra un ritorno all'arte tradizionale. Egli frequenta i musei e copia i quadri più celebri per riscoprirne lo stile e studiarne la tecnica. I suoi soggetti cominciano ad ispirarsi all'archeologia e all'antichità, finché nei decenni successivi si avvicineranno sempre di più alla pittura barocca e in particolare a Rubens.
L'opera, pubblicata nel primo volume del catalogo generale dell'artista, fu presentata alla Biennale di Venezia, suscitando le reazioni degli artisti astrattisti e della critica. Nella mostra del Must, invece, consentirà di creare un parallelismo tra due visioni contrapposte del barocco: da un lato quella Novecentesca, trasmessa attraverso il ritratto di De Chirico, dall'altro quella originale, espressa attraverso le architetture del centro storico di Lecce.
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