L'iniziativa promossa dall'Archivio di Stato di Firenze in collaborazione con la Casa Editrice Edifir - Edizioni Firenze, presenta il volume “Leonardo Savioli. Ipotesi di spazio: dalla “Casa Abitata” al “Frammento di Città” di Carolina De Falco, (Edifir – Edizioni Firenze, 2012). Considerato da Argan «il migliore architetto toscano del nostro secolo per la genialità, la novità e il rigore della sola ricerca», e nonostante gli ulteriori riconoscimenti da parte di Portoghesi e di Zevi nell’ambito della storiografia architettonica, Leonardo Savioli resta ancora in gran parte in ombra. L’Autrice nel volume propone un’attenta rilettura critica dell’opera architettonica di Savioli, condotta sugli oltre cento progetti del fondo conservato presso l’Archivio di Stato di Firenze, nel doppio ambito, fortemente intrecciato, dell’edilizia residenziale e del contesto urbano, senza trascurare la scala del design. Allievo di Michelucci e maestro di Natalini, primo premio alla Biennale di San Paolo del Brasile (1953) con una giuria composta da Rogers, Le Corbusier e Sert, e primo premio al concorso a Cannes (1971), giudicato, tra gli altri, da Bakema e Kahn, Savioli rappresenta, all’interno del quadro storico poliedrico e complesso che va dalla ricostruzione postbellica alla fine degli anni settanta, un architetto di respiro internazionale. La ricerca di Savioli interseca movimenti e tendenze dell’architettura del Novecento, proponendo quel tema della centralità dello spazio “vissuto” dall’uomo tornato oggi, nella società globalizzata, di flagrante attualità. Saluti:
Carla Zarrilli, Direttrice dell’Archivio di Stato di Firenze,
Intervengono:
Ezio Godoli, Università degli Studi di Firenze; Cettina Lenza, Seconda Università di Napoli;
Franco Purini, Università degli Studi di Roma; Corinna Vasi? Vatovec, Università degli Studi di Firenze
Saranno presenti:
Ulisse Tramonti direttore della collana di Edifir ARCHITETTI DEL NOVECENTO e l’Autrice Carolina De Falco: nata a Milano, è Ricercatore confermato di Storia dell’architettura presso la Seconda Università degli Studi di Napoli. Dopo essersi interessata di architettura della prima metà del Settecento, partecipando a convegni internazionali, pubblicando numerosi contributi e la monografia: Giuseppe Asterita architetto napoletano 1700-1775, (E.S.I, Napoli, 1999), sta conducendo ricerche nell’ambito del secondo Novecento, di cui esito recente è il saggio: La costruzione della nuova stazione nel secondo dopoguerra, in La stazione Centrale di Napoli. Storia e architettura di un palinsesto urbano, a cura di C.Lenza (Electa, Milano 2010).