Al Louvre dal 15 aprile all’11 luglio 2020

Ad Abu Dhabi il cinema di Charlie Chaplin incontra le Avanguardie

Charlie Chaplin, Modern Times, 1936, Charlie Chaplin™ © Bubbles Inc. S.A. © Roy Export S.A.S © Roy Export Company Ltd, Digitization of the Chaplin Archives by Cineteca di Bologna.Digitization of certain photographs from the Chaplin Archives by Musée de l'Elysée.
 

Samantha De Martin

31/12/2019

Mondo - Il malinconico disincanto del “vagabondo” Charlot incontra i paesaggi e i personaggi di Marc Chagall, Fernand Léger, Man Ray, unendo l’incanto della pittura alla potenza della settima arte, sotto i nuovi linguaggi dei tempi moderni.
E ancora la bellezza disumanizzante delle macchine e la traduzione fatta da artisti come Léger, la poesia racchiusa nella vita moderna evocata da André Breton, René Magritte e Claude Cahun dialoga con gli acrobati e i circensi di Calder e Chagall, mentre il paradosso della storia della prima metà del XX secolo si esplica nel ruolo di artisti come Victor Brauner ed Erwin Blumenfeld.
Dal Musée d’arts de Nantes, la mostra Charlie Chaplin: quando l’arte incontra il cinema si appresta a sbarcare al Louvre di Abu Dhabi dove, dal 15 aprile all’11 luglio esplorerà le connessioni tra il cinema muto di uno tra i più importanti e influenti cineasti del XX secolo e gli illustri protagonisti delle Avanguardie, dal Costruttivismo al Surrealismo passando dalle influenze dadaiste.

Cento opere - tra disegni, dipinti, sculture, fotografie e spezzoni di film - accompagneranno il visitatore alla scoperta delle analogie e dei linguaggi che accomunarono i lavori di Chaplin e le creazioni dei contemporanei che seppero cogliere i rapidi cambiamenti che interessavano il mondo e la società nei primi anni del Novecento.
Organizzata dal Louvre di Abu Dhabi, in collaborazione con il Musée d’arts de Nantes, e Agence France Muséums, la mostra sarà curata da Claire Lebossé, curatrice della collezione d’arte moderna del Museo di Nantes.

Il percorso espositivo sarà accompagnato da un ampio programma culturale che indagherà anche il modo in cui le arti visuali e performative hanno utilizzato il cinema muto come fonte di ispirazione. A caratterizzare la mostra sarà un intreccio di arti diverse, dal circo alla danza, dalla musica classica alla filosofia incentrata sulla nozione di tempo.

L'appuntamento si inserisce nell’ambito del calendario 2019-2020 del museo degli Emirati Arabi progettato da Jean Nouvel, che ha realizzato per i visitatori altre mostre dedicate al tema "Società in evoluzione” e che ha visto, fino allo scorso dicembre, la mostra “Rendezvous in Paris: Picasso, Chagall, Modigliani & Co”, mentre, fino al prossimo 18 febbraio, ospiterà il percorso “10,000 Years of Luxury”: un viaggio, attraverso 350 oggetti, nella storia del lusso nelle diverse culture fino a Dior e Chanel. Dal 19 febbraio al 30 maggio, la mostra “Furusiyya: The Art of Chivalry between East and West” sarà invece un omaggio alla cavalleria e all’amore cortese attraverso 130 rare opere d'arte.

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