Da Rembrandt a Gauguin, da Chagall a Lichtenstein

Dieci mostre da vedere a Vienna nel 2024

Gustav Klimt, Ritratto di Emilie Flöge (dettaglio), 1902. Wien Museum
 

Francesca Grego

20/12/2023

Mondo - Dalla riapertura del Wien Museum, completamente rinnovato e per la prima volta accessibile gratuitamente, fino alla nuova House of Strauss, dedicata al re del valzer nello storico Casino Zögernitz, nel 2024 Vienna si conferma una meta imprescindibile per chi ama le arti e la cultura. Anche il calendario espositivo è ricco di promesse: un anno di grandi mostre si profila all’orizzonte, tra star contemporanee e Old Master, icone del Moderno ed eventi nel segno dell’attualità. E se c’è chi ha già acquistato i biglietti per festeggiare il centesimo compleanno di Roy Lichtenstein all’Albertina, la capitale austriaca ha in serbo molte altre sorprese e possibili spunti per programmare un viaggio. Ecco alcuni degli appuntamenti in programma.
 
WE - Il meglio della Heidi Horten Collection. Heidi Horten Collection, fino al 25 agosto 2024
Chagall, Matisse, Klee, Klimt, Picasso, Warhol, Rauschenberg, Rothko, Bacon, Baselitz, Basquiat, Hirst sono solo alcuni dei nomi che brillano nella collezione di Heidi Horten, oltre 500 pezzi messi insieme in trent’anni seguendo solo il gusto personale, senza badare a mode e trend di mercato. Ora questa straordinaria raccolta ha un museo tutto suo, incastonato nel cuore di Vienna. Nel 2024 la Heidi Horten Collection presenterà una sorta di “best of”, seguendo tre filoni: l’Espressionismo, l’arte degli anni Sessanta e Settanta, la pittura e la scultura tra figura e astrazione.  I visitatori saranno invitati a votare le opere preferite, che saranno inserite nella nuova mostra permanente. 


René Magritte, L'Hirondelle du Faubourg, 1964. Heidi Horten Collection © Bildrecht, Wien, 2023 / Heidi Horten Collection 

The Beauty of Diversity. Albertina Modern, dal 17 febbraio al 18 agosto 2024
Tra i più prestigiosi musei al mondo, per quasi 300 anni l’Albertina ha acquistato, collezionato ed esposto esclusivamente opere di artisti bianchi di sesso maschile. L’inizio del terzo millennio ha stravolto questa regola mai scritta e le collezioni di Albertina Modern, la nuova sede dedicata al contemporaneo inaugurata nel 2020, ne sono la dimostrazione. Avremo modo di scoprirlo nella mostra The Beauty of Diversity, incentrata sull’espansione delle raccolte dell’Albertina negli ultimi due decenni. Un progetto che guarda al carattere multiforme del nostro tempo, alla pluralità delle identità e delle forme dell’arte, dei materiali e dei generi, grazie al quale avremo modo di ammirare, tra le altre, opere di Jean-Michel Basquiat, Alexandre Diop, Valie Export, Eva Beresin.
 
Roy Lichtenstein. A Centennial Exhibition. Albertina Museum, dall’8 marzo al 14 luglio 2024
L’Albertina celebra i cent’anni dalla nascita di Roy Lichtenstein in una mostra che promette scintille. Nata dalla collaborazione con la Roy Lichtenstein Foundation and Estate e nutrita da prestiti internazionali come quelli del MoMa e il Whitney Museum di New York, del Moderna Museet di Stoccolma o del Thyssen Bornemisza di Madrid, l’esposizione tratteggerà un ritratto completo del maestro della Pop Art, tra capolavori iconici e opere meno note, come le sue sculture. Dalle reinterpretazioni dei fumetti alle riletture dei dipinti di Picasso o Monet, fino agli specchi e ai paesaggi, il linguaggio di uno dei più influenti artisti del Novecento non avrà più segreti.


Roy Lichtenstein, Thinking of Him, 1963. Yale University Art Gallery, New Haven, Gift of Richard Brown Baker © Estate of Roy Lichtenstein/Bildrecht, Vienna 2023. Foto Yale University Art Gallery, New Haven 

Klima Biennale Wien. Kunst Haus di Vienna, dal 5 aprile al 14 luglio 2024
Cento giorni di arte e di ecologia ci aspettano alla Klima Biennale, che animerà la primavera e l’estate di Vienna per cento giorni alla ricerca di nuove risposte alle urgenze dei cambiamenti climatici. Cuore della manifestazione sarà la Kunst Haus, pronta ad aprire all’inizio del 2024 dopo un’importante ristrutturazione con una nuova esposizione permanente dedicata all’artista e attivista austriaco Friedensreich Hundertwasser, mentre l’area urbana rigenerata di Nordwestbahnhof sarà sede di un festival ricco di stimolanti novità.
 
Secessioni. Klimt, Stuck, Liebermann. Wien Museum, dal 23 maggio al 13 ottobre 2024
Gli anni a cavallo tra il XIX e il XX secolo sono stati una delle epoche più memorabili dell’intera storia dell’arte occidentale, a Vienna ma non solo. Nelle sale del nuovo Wien Museum, questa mostra racconterà la rivoluzionaria avventura dei movimenti della Secessione, che hanno scosso l’Europa da Vienna a Monaco e a Berlino. In arrivo i capolavori dei grandi innovatori che in queste tre città hanno aperto la strada alla nascita dell’arte moderna, come Gustav Klimt, Franz von Stuck e Max Liebermann.


Gustav Klimt, Chiesa di Unterach am Attersee, 1916 © Heidi Horten Collection
 
La Nuova Oggettività in Germania. Leopold Museum, dal 24 maggio al 29 settembre 2024
La cruda realtà, senza trucco: era questo l’obiettivo degli artisti della Nuova Oggettività, che si sviluppò nella Germania degli anni Venti in reazione all’Espressionismo e all’Astrattismo. Per la prima volta in Austria, il Museo Leopold renderà omaggio a Max Beckmann e compagni in un’ampia retrospettiva, ripercorrendo la parabola del movimento dalla nascita, subito dopo la Prima Guerra Mondiale, alla fine improvvisa, dovuta all’ascesa del nazismo.
 
Chagall. Albertina Museum, dal 28 settembre 2024 al 9 febbraio 2025
All’Albertina l’autunno ha i colori di Chagall. Emozionante, visionario, quasi magico, il maestro novecentesco ha conquistato platee di spettatori con il suo immaginario incantato e il suo stile unico al mondo. Quando si parla di lui, realtà apparentemente inconciliabili si avvicinano fino confondersi: i ricordi del villaggio di Vitebsk e la Parigi delle Avanguardie, gli orrori della guerra e l’incanto delle fiabe ebraiche, la Storia, il sogno, il quotidiano. “L’arte prima di tutto è uno stato d’animo”, era solito dire del resto il grande pittore. Con 90 opere, la mostra viennese si concentrerà sui suoi ultimi anni, in cui Chagall tratta con grazia inimitabile temi come la Seconda Guerra Mondiale e l’Olocausto.


Max Kurzweil, Signora in giallo, 1899. Wien Museum © Foto Birgit und Peter Kainz, Wien Museum 

Paul Gauguin. Kunstforum Wien di Bank Austria, dal 3 ottobre 2024 al 19 gennaio 2025
Per il pubblico austriaco rappresenta davvero un grande ritorno: era dagli anni Sessanta che Paul Gauguin era assente dalle scene espositive del paese. Al Kunstforum Wien di Bank Austria circa 80 opere illustreranno la ricerca pionieristica del pittore francese, tra i più influenti innovatori nell’arte tra Ottocento e Novecento. Tra dipinti, grafiche e sculture, vedremo il linguaggio di Gauguin prendere forma opera dopo opera, viaggio dopo viaggio, lasciandosi alle spalle la tradizione e aprendo la strada all’era delle avanguardie.
 
Rembrandt – Hoogstraten. Colore e illusione. Kunsthistorisches Museum, dall’8 ottobre 2024 al 12 gennaio 2025
Prestigiosi prestiti internazionali e un numero esorbitante di capolavori saranno riuniti nella prima mostra su Rembrandt nella storia del Kunsthistorisches Museum. In arrivo circa 60 dipinti e disegni, scelti per raccontare l’arte del celebre maestro olandese e l’interazione con uno dei suoi più talentuosi allievi, Samuel van Hoogstraten, che ottenne grande successo alla corte degli Asburgo. Al centro del progetto, l’uso del colore e le straordinarie tecniche illusionistiche con cui Rembrandt e Hoogstraten hanno affascinato spettatori di ogni tempo.


Rembrandt Harmensz van Rijn (1606–1669), Piccolo autoritratto, 1657 circa © KHM-Museumsverband 

Medardo Rosso. Mumok – Museo d’Arte Moderna Fondazione Ludwig, dal 19 ottobre 2024 al 23 febbraio 2025
Tra i padri della scultura moderna, vicino agli Impressionisti, ammirato senza riserve dai Futuristi, Medardo Rosso è ancora poco conosciuto negli ambienti dell’arte mitteleuropei. Un vuoto che il prossimo autunno verrà colmato dal Mumok - Museo d’Arte Moderna Fondazione Ludwig, che gli dedicherà la sua prima grande mostra dopo i lavori di ristrutturazione in programma nella prima parte dell’anno. Una retrospettiva ampia e variegata pensata per valorizzare le prime collezioni del museo, in cui potremo ammirare circa 50 sculture, nonché disegni, collage e foto d’epoca.
 
Amoako Boafo. Proper Love. Belvedere Inferiore, dal 25 ottobre 2024 al 28 febbraio 2025
In pochi anni il valore dei suoi quadri è passato da 100 dollari a tela sul mercato ghanese a milioni di dollari nelle aste internazionali. Considerato la nuova star dell’arte contemporanea africana, Amoako Boafo “ha rivoluzionato i canoni del ritratto” secondo gli esperti di Gagosian. Nel 2024 Boafo sarà al museo del Belvedere per la sua prima mostra istituzionale in Europa: qui i suoi dipinti dialogheranno con i capolavori dei grandi maestri di casa, da Gustav Klimt a Egon Schiele. Un evento ancora più significativo visti trascorsi dell’artista nella capitale austriaca, dove ha studiato all’Accademia di Belle Arti e affinato il proprio stile.
 
 
Amoako Boafo, Enyonam’s Black Shawl, 2020 © Courtesy des Künstlers und Mariane Ibrahim Gallery, Paris 
 
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