Art & the City

Il 2016 l’anno di Bosch

Nave dei folli, Hieronymus Bosch
 

Ludovica Sanfelice

07/01/2016

Mondo - Il 2016 è l’anno di Hieronymus Bosch.

Allo scoccare del cinquecentenario della sua morte avvenuta nel 1516, il visionario maestro olandese farà infatti ritorno nella città di Den Bosch dove nacque con il nome di Jheronimus van Aken. Qui l’artista si misurò con i grandi temi della Creazione, del peccato e del vizio nella fase di passaggio tra Medioevo e Rinascimento e con le sue incredibili creature, i suoi demoni, e i suoi mondi immaginari e simbolici inventò un linguaggio capace di esercitare influenza sulle generazioni successive e, in epoca moderna, di sedurre i Surrealisti.

L’importante anniversario rappresenta quindi per il locale Noorbrabants Museum la circostanza perfetta per ospitare la più completa retrospettiva mai realizzata sull’opera del sommo pittore, che oltre a garantire la presenza di un nucleo cospicuo di 20 dipinti, 19 disegni e 7 pannelli provenienti dalla bottega o realizzati dai suoi allievi, merita attenzione per la cura scientifica con cui è stata concepita e preparata fin dal 2007.
In vista dell’appuntamento, e in seguito ad un’intensa attività di ricerca e documentazione condotta dal Bosch Research and Conservation Project e i cui risultati costituiranno la base della mostra, molte delle opere sono state sottoposte a restauri per presentarsi al pubblico nel loro splendore originale, e 12 dipinti torneranno ad essere esposti per la prima volta proprio in tale occasione.

La limitata produzione del Bosch sarà dunque quasi completamente riunita grazie alla collaborazione dei musei più prestigiosi del mondo che hanno concesso in prestito capolavori come il “Carro di Fieno” in arrivo dal Museo Nacional del Prado (Madrid), “La Nave dei Folli” dal Museo del Louvre (Parigi) e “Le 4 Visioni dell’Aldilà” dalla Galleria dell’Accademia/Palazzo Grimani (Venezia).

La retrospettiva “Jheronimus Bosch - Visions of genius”, in cartellone dal 13 febbrio all’8 maggio, inaugurerà un programma di tributi e omaggi che proseguiranno a Madrid, dove dal 31 maggio all’11 settembre il Prado presenterà “El Bosco: la exposición del centenario” avvalendosi dell’importante gruppo di opere conservate nella collezione spagnola: dipinti di inestimabile valore come il leggendario trittico “Il Giardino delle delizie”, grande, grandissimo assente nella mostra olandese.

COMMENTI