Dal 9 febbraio negli Istituti italiani di cultura

Il Mediterraneo nelle fotografie di Mimmo Jodice

Mimmo Jodice, Frammenti di scultura romana, Museo Archeologico, Sperlonga (Latina), 1990-1995. Collezione "i Cotroneo" - courtesy Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto
 

Samantha De Martin

02/01/2018

Mondo - Chi colleziona i suoi scatti sostiene di percepire, guardando le sue foto, il rumore del mare calmo, il fragore delle onde, le pietre dei monumenti che parlano di passato. E in effetti, le forza delle immagini di Mimmo Jodice è tutta racchiusa in quella sua eccezionale capacità di documentare la realtà elevandola a una dimensione estetica di suggestiva bellezza.
Soprattutto quelle che raccontano il Mediterraneo e il nord Africa e che, come spiega Vincenzo De Luca, direttore generale per la Promozione del Sistema Paese, nel catalogo che accompagna la mostra Mimmo Jodice. Mediteranneo, in programma, per tutto il 2018 negli istituti italiani di cultura di tutta Europa, «interpretano al meglio lo spirito della diplomazia culturale italiana nello spazio geografico di cui il nostro Paese è centro cruciale, crocevia di passato e presente, crogiolo di culture e tradizioni».

L’artista napoletano - che utilizza la fotografia come strumento espressivo, ricorrendo al bianco e al nero per trasfigurare gli spazi urbani vuoti, le architetture, i paesaggi, i frammenti archeologici e altre testimonianze della storia dell’uomo, caricandoli di un’atmosfera metafisica - è al centro di un’esposizione itinerante allestita in anteprima presso la Farnesina in occasione della Conferenza dei direttori degli Istituti Italiani di Cultura. Saranno alcuni di questi istituti che operano in area mediterranea, ad ospitare nelle proprie sedi la mostra dedicata a Jodice, nell’ambito dei programmi “Italia, Culture, Mediterraneo” durante il 2018.

La prima tappa sarà l'Eretz Museum di Tel Aviv, dove l'esposizione sarà allestita dal 9 febbraio al 24 aprile.
Organizzata dalla Farnesina, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, in collaborazione con il Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto - dove la serie Mediterraneo è stata esposta integralmente nel 2016 - la selezione di 40 opere, realizzate a metà degli anni Novanta, è resa possibile grazie anche alla disponibilità dei collezionisti Anna Rosa e Giovanni Cotroneo.

Più che un percorso espositivo, Mediterraneo è un viaggio che pone al centro l’essere umano, uno tra gli itinerari visivi più conosciuti al mondo, lungo il quale si incontrano statue e siti archeologici, paesaggi e mosaici che, avvolti dal silenzio, raccontano di persone e civiltà.

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