Avanguardie russe al MAN di Nuoro dal 1° giugno al 1° ottobre

Amore e rivoluzione: coppie di artisti dell'avanguardia russa in mostra a Nuoro

Varvara Stepanova, Caricature on Rodchenko as a Clown, 1924, collage, acquerello, inchiostro su carta, Collezione privata, © A.Rodtchenko e V.Stepanova Archiv
 

Samantha De Martin

29/05/2017

Nuoro - Chissà come saranno stati l'arte e l'amore al tempo della rivoluzione d'ottobre, quando alcune coppie di artisti della prima generazione, uniti nella vita privata e, insieme, nella ricerca di nuovi linguaggi espressivi, si trovarono a condividere l'aspirazione al cambiamento nella costruzione di una nuova idea di società, a colpi di dipinti, collage e disegni.
È un filo rosso che seduce quello scelto dal Museo d'Arte della provincia di Nuoro (MAN) per omaggiare l'avanguardia russa nell'anno in cui ricorre il centenario della rivoluzione del 1917.
Amore e rivoluzione. È accattivante il titolo della mostra che dal 1° giugno al 1° ottobre adottando l'inusuale punto di vista di tre coppie di artisti, ripercorre il contributo di sei autori che si trovarono a sperimentare il legame tra vita privata e arte.

Ci sono le Composizioni Astratte della coppia Lyubov Popova-Alexander Vesnin, c'è una caricatura di Aleksandr Rodchenko vestito da pagliaccio, fatta da Varvara Stepanova, e ancora opere della coppia Natalia Goncharova-Mikhail Larionov, un nucleo complessivo di oltre cento lavori caratterizzato da sculture, fotografie, collage, manifesti pubblicitari e di propaganda politica.
Accomunati da una straordinaria produttività e dall’ambizione di legare tutti i generi della creatività artistica con l’azione estetica, l’elaborazione teorica e la prospettiva politica, gli avanguardisti contribuirono a tenere viva l’aspirazione al cambiamento e a gettare le fondamenta di una nuova concezione di società.

Gli strali della rivoluzione bolscevica hanno colpito nel segno portando sotto i riflettori un numero senza precedenti di artiste donne - impegnate sul palcoscenico dell'arte alla stessa stregua degli uomini - ma hanno soprattutto cucito una serie di intramontabili coppie, come quelle coinvolte nell'ampio progetto presentato al MAN.
Nel loro appassionato slancio verso l'arte, questi artisti hanno condiviso spazi, idee e programmi e, lavorando a stretto contatto, sono arrivati a fondere indissolubilmente la sfera privata con la vita pubblica, portando come vessillo la convinzione che l'arte non fosse soltanto un mondo riservato a monadi solitarie, ma piuttosto una creazione collettiva, idea della quale anche la rivoluzione si era fatta promotrice.
L'esposizione al MAN si preannuncia pertanto un viaggio attraverso l'esperienza dell’avanguardia russa: dagli esordi pre-rivoluzionari intorno al 1907, influenzati dalle sperimentazioni dell’arte moderna occidentale, allo sviluppo dei movimenti artistici degli anni Dieci e Venti, dal cubo-futurismo di Liubov Popova - appassionata di arte classica, ma anche di Giotto, Cèzanne, Picasso e Boccioni - al raggismo di Natalia Goncharova e al costruttivismo di Varvara Stepanova e Vesnin.
Oltre 20 fotografie di Alexander Rodchenko saranno, inoltre, accostate a un significativo numero di pitture e manifesti.
La mostra - nata dalla collaborazione con la Galleria Statale Tretjakov di Mosca e con il Museo Statale Schusev di Architettura - è soprattutto un'occasione per interrogarsi su quali risvolti sociali abbia avuto questo connubio artistico e sentimentale tra colleghi e compagni di vita, all'interno di un contesto fortemente condizionato dalle convenzioni di genere.

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