Nuovi linguaggi dell’arte: la poesia di una frase di Verga, la realtà aumentata e un iphone...

Palazzo Belmonte Riso
29/11/2012
Palermo - Doppio appuntamento con l’arte contemporanea in programma al Museo Regionale di Arte Moderna e Contemporanea di Palazzo Riso di Palermo. Il tutto ruota intorno all’utilizzo delle nuove tecnologie. Alle 17 attraverso un dibattito si indaga sul concetto di immaterialità e sul nuovo rapporto tra opera e spazio virtuale (a discuterne, Francesco Andolina, direttore di Palazzo Riso; Valentina Tanni, curatrice ed esperta di New Media Art; Lorenzo Bruni, direttore della Fondazione Binnekant21 di Amsterdam; Davide Lacagnina, docente di Storia dell’Arte Contemporanea all’Accademia di Belle Arti di Palermo. A moderare il dibattito sarà Laura Barreca, curatrice ed esperta di New Media Art dell’Università degli Studi di Palermo).
Subito dopo si inaugura l’opera ”Il mare non ha paese nemmeno lui, ed è di tutti quelli che lo stanno ad ascoltare” realizzata da ”Studio ++” (Studio Plue Plus), un collettivo nato nel 2006 a Firenze e costituito da tre giovani artisti siciliani,Fabio Ciaravella, Umberto Daina e Vincenzo Fiore. La frase che dà titolo all’opera, tratta da I Malavoglia di Giovanni Verga, campeggerà in maniera virtuale a partire dal prossimo 7 dicembre sul portone d’ingresso di Palazzo Belmonte Riso, in corso Vittorio Emanuele a Palermo.
L’installazione entrerà poi a far parte della collezione permanente del Museo Regionale di Arte Moderna e Conteporanea, sarà visibile solo attraverso un’applicazione per iphone: puntando il proprio telefonino sul ”qcode” collocato sulla facciata del museo, la scritta apparirà grazie alla tecnologia della Realtà aumentata, “che si sovrappone come un velo alla realtà reale” spiegano. L’utilizzo delle nuove tecnologie è infatti uno degli strumenti adoperati dal gruppo Studio++ che insieme all'arte sono in grado “di amplificare le tensioni simboliche che gli spazi pubblici contengono, rendendo il messaggio condiviso, trasversale, diventando proprietà collettiva e valore proprio degli abitanti”.
Nicoletta Speltra
Subito dopo si inaugura l’opera ”Il mare non ha paese nemmeno lui, ed è di tutti quelli che lo stanno ad ascoltare” realizzata da ”Studio ++” (Studio Plue Plus), un collettivo nato nel 2006 a Firenze e costituito da tre giovani artisti siciliani,Fabio Ciaravella, Umberto Daina e Vincenzo Fiore. La frase che dà titolo all’opera, tratta da I Malavoglia di Giovanni Verga, campeggerà in maniera virtuale a partire dal prossimo 7 dicembre sul portone d’ingresso di Palazzo Belmonte Riso, in corso Vittorio Emanuele a Palermo.
L’installazione entrerà poi a far parte della collezione permanente del Museo Regionale di Arte Moderna e Conteporanea, sarà visibile solo attraverso un’applicazione per iphone: puntando il proprio telefonino sul ”qcode” collocato sulla facciata del museo, la scritta apparirà grazie alla tecnologia della Realtà aumentata, “che si sovrappone come un velo alla realtà reale” spiegano. L’utilizzo delle nuove tecnologie è infatti uno degli strumenti adoperati dal gruppo Studio++ che insieme all'arte sono in grado “di amplificare le tensioni simboliche che gli spazi pubblici contengono, rendendo il messaggio condiviso, trasversale, diventando proprietà collettiva e valore proprio degli abitanti”.
Nicoletta Speltra
LA MAPPA
NOTIZIE
VEDI ANCHE
-
Brescia | Dal 18 settembre a Brescia, tra la Pinacoteca Tosio Martinengo e il Museo di Santa Giulia
L’autunno della Fondazione Brescia Musei, dalla pittura fiamminga a Crepax
-
Firenze | Lavori in corso fino a primavera
Nuova vita a Palazzo Pitti. Al via il restauro
-
Bari | Dall’8 agosto al 16 novembre in Puglia il Festival internazionale di fotografia e arte
A Monopoli 30 mostre per il PhEST, da Goya a Martin Parr
-
Milano | Dal 20 settembre a Palazzo Reale
La fantasia surreale di Leonora Carrington è in arrivo a Milano
-
I programmi dal 28 luglio al 3 agosto
La settimana dell’arte in tv: storie di furti e di scoperte
-
Napoli | A Napoli fino al 2 novembre
Doppio Caravaggio. A Capodimonte un dialogo tra l'Ecce Homo e la Flagellazione di Cristo