Dal 29 marzo al 30 giugno a Roma

Da Raffaello a Tiziano, 50 gioielli della Galleria Borghese traslocano a Palazzo Barberini

Raffaello, Tiziano, Rubens. Capolavori dalla Galleria Borghese a Palazzo Barberini, Allestimento | Foto: © Alberto Novelli
 

Samantha De Martin

28/03/2024

Roma - L’Amor Sacro e Amor Profano di Tiziano troneggia in una delle sale del piano nobile di Palazzo Barberini. Erano trent’anni che il capolavoro della Galleria Borghese non lasciava la sua residenza per uscire temporaneamente dal museo.
Uno sguardo complice corre dalla Dama con liocorno alla Fornarina, eccezionalmente fianco a fianco a Palazzo Barberini.
Il primo dipinto, uscito dal pennello di un giovane Raffaello nel periodo fiorentino, tra i masterpieces della galleria Borghese, dialoga con il capolavoro degli anni romani, che l’Urbinate conservò nel proprio studio fino alla morte, giunta poco dopo il completamento e oggi fiore all’occhiello della Galleria Nazionale d’arte antica di Roma.

La Dama con liocorno e Amor sacro e Amor Profano dalla Galleria Borgehse solo solo due dei 50 capolavori trasferiti dalla collezione di Scipione nell’Ala Sud del piano nobile di Palazzo Barberini, al centro di un ambizioso progetto di rinnovamento e tutela reso possibile grazie ai fondi del PNRR.
Intitolata Raffaello, Tiziano, Rubens. Capolavori dalla Galleria Borghese a Palazzo Barberini, l’iniziativa vedrà dialogare fino al prossimo 30 giugno due collezioni che condividono una storia simile, legata a doppio filo a Maffeo Barberini e Scipione Borghese, figure cruciali della vita politica e culturale romana del Seicento, in un’ideale vicinanza storica, culturale e geografica.


Raffaello, Tiziano, Rubens. Capolavori dalla Galleria Borghese a Palazzo Barberini, Allestimento | Foto: © Alberto Novelli

“Fare accessibilità - ha spiegato il direttore generale dei Musei, Massimo Osanna - significa rendere il museo accessibile a tutti e far fruire manufatti che erano destinati a finire nei depositi per mesi. Fare rete significa approfittare di situazioni che potrebbero essere di disagio trasformandole in nuove occasioni di ricerca e di diagnostica”.

E infatti lo spostamento delle opere, fino al prossimo 30 giugno, dalla Galleria Borghese a Palazzo Barberini nasce dalla volontà di rendere fruibili pezzi iconici della Galleria guidata da Francesca Cappelletti durante importanti interventi del PNRR che cambieranno l’aspetto della Pinacoteca al primo piano della palazzina. Oltre al restauro delle facciate, alla sostituzione delle tappezzerie e all’ammodernamento degli infissi nell’ottica dell'efficientamento energetico, oltre all’ampliamento dell’accessibilità culturale, all’aggiornamento dei depositi e al restauro di alcune grandi tele, gli interventi vedranno la realizzazione di un nuovo impianto di illuminazione in tutte le sale con apparecchi illuminanti performanti, una riscrittura delle didascalie, percorsi di audioguide personalizzate e l’introduzione della realtà aumentata per raccontare la storia dell’edificio.

“Nello svolgimento di questi importanti interventi - spiega Francesca Cappelletti, direttrice della Galleria Borghese - la Galleria, con uno sforzo eccezionale di tutto il suo personale, non chiuderà mai e durante i lavori rimarrà visitabile. La mostra a Palazzo Barberini consentirà di rendere sempre visibile il suo patrimonio e di istituire rapporti e risonanze con un’altra eccezionale collezione barocca e con un’altra grande istituzione museale”.


Raffaello, Tiziano, Rubens. Capolavori dalla Galleria Borghese a Palazzo Barberini, Allestimento | Foto: © Alberto Novelli

Così, anziché essere racchiuse in casse e consegnate al buio di depositi esterni, le opere cambiano temporaneamente location. Capolavori assoluti, come Ritratto d'uomo di Antonello da Messina, la Madonna col Bambino di Giovanni Bellini, la Madonna con Bambino, san Giovannino e angeli di Sandro Botticelli, la Dama con liocorno di Raffaello, Susanna e i vecchioni di Peter Paul Rubens, l’Amor Sacro Amor Profano di Tiziano, la Predica del Battista di Paolo Veronese, solo per citarne alcuni, continueranno ad essere fruibili al grande pubblico fino al prossimo 30 giugno, e forse anche oltre, dal momento che la conclusione dei lavori in Galleria Borghese è prevista per gennaio-febbraio 2025.
Insomma la Galleria Borghese non si ferma, anzi, si appresta a portare avanti anche l’attività espositiva. Oltre a Velázquez, attualmente presente nella sala di Caravaggio con Donna in cucina con Cena di Emmaus, il programma espositivo vedrà giungere a Roma Louise Bourgeois (dal 20 giugno al 15 settembre) con una serie di sculture che tesseranno una connessione tra passato e presente. 

“Nel solco tracciato da Scipione Borghese e Maffeo Barberini, che oggi avrebbero gioito per questa iniziativa - commenta Thomas Clement Salomon, direttore delle Gallerie Nazionali di Arte Antica - speriamo che il pubblico possa ammirare i capolavori borghesiani a Palazzo Barberini e celebrare questa mostra che abbiamo realizzato in soli due mesi attraverso una collaborazione virtuosa".


Raffaello, Tiziano, Rubens. Capolavori dalla Galleria Borghese a Palazzo Barberini, Allestimento | Foto: © Alberto Novelli

A Palazzo Barberini il temporaneo disallestimento delle sale dell’Ala Sud sarà quindi l’occasione per un’approfondita campagna fotografica e di conservazione preventiva delle opere normalmente esposte in questi ambienti, dal Seicento napoletano alla collezione settecentesca, da Mattia Preti ai pittori del Grand Tour.
Durante tutto il periodo della mostra sono previste alcune agevolazioni sui biglietti. La visita alla Galleria Borghese costerà 11 euro (salvo i diritti di prenotazione obbligatoria, le gratuità e le riduzioni di legge). Coloro che avranno acquistato il biglietto potranno visitare le Gallerie Nazionali di Arte Antica ad un costo di 5 euro, godendo di tutto lo straordinario patrimonio e delle iniziative in corso.

 Leggi anche:
• Raffaello, Tiziano, Rubens. I capolavori di Scipione Borghese alle Gallerie nazionale d'Arte antica

COMMENTI