Il MAXXI primo nella classifica internazionale al 98° posto
La sfida "social" dei musei italiani
Una mostra virtuale creata con Facebook
E.B.
22/02/2014
Roma - Superare i confini fisici si può, e anzi è diventata ormai una necessità per un museo, che al giorno d'oggi si rivolge non solo a quanti varcano le sue porte, ma anche al pubblico che esplora e commenta le sue attività dal web, partecipando da remoto alla vita dell'istituzione.
Attraverso i social media, specialmente Facebook, i musei possono presentarsi, segnalare eventi e iniziative, promuovere collezioni. Le stesse mostre sono facilmente reperibili su Instagram, Pinterest e YouTube, dove gli utenti sono invitati ad esplorarne le singole opere e addirittura la preparazione.
Grazie a Twitter, lo staff può intervenire personalmente, interagendo in modo immediato e informale con i fan e con "colleghi" in tutto il mondo. Perfino le opere stesse hanno iniziato a raccontarsi da sole e a intrattenere originali conversazioni, come dimostra l'iniziativa sviluppata in Italia dal MiBACT.
Nonostante i numerosi progetti lanciati su questi network, i musei italiani rimangono ancora molto indietro rispetto ad altre realtà internazionali. Dal sito Museum Analytics.org emerge che, tra i 48 musei italiani registrati, il MAXXI di Roma è quello con il maggior numero di fan su Facebook, ad oggi circa 74.300. Un buon risultato, se pensiamo che in dieci mesi, dall'aprile 2013, sono aumentati del 33%. Questo non basta però a competere con colossi come il MoMA (1,54 mln) o il Louvre (1,21 mln), che dalla cima della classifica lo osservano al suo 98° posto.
Su Twitter il MAXXI è preceduto dai @MuseiinComune di Roma, con 45.600 follower rispetto ai suoi 24.600. Anche in questo caso, nel panorama internazionale i due sono rispettivamente al 97° e al 167° posto.
Nell'elenco dei casi di successo italiani spiccano su entrambe le piattaforme anche la Triennale di Milano, il MART, la Peggy Guggenheim Collection, il MAMbo e il Museo di Storia Naturale di Firenze. Si concentrano invece su Facebook le Scuderie del Quirinale, la Galleria degli Uffizi e i Musei Capitolini.
Anche ARTE.it è presente sui social:
Instagram
Facebook
Twitter
Google Plus
Attraverso i social media, specialmente Facebook, i musei possono presentarsi, segnalare eventi e iniziative, promuovere collezioni. Le stesse mostre sono facilmente reperibili su Instagram, Pinterest e YouTube, dove gli utenti sono invitati ad esplorarne le singole opere e addirittura la preparazione.
Grazie a Twitter, lo staff può intervenire personalmente, interagendo in modo immediato e informale con i fan e con "colleghi" in tutto il mondo. Perfino le opere stesse hanno iniziato a raccontarsi da sole e a intrattenere originali conversazioni, come dimostra l'iniziativa sviluppata in Italia dal MiBACT.
Nonostante i numerosi progetti lanciati su questi network, i musei italiani rimangono ancora molto indietro rispetto ad altre realtà internazionali. Dal sito Museum Analytics.org emerge che, tra i 48 musei italiani registrati, il MAXXI di Roma è quello con il maggior numero di fan su Facebook, ad oggi circa 74.300. Un buon risultato, se pensiamo che in dieci mesi, dall'aprile 2013, sono aumentati del 33%. Questo non basta però a competere con colossi come il MoMA (1,54 mln) o il Louvre (1,21 mln), che dalla cima della classifica lo osservano al suo 98° posto.
Su Twitter il MAXXI è preceduto dai @MuseiinComune di Roma, con 45.600 follower rispetto ai suoi 24.600. Anche in questo caso, nel panorama internazionale i due sono rispettivamente al 97° e al 167° posto.
Nell'elenco dei casi di successo italiani spiccano su entrambe le piattaforme anche la Triennale di Milano, il MART, la Peggy Guggenheim Collection, il MAMbo e il Museo di Storia Naturale di Firenze. Si concentrano invece su Facebook le Scuderie del Quirinale, la Galleria degli Uffizi e i Musei Capitolini.
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