Tutti contro la discarica di Villa Adriana, tecnici esclusi
Tivoli, Villa Adriana
17/05/2012
Roma - Il parere dei tecnici dell'Arpa, l'Agenzia regionale protezione ambiente, e dei docenti dell'Università di Tor Vergata per la discarica a Corcolle è arrivato, ed è favorevole. La discarica a Corcolle, luogo vicino alla Villa Adriana, sito Unesco, per loro si può fare. Il prefetto Giuseppe Pecoraro, commissario di Governo per la discarica, ha infatti confermato l’arrivo del primo via libera, anche se ha aggiunto «Ci saranno delle prescrizioni da osservare».
Dopo il dissenso espresso da numerose associazioni, da uomini di cultura e dalla stampa internazionale, sull’ormai noto progetto di discarica si sono pronunciati anche i Ministeri dell'Ambiente, dei Beni culturali, il sindaco di Roma Gianni Alemanno e la stessa Unesco. Il presidente della Commissione nazionale italiana, Giovanni Puglisi, aveva dichiarato: «E' mio dovere associarmi agli accorati appelli rivolti dalla società civile italiana e dalla stampa internazionale alle massime autorità dello Stato nell'auspicio che Villa Adriana e le aree archeologiche circostanti siano tutelate in ogni modo. Affinché per mille e mille anni ancora si possa ritrovare - a Villa Adriana e negli altri luoghi-simbolo del patrimonio culturale dell'umanità - il senso della propria storia e della propria identità».
A partire da quelle dichiarazioni, ben cinquemila intellettuali di tutto il mondo hanno firmato un appello contro la discarica e con loro decine di movimenti ambientalisti e cittadini della zona. Per sabato prossimo a Corcolle è prevista una manifestazione di protesta alla quale prenderanno parte agricoltori, cittadini, residenti, ma anche volti noti, come Franca Valeri e Sabina Guzzanti. Per l'archeologo Andrea Carandini: «È uno scandalo, un caso nazionale». «Tutto il mondo ci guarda», ammonisce indignato Urbano Barberini presidente dell'Associazione «Salviamo Villa Adriana». «Il luogo dove dovrebbe nascere la discarica, ricorda, è già l'acropoli arcaica di Corcolle, un posto, un paesaggio, una storia, un pezzo della nostra civiltà visitata amata e conosciuta da milioni di turisti e di amanti dell'arte, un sito tutto da rispettare e proteggere».
Dopo il dissenso espresso da numerose associazioni, da uomini di cultura e dalla stampa internazionale, sull’ormai noto progetto di discarica si sono pronunciati anche i Ministeri dell'Ambiente, dei Beni culturali, il sindaco di Roma Gianni Alemanno e la stessa Unesco. Il presidente della Commissione nazionale italiana, Giovanni Puglisi, aveva dichiarato: «E' mio dovere associarmi agli accorati appelli rivolti dalla società civile italiana e dalla stampa internazionale alle massime autorità dello Stato nell'auspicio che Villa Adriana e le aree archeologiche circostanti siano tutelate in ogni modo. Affinché per mille e mille anni ancora si possa ritrovare - a Villa Adriana e negli altri luoghi-simbolo del patrimonio culturale dell'umanità - il senso della propria storia e della propria identità».
A partire da quelle dichiarazioni, ben cinquemila intellettuali di tutto il mondo hanno firmato un appello contro la discarica e con loro decine di movimenti ambientalisti e cittadini della zona. Per sabato prossimo a Corcolle è prevista una manifestazione di protesta alla quale prenderanno parte agricoltori, cittadini, residenti, ma anche volti noti, come Franca Valeri e Sabina Guzzanti. Per l'archeologo Andrea Carandini: «È uno scandalo, un caso nazionale». «Tutto il mondo ci guarda», ammonisce indignato Urbano Barberini presidente dell'Associazione «Salviamo Villa Adriana». «Il luogo dove dovrebbe nascere la discarica, ricorda, è già l'acropoli arcaica di Corcolle, un posto, un paesaggio, una storia, un pezzo della nostra civiltà visitata amata e conosciuta da milioni di turisti e di amanti dell'arte, un sito tutto da rispettare e proteggere».
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