Riapre il Museo Gypsotheca di Possagno
Un laboratorio di restauro nelle cucine di Canova

Museo e Gypsotheca Antonio Canova, Ala Lazzari
Francesca Grego
03/02/2021
Treviso - Chissà se il grande Canova si cimentò mai con pentole e fornelli. Certo gli sarebbe piaciuta la nuova destinazione delle sue cucine, che da domani ospiteranno il laboratorio di restauro del Museo Gypsotheca Antonio Canova di Possagno. Nella casa natale del celebre scultore il connubio tra arte e cucina che tanto piace al pubblico contemporaneo trova una nuova declinazione e riporta alla vita spazi carichi di memorie. Tra il focolare e le antiche caldaie di rame ora trovano posto i più avanzati strumenti di restauro e indagine scientifica. Dopo l’inaugurazione di domani, giovedì 4 febbraio, i visitatori potranno ammirarli in percorsi ad hoc, interagendo con i restauratori all’opera per scoprire i segreti del mestiere e conoscere le storie dei capolavori in lavorazione.

Il nuovo laboratorio di restauro nelle cucine di Casa Canova, Museo Gypsotheca Antonio Canova di Possagno
Il primo “ospite” del nuovo laboratorio sarà un olio su tela di lino, nientemeno che l’Autoritratto del padrone di casa, risalente al 1799. Tornato a Possagno mentre Roma subiva l’invasione francese, l’artista si era dato alla pittura. Sebbene sia stata realizzata con tavolozza e pennelli, l’opera mostra Canova nelle vesti di scultore, con mazzetta e scalpello in bella evidenza. Ai fortunati che interverranno all’inaugurazione di domani, la direttrice del museo Moira Mascotto e la restauratrice Edda Zonta dispenseranno maggiori dettagli sull’intervento in atto e curiosità sul dipinto. Nella stessa occasione riapriranno ufficialmente al pubblico i tesori del Museo Gypsotheca, con i gessi di icone come le Tre Grazie o Amore e Psiche, i bozzetti in argilla e terracotta e la più completa collezione di modelli preliminari dello scultore, gli unici in grado di raccontarci come Canova riuscisse trasformare in marmo in carne viva e perfetta. Torna accessibile dopo la chiusura dovuta alle restrizioni anti-covid anche la Casa Natale dell’artista, ristrutturata da Canova stesso tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento, proprio nel periodo in cui fu realizzato l’Autoritratto.

Antonio Canova, Venere e Fauno, 1792 I Museo Gypsotheca Antonio Canova, Possagno
Ma non finisce qui. Dopo l’olio su tela, sono molti i capolavori del museo di Possagno in attesa di restauro, primo tra tutti il dipinto Venere con Fauno che è attualmente in cerca di mecenati. Intanto il Museo Gypsotheca si avvia verso le celebrazioni degli Anniversari canoviani, che culmineranno nel 2022 con i 200 anni dalla scomparsa dello scultore.

Il nuovo laboratorio di restauro nelle cucine di Casa Canova, Museo Gypsotheca Antonio Canova di Possagno
Il primo “ospite” del nuovo laboratorio sarà un olio su tela di lino, nientemeno che l’Autoritratto del padrone di casa, risalente al 1799. Tornato a Possagno mentre Roma subiva l’invasione francese, l’artista si era dato alla pittura. Sebbene sia stata realizzata con tavolozza e pennelli, l’opera mostra Canova nelle vesti di scultore, con mazzetta e scalpello in bella evidenza. Ai fortunati che interverranno all’inaugurazione di domani, la direttrice del museo Moira Mascotto e la restauratrice Edda Zonta dispenseranno maggiori dettagli sull’intervento in atto e curiosità sul dipinto. Nella stessa occasione riapriranno ufficialmente al pubblico i tesori del Museo Gypsotheca, con i gessi di icone come le Tre Grazie o Amore e Psiche, i bozzetti in argilla e terracotta e la più completa collezione di modelli preliminari dello scultore, gli unici in grado di raccontarci come Canova riuscisse trasformare in marmo in carne viva e perfetta. Torna accessibile dopo la chiusura dovuta alle restrizioni anti-covid anche la Casa Natale dell’artista, ristrutturata da Canova stesso tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento, proprio nel periodo in cui fu realizzato l’Autoritratto.

Antonio Canova, Venere e Fauno, 1792 I Museo Gypsotheca Antonio Canova, Possagno
Ma non finisce qui. Dopo l’olio su tela, sono molti i capolavori del museo di Possagno in attesa di restauro, primo tra tutti il dipinto Venere con Fauno che è attualmente in cerca di mecenati. Intanto il Museo Gypsotheca si avvia verso le celebrazioni degli Anniversari canoviani, che culmineranno nel 2022 con i 200 anni dalla scomparsa dello scultore.
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