Il racconto del curatore Denis Curti
L'invenzione della felicità negli scatti di Lartigue
Denis Curti
22/07/2020
Venezia - La mostra di Lartigue ai Tre Oci a Venezia si compone di circa 150 fotografie in bianco e nero.
VIDEO - Con Denis Curti alla mostra di Lartigue ai Tre Oci a Venezia
Tra queste fotografie, ce ne sono 55 inedite che non si erano mai viste e non si erano mai pubblicate, perché lo scopo di questa mostra, condiviso in pieno con i curatori francesi, era proprio quello di dare la possibilità di disegnare un profilo nuovo di Lartigue perché Lartigue non è stato soltanto il fotografo della Belle Époque, è stato un fotografo e professionista che ha lavorato nel mondo della moda, nel mondo del ritratto e del cinema.
Quindi per noi era importante riattualizzare e ricontestualizzare questa figura che comunque è una figura centrale nel mondo della fotografia.
Lo stesso titolo della mostra, L'invenzione della felicità, è un titolo che dice molto sull'impostazione di visionaria di questo fotografo perché - se si fa attenzione - non è il racconto della felicità, ma è l'invenzione della felicità.
Lartigue ha avuto la fortuna di vivere una vita molto privilegiata. Arrivava da una famiglia benestante. Aveva grandi case, viaggiava. Non è mai andato a scuola, Lartigue, perché aveva dei tutori privati che pensavano alla sua istruzione. Ma questa felicità poteva sfuggirgli di mano in qualsiasi momento. Questa sua ossessione la fotografava, la stampava e la incollava su degli album. Arrivò a farne 220.
Su questi album ci teneva molto a ricordare i momenti felici, con questa paura e terrore che tutto quanto potesse scomparire. Quindi per lui è davvero “L'invenzione della felicità, non è un ragionamento generale sulla felicità.
Fino a 68 anni, Lartigue ha fotografato tutto ciò è che stava intorno a lui, non era interessato ad altri racconti. Le sue fotografie sono le gare automobilistiche, le partite di tennis, le piscine, i tuffi: insomma questa vita meravigliosa della Belle Époque che però poi cambia, cambia e ci dà testimonianza della grande consapevolezza di questo fotografo.
JACQUES HENRI LARTIGUE L'invenzione della felicità. Casa dei Tre Oci Fondamenta delle Zitelle 43 - Venezia Dal 11 Luglio 2020 al 10 Gennaio 2021
Leggi anche:
• Jacques Henri Lartigue. L’invenzione della felicità
VIDEO - Con Denis Curti alla mostra di Lartigue ai Tre Oci a Venezia
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Quindi per noi era importante riattualizzare e ricontestualizzare questa figura che comunque è una figura centrale nel mondo della fotografia.
Lo stesso titolo della mostra, L'invenzione della felicità, è un titolo che dice molto sull'impostazione di visionaria di questo fotografo perché - se si fa attenzione - non è il racconto della felicità, ma è l'invenzione della felicità.
Lartigue ha avuto la fortuna di vivere una vita molto privilegiata. Arrivava da una famiglia benestante. Aveva grandi case, viaggiava. Non è mai andato a scuola, Lartigue, perché aveva dei tutori privati che pensavano alla sua istruzione. Ma questa felicità poteva sfuggirgli di mano in qualsiasi momento. Questa sua ossessione la fotografava, la stampava e la incollava su degli album. Arrivò a farne 220.
Su questi album ci teneva molto a ricordare i momenti felici, con questa paura e terrore che tutto quanto potesse scomparire. Quindi per lui è davvero “L'invenzione della felicità, non è un ragionamento generale sulla felicità.
Fino a 68 anni, Lartigue ha fotografato tutto ciò è che stava intorno a lui, non era interessato ad altri racconti. Le sue fotografie sono le gare automobilistiche, le partite di tennis, le piscine, i tuffi: insomma questa vita meravigliosa della Belle Époque che però poi cambia, cambia e ci dà testimonianza della grande consapevolezza di questo fotografo.
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