Ritratto dei Coniugi Arnolfini

Jan van Eyck

The National Gallery

 
DESCRIZIONE:
Nella Bruges del Quattrocento, la famiglia italiana degli Arnolfini doveva contare parecchio per incaricare nientemeno che il caposcuola della tradizione fiamminga, il pittore locale Jan Van Eyck - che era anche il pittore ufficiale della Corte di Filippo il Buono, Gran Duca di Borgogna - a eseguire il loro ritratto.
Van Eyck mette in campo tutta la sua expertise nell’uso della pittura a olio per raffigurare una moltitudine di oggetti scelti meticolosamente per celebrare la ricchezza della coppia italiana. Dall’arredo lussuoso della stanza all’abbigliamento sartoriale della coppia: ogni particolare, precisamente dettagliato, suggerisce gran dispiegamento di mezzi.

La casa è di mattoni. La finestra della stanza si apre su un giardino dove si può scorgere un ciliegio. L'ampio e lussuoso letto è rivestito con un costoso panno di lana rosso. Cuscini di tessuto rossi sono sparsi sulla sedia e sulla panca. Non si tratta di una camera da letto ma di una sala di ricevimento, e il letto - il mobile più costoso della casa - è una parte essenziale del suo arredamento. Un tappeto orientale giace sul pavimento e uno splendido lampadario in ottone pende dal soffitto. Perfino le arance sparse con noncuranza indicano ricchezza; tale frutto era estremamente costoso a quel tempo. Ma questo non è un palazzo: si tratta della moderna dimora di un ricco mercante.

I vestiti sono costosi e alla moda, ma non appariscenti. L'uomo indossa un cappello di paglia intrecciata e un tabard scuro, probabilmente di velluto di seta, rifinito con pelliccia marrone. Sotto c'è un doppietto nero, probabilmente di seta, con polsini d'argento. La donna indossa un bel vestito di lana verde con elaborate maniche scolorite e un lungo strascico che cade in spesse pieghe attorno ai suoi piedi. È rifinito con una pelliccia bianca, probabilmente di  ermellino.
 
Ma chi sono i due personaggi ritratti? In verità si sa poco della coppia. E’ probabile che si tratti di Giovanni di Nicolao di Arnolfini, noto come Giannino o Jehannin, che avrebbe avuto circa trent'anni nel 1434. La signora è probabilmente la sua seconda moglie.
Da osservare il grande specchio rotondo al centro della composizione che riflette l’immagine convessa della stanza, ma anche le figure di due uomini che entrano attraverso una porta alle spalle dell’osservatore. Sopra lo specchio campeggia una scritta: Johannes de Eyck fuit hic. 1434 (Jan van Eyck era qui. 1434). Che si tratti di Van Eyck e del suo servo in arrivo per seguire il ritratto? Il capolavoro è alla National Gallery dal 1842.

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