OroArezzo. Preziosismi d'arte contemporanea

OroArezzo. Preziosismi d'arte contemporanea

 

Dal 05 Aprile 2014 al 08 Aprile 2014

Arezzo

Luogo: Arezzo Fiere & Congressi

Indirizzo: via Spallanzani 23

Orari: dal sabato al lunedì dalle ore 9:30 alle 18, e martedì dalle 9:30 alle 16

Curatori: Danielle Vilicana D'Annibale

Enti promotori:

  • Danielle Vilicana D'Annibale
  • Arezzo Fiere & Congressi

Costo del biglietto: ingresso riservato agli addetti del settore oro

Telefono per informazioni: +39 0575 9361 / 338 6005593

E-Mail info: gloria.bastieri@arezzofiere.it

Sito ufficiale: http://oroarezzo.it


Danielle Villicana D'Annibale è lieta di presentare una mostra collettiva di una selezione di eccellenti artisti nazionali e internazionali intitolato Preziosismi d'arte contemporanea per la 35° Edizione di OroArezzo. La mostra contempla espressioni sia astratte che figurative, tra cui la pittura, la scultura e la fotografia. La selezione di venti opere di venti artisti tra cui i più grandi talenti contemporanei del territorio toscano, americano e inglese. La mostra inaugura sabato 5 aprile 2014 a Arezzo Fiere & Congressi e prosegue fino a martedì 8 aprile con il seguente orario: sabato a lunedì dalle ore 9:30 alle 18, e martedì dalle 9:30 alle 16, con ingresso riservato agli addetti del settore oro. Gli artisti (15 italiani e 5 internazionali): Vladimiro Andidero, Enrico Borgogni, Dina Cangi, Paolo Caponi, Giustino Caposciutti, Marco Cipolli, Danielle Villicana D'Annibale, Lucio Gatteschi, Rino Giannini, Giacobbe Giusti, Walter Hubert, Susan Leyland, Carmelo Lombardo, Giovanni Maranghi, Giancarlo Montuschi, Beatrice Nencini, Sergio Poddighe, Eliana Sevillano, Christopher Slatoff, e Franco Tanganelli.

Vladimiro Andidero è nato a Reggio Calabria nel 1963, città dove ha frequentato il Liceo Artistico “Mattia Preti” e quindi l’Accademia di Belle Arti. Dal 1984 espone con successo sia in Italia, sia all’estero. Dal 1990 vive e lavora ad Arezzo, dove insegna Discipline plastiche al Liceo Artistico “Piero della Francesca”. Enrico Borgogni nasce nel 1953 ad Arezzo. Inizia a fotografare nei primi anni Ottanta e da allora la sua attività è stata incessante, con mostre personali e collettive in Italia, Germania e Spagna. Il fotografo è socio del Fotoclub “La Chimera” di Arezzo e fa parte dei Polaroiders, ovvero gli artisti “instant” italiani. Le sue opere sono state pubblicate da Polaroid, Hasselblad, Fotoit, FIAF e Reflex. Nel 2012 la Villicana D’Annibale Galleria D’Arte ha curato il catalogo pubblicato su Blurb della sua mostra personale Fiore Nudo e nel 2013 un catalogo per la successiva mostra personale Fleurs. Dina Cangi nasce ad Arezzo, dove vive e lavora in località Chiani. Dopo il diploma di scuola superiore si dedica all’arte esercitando, con un’assidua ricerca di colori, luci, superfici e materiali, la pratica della pittura. È appassionata di antropologia e archeologia. L’artista nutre un grande apprezzamento per la tradizione e la cultura del passato, che tende a recuperare, filtrare e restituire attraverso le suggestioni dei suoi lavori, con gli occhi e il cuore di chi vive da militante l’arte della propria contemporaneità. Fin dalle sue prime apparizioni in mostre collettive, rassegne e concorsi, la Cangi ottiene immediati riconoscimenti di pubblico e critica. Dagli anni Novanta ha esposto con personali e collettive in Italia e all’estero. Da ricordare i successi ottenuti a Berlino, Düsseldorf e Regensburg (Germania), Atlanta (U.S.A.) e Ghent (Belgio). Alcune delle sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private. Paolo Caponi nasce ad Arezzo nel 1943. Dopo aver frequentato negli anni Sessanta l’Accademia di Belle Arti di Perugia, va alla ricerca di un suo linguaggio personale sia nella fotografia, sia nella scultura. In carriera ha esposto con personali e collettive in Italia, Venezuela, Francia, Spagna e Stati Uniti. Nel 1986 realizza il progetto per la Colonna Androgena di Caracas. Nel 1994 crea la medaglia del 50° Anniversario della Resistenza per il Comune di Arezzo. Caponi è rappresentato dalla Galleria Immaginaria di Firenze. Giustino Caposciutti nasce a Civitella in Val di Chiana (Ar) nel 1946. È diplomato in pittura presso l'Accademia Albertina delle Belle Arti di Torino, città dove vive e lavora come artista ed educatore. La sua è una pittura semplice e nel contempo colta, che prende le mosse dalla pittura analitica della fine degli anni Sessanta. Il suo lavoro si è nel tempo evoluto, caratterizzandosi con messaggi esistenziali e sociali. Se per “arte partecipata” si intende un’arte che si definisce attraverso l’apporto di una pluralità di soggetti, non soltanto persone, ma anche altre entità, come ad esempio la tela, i chiodi, il muro, la luce, Caposciutti da almeno due decenni ne è uno dei principali protagonisti a livello internazionale, grazie alla creazione di eventi come FiloArx, Arte Plurale, Tessere… e Heart Art che l’hanno fatto conoscere in tutto il mondo. Prima della personale Roba da chiodi, l’artista sarà presente a Special Olympics Italia, che si terrà ad Arezzo dal 23 al 28 aprile. Egli coordinerà un progetto di arte partecipata realizzato con ragazzi disabili ad Arezzo Fiere e Congressi. Tante tele dipinte che poi verranno unite da un “telaio vivente”, per formare una grande opera-mosaico durante la cerimonia di chiusura della manifestazione, che si terrà nel centro storico di Cortona. Marco Cipolli nasce a Montevarchi (Ar). Pittore, grafico, scultore e ceramista, si avvicina all’arte in età precoce. Dopo le prime esperienze in seno alla grafica e l’apprendistato presso la Manifattura di Porcellane Richard Ginori come decoratore, intraprende l’attività di artista, avvicinandosi ai più svariati materiali e tecniche. L’incontro con la famiglia Bellini di Firenze, galleristi storici di artisti di fama mondiale, lo porta a esporre con maestri come Manzù, Bueno, Greco, Fazzini, Alinari e Rapisardi. Dall’inizio degli anni Ottanta espone con personali e collettive in Italia e all’Estero. Danielle Villicana D’Annibale è una personalità vivace e poliedrica: musicista, teatrante, studiosa d’arte, pittrice, scultrice, ceramista, scenografa, curatrice e gallerista. Nasce negli Stati Uniti a San Francisco, in California, nel 1972. Nel 1994 si laurea in Storia dell’arte e arti visive al B.A. Occidental College di Los Angeles. L’amore per il Rinascimento la porta in Italia nello stesso anno, dove frequenta importanti maestri e atelier fiorentini, dallo Charles Cecil Studios alla Florence Academy, fino allo studio di Silvestro Pistolesi nel 1996. In seguito apprende la tecnica dell’affresco alla scuola di Leonetto Tintori di Prato. Nel 2001 si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Roma dove ha per docente Costantino Baldino. Prosegue nel frattempo con le ricerche plastiche e pittoriche, virando verso l’astrazione: prende vita la serie Cigarette Box Paintings. Con il diploma accademico conseguito nel 2006, la statunitense si trasferisce ad Arezzo. Apre, nel 2010, una galleria d’arte contemporanea nel cuore di Arezzo, da subito luogo d’incontro privilegiato per artisti italiani e stranieri. Dal 1994 ha partecipato a mostre personali e collettive in Italia e negli Stati Uniti. Negli ultimi anni è stata protagonista di tre mostre personali di grande importanza: American Spirit, a cura di storico e critico d’arte Michele Loffredo, Mimì Cocò & Co., curata da storico e critico d’arte Matilde Puleo, Angelo Andriuolo e critico d’arte Francesco Giulio Farachi e la più recente Cocktails. Dal 2010 a oggi ha curato e organizzato oltre sessanta mostre, concerti e incontri letterari all’interno della Villicana D’Annibale Galleria D’Arte e il nuovo spazio espositivo alternativo Via Cavour 85 di Arezzo. Lucio Gatteschi nasce a Chianciano, pur se di antica famiglia aretina. "Chianciano fegato sano" cittadina di acque termali e millenaria storia di civiltà etrusca in provincia di Siena famosa per il Palio. Siamo in terra toscana, regione nella quale sono nati un incredibile numero di artisti. In questa fantastica e bella regione, Lucio Gatteschi, per esigenze di vita si sposta dal mare di Pisa alla montagna pistoiese, da Montecatini Terme a Bibbiena in Casentino, dal Borro di S. Giustino Valdarno in Laterina, a Cortona, cittadina etrusca dalle origine più antiche di Roma, fino ad Arezzo, dove attualmente risiede. Nel susseguirsi delle stagioni di queste località bellissime. Gatteschi ha respirato le suggestioni e gli stati d'animo. Le primavere, le estati, gli autunni e gli inverni, così diversi del mare e della montagna, suggestioni che ora contribuiscono alla realizzazione delle sue belle opere. Le sue opere sono in collezioni private in ogni angolo del mondo. Rino Giannini nasce a Pietrasanta (Lu) nel 1939 ed è cresciuto nell’ambiente della lavorazione del marmo. Dopo varie esperienze, si è indirizzato verso la scultura, diplomandosi alla Scuola d'Arte di Pietrasanta. Come scultore professionista ha ottenuto commissioni importanti tra cui si segnalano il ritratto di padre Ciampicon per la Chiesa Dei Servi di Maria di Massa, quattro sculture di Oranti per una cappella del cimitero di Staglieno (Ge), il ritratto ufficiale di Federico Milkovich, fondatore della U.I.L.M.D., il ritratto di Henry Laurens per la Historical Society di Charlestown e la Madonna col Bambino per la Casa del fanciullo delle Seycelles, il monumento per la zona commerciale di Seano (Prato) e le sculture commemorative di Monsieur Moulin e Charles De Gaulle per Cannes, Costa Azzurra. Nel 1975 è stato invitato a tenere la docenza del corso denominato "Tecnica del marmo" nella Scuola di Scultura dell'Accademia di Belle Arti di Carrara, mantenendo l’incarico per venti anni. Ancora oggi l’artista continua a scolpire nel suo studio denominato Scuola superiore di Scultura di Pietrasanta. Giannini è anche organizzatore e curatore di eventi artistici, ed è stato invitato a scolpire in simposi e altre manifestazioni di tipo figurativo in tutto il mondo (Francia, Spagna, Grecia, Svizzera, Israele, Libano, Siria, Stati Uniti). Giacobbe Giusti è nato a Subbiano (Ar). Nel 1992 si è laureato in Economia e Commercio presso l’Università degli Studi di Perugia. I suoi interessi spaziano dal cinema al teatro, dalla moda alla scultura. Alla fine degli anni Novanta sperimenta nuove lavorazioni dei metalli e mette a punto una tecnica di saldatura dell’alluminio, effettuata con ossigeno e acetilene. Tra le sue opere più note quelle per il nuovo cimitero e per piazza Martiri della Libertà a Capolona (Ar), e quella per Palazzo Albizzini a Città di Castello (Pg). Walter Hubert, nato negli Stati Uniti, si è laureato a Otis Art Insitute di Los Angeles con un masters in arte. Fondatore, direttore creativo e visionario di Silver Birches di Pasadena, California, da oltre quarant'anni lavora su progetti prestigiosi per clienti rinomati in tutto il mondo incluso il National Academy of Recording Arts and Sciences (The Grammys) e l’Academy of Motion Pictures Arts and Sciences (The Oscars). Hubert ha avuto numerose mostre personali e ha partecipato in varie mostre collettive, e le sue opere sono state acquistate da clienti aziendali importanti incluso The Times Mirror Corporation e Pacific Bell, e anche nelle collezioni private a livello internazionale. Designer e pittore di eccellenza, vive e lavora tra California negli Stati Uniti e Italia. Susan Leyland nasce a Whiston (Lancashire) nel 1952. Vive nel nord dell’Inghilterra fino a quando, con la famiglia, si sposta vicino a Cambridge. Profondamente legata alla Scozia, fin dall’adolescenza ama lo sport, l’arte, le lingue e il mondo equestre. La passione per i cavalli le viene trasmessa dal nonno allevatore di pony. Nel 1973 si trasferisce in Toscana. Lavora a Firenze per alcuni anni nel settore della moda, quindi come insegnante madrelingua e come istruttore di equitazione. Nel frattempo si avvicina alla scultura, suggestionata dalle antiche tecniche della lavorazione della creta di Impruneta, cittadina dove si trasferisce nel 1978. Nel 1998 tiene la sua prima mostra personale. Nel 2000, acclamata da pubblico e critica, decide di dedicarsi interamente all’arte, accomunando nel lavoro due mondi a lei vicini: i cavalli e la scultura. Le opere della Leyland sono modellate principalmente in creta di diversi colori, ma negli ultimi anni la scultrice si è accostata anche al bronzo, materia con la quale la ricerca delle forme e dell’anatomia equina si può spingere a un livello ancora più elevato. I suoi lavori rappresentano cavalli che emergono da blocchi o basi geometriche che lei definisce Horse Block Sculptures. Essi hanno riscosso i più ampi consensi durante la personale al Museo “Marino Marini” di Pistoia nel 2012. Carmelo Lombardo è nato a Caltanissetta, ma si è formato artisticamente in Toscana. Apprende i primi rudimenti di pittura dal padre Giuseppe. Nel vivace ambiente aretino degli anni Sessanta è accolto ancora adolescente nel gruppo dei pittori locali, affermandosi ben presto per serietà di lavoro e originalità di visione. Negli anni Settanta frequenta, tramite la galleria Orfino di Venezia, i grandi artisti italiani del momento: da Cesetti a Migneco, da Monachesi a Guttuso. A Roma diviene invece amico dello scrittore e critico d’arte Franco Cagnetta. Superati gli schemi culturali e compositivi di provincia, egli matura concetti ed esperienze che lo portano a essere accolto a Parigi nel gruppo internazionale di artisti denominato “Figuration Critique”, fondato nel 1978 da Maurice Rapin e Mirabelle Dors. Ancora oggi Lombardo vive e lavora ad Arezzo. Giovanni Maranghi, nato nel 1955 a Lastra a Signa (Fi), svolge i suoi studi a Firenze, diplomandosi al Liceo Artistico “Leon Battista Alberti” per poi iscriversi alla Facoltà di Architettura dell’ateneo fiorentino. Egli alterna gli studi universitari con la frequentazione dei corsi di Nudo libero presso l’Accademia delle Belle Arti. Appena ventenne trova spazio per un’esposizione presso la Galleria San Ferdinando di Bari. Da questo momento seguiranno mostre personali e collettive sia in Italia sia all’estero di successo. Fra gli appuntamenti di maggior rilievo degli anni Ottanta si ricordano quelli alla Galleria Dalders di Amsterdam nel 1985 e alla Galleria Diva di Bruxelles nel 1987. Negli anni Novanta è protagonista negli Stati Uniti con personali a Carmel, Chicago e New Orleans. Il nuovo secolo si apre con Gnacchi e Timparlini all’Hotel Excelsior di Firenze. Negli stessi anni espone in Olanda, Francia, Russia e Usa. Il 2008 è l’anno di Extra Large Barocco all’interno della basilica della SS. Vergine del Carmelo a Piacenza. Di lì a poco, altri due appuntamenti importanti: Donne alla Galleria Brunetti di Ponsacco (Pi) e Colazione da Maranghi all’interno dell’antico Spedale degli Innocenti a Firenze, in occasione del quale viene presentato il calendario “Mukki Latte”. Recentemente, lo scorso aprile Maranghi ha esposto alla Galerie Plexus di Montreux, per arrivare alla personale dal titolo Casta Diva, all’interno della “Sala delle Colonne” del Comune di Pontassieve, presentata da Antonio Natali, direttore della Galleria degli Uffizi di Firenze e ad Arezzo alla Villicana D’Annibale Galleria D’Arte per la mostra personale “Un adorabile bugia”. Giancarlo Montuschi è nato il 9 agosto 1952 a Faenza (Ra). Ha studiato al Liceo Artistico e all'Accademia di Belle Arti di Bologna, e in seguito a Ravenna. Nel 1976 gli viene assegnata la cattedra di Discipline Pittoriche al Liceo Artistico di Sansepolcro (Ar). Sempre in Valtiberina, a San Leo di Anghiari (Ar), l’artista porta avanti da anni, assieme alla moglie ceramista Madga Garulli, uno degli atelier più importanti e prolifici del territorio aretino. La ricerca di Montuschi abbraccia varie tecniche e muove dalla pop art e dai linguaggi post-pop del secondo Novecento per affrontare negli anni argomenti alchemico-esoterici, temi ludici, cicli diversificati come quelli legati a miti, animali, letteratura e musica. Dal 1972 espone con successo in Italia e all’estero. La sua partecipazione a premi e fiere internazionali riscuote puntualmente – sia in ambito pittorico, sia in quello della scultura in ceramica – i più ampi consensi tra i critici, i collezionisti e gli appassionati d’arte. Beatrice Nencini è nata a Siena e attualmente risiede e lavora nella campagna di Castelfiorentino (Fi). Si diploma nel 1987 presso l’Istituto Statale d’Arte di Porta Romana a Firenze, nella sezione Decorazione Plastica. In seguito frequenta l’Accademia delle Belle Arti di Firenze. Ha lavorato nell’ambito della scenografia presso la ditta Scenotek, realizzato arredi per piscine in Germania e costruito, per un teatro sull’acqua sul lago di Costanza, una piattaforma galleggiante illuminata con fibre ottiche. Dopo un’attività professionale decennale, continua la collaborazione con fonderie artistiche toscane ed emiliane, artisti come Galligani, Borghi e Talani, e comuni come quello di Pontedera (Pi) per la realizzazione di opere scultoree in vari materiali come il bronzo, l’alluminio, l’ottone, la terracotta e le resine. Sergio Poddighe è nato a Palermo nel 1955 da padre genovese di origine Sarda. Si è diplomato al Liceo Artistico della sua città, e in seguito all'Accademia di Belle Arti di Roma. Insegna Discipline Pittoriche preso l'Istituto Statale d'Arte di Arezzo, città dove vive e lavora dal 1990. Si è interessato agli aspetti simbolici e psicologici del segno grafico e per questo ha frequentato per un anno di Studi Grafologici di Urbino. Ha prestato la sua opera per l'esecuzione di decorazioni, copertine di libri, manifesti legati a spettacoli ed eventi culturali, scenografie teatrali. Ha all'attivo numerose personali e partecipazioni e rassegne d'arte contemporanea, in Italia e all'estero. Sue opere fanno parte di innumerevoli collezioni, private e pubbliche. Eliana Sevillano, è nata a La Paz (Bolivia) ed ha studiato all’Accademia di Belle Arti Di Caracas (Venezuela), oltre che in Italia. Sue opere sono conservate in collezioni pubbliche e private, sia italiane che straniere. Attualmente vive e lavora ad Arezzo. Christopher Slatoff ha studiato negli Stati Uniti e in Francia. Si è laureato nel 1978 in Scultura alla California State University di Long Beach, dove oggi insegna Scultura figurativa. L’artista tiene lezioni di Scultura anche alla Art Center School of Design di Pasadena e, durante i mesi estivi, di Storia dell’arte medievale e rinascimentale in Italia, a Orvieto. È presidente della Sezione Scultura del California Art Club. Nel 2002 ha lavorato a un prestigioso progetto per la Cattedrale di Los Angeles, realizzando gruppi scultorei di grandi dimensioni in bronzo per alcune stazioni della Via Crucis. Al 2011 risale l’esecuzione di Fr. Electrico in collaborazione con lo scrittore Ray Bradbury. Una versione di dimensioni ridotte dell’opera si è aggiudicata la Medaglia d’Oro per la Scultura alla 97° Annual Gold Medal Juried Exhibition del Pasadena Museum of California Art. Tra i suoi monumenti più conosciuti figura quello intitolato Ali che proteggono, commissionato dal Distretto portuale di San Diego e installato sull’isola Coronado. Nel 2013 ha completato un Crocifisso in bronzo per la Capella Our Savior all’università USC a Los Angeles. Franco Tanganelli nasce a Castiglion Fiorentino (Ar) e a diciassette anni si stabilisce a Firenze per completare gli studi e seguire la vocazione artistica. Pittore realista, trova in Guttuso il primo maestro, ma ama anche l’arte di Van Gogh, Picasso e Bacon e si cimenta con qualsiasi tipo di tecnica. La prima mostra personale risale ai primi anni Settanta; segue poi una lunga attività in Italia e all'estero, dove compie lunghi soggiorni in Francia e Gran Bretagna. Nel 1989 si innamora di Sarna, in Casentino, e vi trasferisce studio e residenza, seguito nel 1992 da Beatrice Rosai che diventerà la compagna di vita e di arte. Nel 1995 nascono la Scuola di Sarna e l'Associazione Culturale Castello di Sarna. In ambito scultoreo ha eseguito importanti commissioni pubbliche soprattutto in bronzo, come La fonte della Vita per la Fondazione Ordine dei Monaci Camaldolesi a Ponte a Poppi (Ar) e Il Guardiano della Memoria alla porta del Castello di Sarna.

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