Dagli scavi della Regio V a Stabia ed Ercolano

Tra eventi e scoperte, l’estate del Parco di Pompei

Stabiae, restauro dei dipinti di Villa Arianna. Courtesy Parco Archeologico di Pompei
 

Francesca Grego

06/08/2018

Napoli - Non si fermano nemmeno in piena estate i nuovi scavi di Pompei, mentre i siti del Parco Archeologico sono protagonisti di mostre, restauri, visite ed eventi speciali.
 
Le sorprese della Casa di Giove
È di pochi giorni fa la scoperta dei decori della Casa di Giove, una ricca dimora gentilizia affacciata sul Vicolo dei Balconi. Sulle sue pareti, stucchi colorati evocano i marmi più preziosi, mentre rare pitture murali testimoniano che il gusto dell’antico non è una prerogativa degli ultimi secoli: il proprietario, identificato con il proconsole Balbo l’Ateniese grazie a un’iscrizione, scelse infatti di conservare negli ambienti di rappresentanza rare decorazioni d’epoca, nelle altre abitazioni sostituite velocemente da dipinti più alla moda.
“I decori vintage della domus – ha spiegato il soprintendente Massimo Osanna – ci parlano di un padrone di casa facoltoso e colto, conscio del valore di pitture già allora centenarie”.
 
Scavata in parte tra il Settecento e l’Ottocento, la Casa di Giove continua a dispensare interessanti scoperte: mentre si delinea la pianta completa, con un atrio centrale e un portico con colonne, frammenti di arredi carbonizzati raccontano di un vecchio incendio e, poco distante, un quadretto di soggetto idillico-sacrale rappresenta probabilmente una delle prime scene figurate complesse della storia di Pompei.
 
Stabia: a Villa Arianna scavi e restauri internazionali
Nel vicino sito di Stabiae, una nuova campagna di scavi condotta dal Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo sotto la direzione del Parco Archeologico di Pompei sta portando alla luce il criptoportico di Villa Arianna, grazie al lavoro congiunto di professionisti russi e italiani.
 
Intanto la più antica villa d’otium di Stabiae, celebre per conservare dipinti mitologici e miniature di rara raffinatezza, ospita per il quarto anno i restauratori della prestigiosa Accademia di Belle Arti di Varsavia. Tornano in bella vista decorazioni parietali dai colori vivaci, espressioni di una committenza altolocata ed esigente: maschere, una natura morta di fichi e funghi, un cesto che scende da un soffitto a cassettoni dipinto in trompe-l’oeil ci ricordano i tempi in cui la cittadina vesuviana fu un esclusivo centro di villeggiatura.
 
Tesori in  mostra
Ed è proprio Stabiae la protagonista della mostra dell’estate all’Antiquarium di Pompei: inaugurato da pochi giorni, l’allestimento di Alla ricerca di Stabia schiude per la prima volta al pubblico i segreti della Necropoli di Madonna delle Grazie e del santuario extraurbano di Privati, sede di culti legati alla sfera femminile, alla fertilità e alle nascite.
Ceramiche, terrecotte, reperti votivi e corredi funerari ci guidano attraverso storie poco note che hanno preceduto l’arrivo dei Romani: attraverso oggetti connessi al consumo del vino, per esempio, gli archeologi hanno potuto approfondire la mappa dei rapporti tra le popolazioni autoctone, i Greci e gli Etruschi, in una complessa fase di trasformazione.
Il percorso sarà visitabile fino al prossimo 31 gennaio.
 
A partire dall’11 settembre, inoltre, l’offerta espositiva di Pompei raddoppia con Tesori sotto i lapilli, dove paura e bellezza sintetizzano il fascino dell’antica città: calchi da brivido, mirabili pitture e mosaici, arredi e gioielli forniranno un compendio del patrimonio storico artistico pompeiano.
 
Visite inclusive e percorsi sensoriali
Per tutta l’estate continuano le visite ai siti del Parco, che comprende gli insediamenti di Pompei, Stabia, Oplontis, Boscoreale ed Ercolano.
Tra le novità, l’itinerario facilitato di 3 km Pompei per tutti, che rende le principali vie ed edifici della città accessibili a persone con difficoltà di deambulazione e genitori con passeggini.
 
Fino al 16 settembre, invece, ogni weekend Ercolano offre suggestive visite notturne (Herculaneum Experience), per immergersi nelle atmosfere dell’Antica Roma durante una serata di ludi e di mercato: con la guida di musici e attori in costume, case, strade e monumenti del sito vesuviano appaiono in un nuovo incanto.
 
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