I sotterranei di Anxanum

©courtesy of Paolo Bedogni | Lanciano
 

25/02/2004

Dieci anni di lavoro dedicati alla ricerca archeologica hanno portato non solo al restauro completo di piazza Plebiscito, monumento simbolo di Lanciano, ma anche alla scoperta di antichissime strutture monumentali, alcune addirittura appartenenti all’abitato di Anxanum protostorico ed italico nel IX sec. a.C. Dall’anno 2000, in occasione del Grande Giubileo, è stato aperto al pubblico un suggestivo Percorso Archeologico-Monumentale che permette l’esplorazione dell’intero sottosuolo che collega il cosiddetto Ponte di Diocleziano con il Santuario del Miracolo Eucaristico. Il percorso segue un antico itinerario che si diramava dall’originario assetto medievale del ponte stesso e che è stato oggi ripristinato nel sottosuolo di piazza Plebiscito, punto nodale dell’antico municipio romano di Anxanum. Al tempo la piazza era adiacente da un lato al Ponte di Diocleziano, che consentiva l’accesso alla città, e dall’altro al millenario santuario del miracolo, sviluppatosi, secondo la tradizione, in età altomedievale a seguito di un miracolo avvenuto presso l’antica pieve di Lanciano, la chiesa dei S.S. Domiziano e Legonziano. Punto di partenza di questo affascinante viaggio nel passato è proprio l’imponente complesso monumentale del Ponte di Diocleziano che, oggi, è conservato in un assetto tardomedievale e rinascimentale su cui venne completata nel XVIII secolo l’attuale Cattedrale di Lanciano, Chiesa della Madonna del Ponte. Tappa successiva è l’antica Curtis Anteana, oggi piazza Plebiscito, di cui il visitatore può osservare le varie trasformazioni, dall’Antichità al Medioevo, sino all’area della Chiesa dell’Annunziata, strettamente correlata all’impianto del ponte di XII secolo. Da qui un lungo corridoio rivestito in laterizio risale alle pendici dell’antico Colle Pietroso, una delle sedi storiche dell’abitato di Anxanum, poi Lanciano. Durante la risalita è possibile vedere gli imponenti resti di una cisterna romana, su cui è appoggiato il complesso del Santuario. L’itinerario prosegue verso la sede medievale del Miracolo Eucaristico, ovvero quanto resta del complesso medievale (secc. XI – XII) precedente l’insediamento francescano. Impreziosiscono questa fase del percorso, pregevoli affreschi, come quello raffigurante la Crocifissione di Cristo, chiaro riferimento al Sangue del Miracolo, o quelli conservati nell’aula oggi nota come S. Legonziano. Vengono poi ripercorse le fasi successive riguardanti il Santuario del miracolo, dalla fase benedettina e francescana a quella altomedievale, fino ad arrivare al Chiostro del Convento, alla chiesa superiore e a quello che è il fulcro dell’intero complesso: la chiesa di S. Francesco, una delle più antiche chiese francescane di tutto l’Abruzzo. La chiesa vanta il titolo di Santuario perché, da circa 13 secoli, custodisce le testimonianze materiali del Miracolo Eucaristico. Informazioni: 0872/71 74 49 (Coop. Arti e Mestieri)

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