Evan Roth. Mondi distorti

Evan Roth, still da Skyscapes: Modena, video, 2023. Courtesy l’artista

 

Dal 24 Novembre 2023 al 11 Febbraio 2024

Modena

Luogo: FMAV Palazzo Santa Margherita

Indirizzo: Corso Canalgrande 103

Orari: mercoledì - venerdì 11 - 13 / 16 - 19; sabato, domenica e festivi 11 - 19

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 059 2032919

E-Mail info: biglietteria@fmav.org 

Sito ufficiale: http:// www.fmav.org


Inaugura a FMAV Palazzo Santa Margherita il 24 novembre alle ore 18 la mostra personale di Evan Roth Mondi Distorti a cura di Chiara Dall’Olio. L’artista americano, per la prima volta in Italia con una personale, opera tra fotografia, video, installazione e pittura. Al centro della sua ricerca artistica ci sono le distorsioni presenti sia a livello tecnico che socio-politico nel mondo delle reti digitali. Attraverso le sue opere Evan Roth rende visibili agli occhi di tutti gli aspetti invisibili delle tecnologie legate alla comunicazione, sfidando così la normale percezione che si ha di esse.
 
La mostra presenta opere realizzate tra il 2013 e il 2023 che riflettono sulla relazione tra internet e la società. Il percorso espositivo si apre con l’opera inedita “” [dot dot dot] realizzata per l’occasione. Un prisma triangolare sospeso e rovesciato, formato da un intreccio di cavi ethernet che convergono verso la punta entro cui è collocato un router a cui i visitatori possono connettersi. L’installazione “” è accompagnata dalla serie di dipinti in acrilico Strands, nata nel 2020 e ancora in corso, che sovrappone il sistema della cartografia alla rete, entrambi ritenuti affidabili, ma frutto di fraintendimenti causati dalle strutture di potere. Nel video Skyscapes invece Roth ha inserito immagini reali del cielo di Modena scattate nel mese di aprile 2023 e le ha trasformate seguendo tutte le possibilità date dalle distorsioni cartografiche. 

Il percorso espositivo prosegue con la videoinstallazione Landscapes (2016 – 2020), uno dei lavori più famosi dell’artista, che segna una svolta importante nella sua pratica artistica, da opere create on-line a un’opera che si interroga su cos’è la rete, come è fisicamente costituito questo strumento che collega tutto il globo, su come è cambiato rispetto ai primi anni 2000, diventando anche un mezzo di controllo e potere.
 
Chiude la mostra la serie di sculture Bent Networks, cominciata nel 2020, installazioni di cavi Ethernet collegati fra loro in forme originali su basi minerali. Queste sculture, nate durante il lockdown per il virus Covid-19, sono un monumento alla connessione, attraverso una pratica artistica lenta come la scultura che è opposta alla velocità, caratteristica della tecnologia e di tutto ciò che è web-based.

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