Eugenio Tibaldi. La forma spezzata
Dal 30 Settembre 2023 al 29 Ottobre 2023
Briosco | Milano
Luogo: Fondazione Pietro e Alberto Rossini
Indirizzo: Via Col del Frejus 3
Curatori: Francesca Guerisoli
Telefono per informazioni: +39 0362 827761
E-Mail info: info@fpar.it
Sito ufficiale: http://www.fpar.it
La Fondazione Pietro e Alberto Rossini presenta un nuovo progetto context-specific di Eugenio Tibaldi, La forma spezzata, che verrà inaugurato sabato 30 settembre a partire dalle ore 17. L’opera consiste in un libro d’artista la cui edizione è stata affidata ad Allemandi, accompagnato da diversi focus: una mostra, un’azione performativa, un talk e laboratori didattici.
A seguito dell’incontro di Eugenio Tibaldi con Francesca Guerisoli e Matteo Rossini e alla visita presso la Fondazione Pietro e Alberto Rossini e al parco Rossini Art Site di Briosco, l’artista ha iniziato una riflessione che, come da suo modus operandi, parte da un’analisi territoriale che si stacca dalla contingenza per ergersi a metafora narrativa di un contesto storico e sociale più ampio, comune a molte aree del nostro Paese.
La ricerca di Tibaldi si concentra da anni sul rapporto tra estetica ed economia nei territori a margine. Dopo un lungo periodo dedicato alle periferie delle grandi città mondiali, ha spostato la sua attenzione verso il territorio della provincia, studiandolo in modo approfondito con progetti specifici come RED VERONA (2015), Più là che Abruzzi del (2019), ATOPOS (2023).
La provincia diviene oggetto dello sguardo di Tibaldi, che la indaga come margine meno palese e più subdolo rispetto alla periferia, luogo illusorio e coccolante in cui sprofondare mollemente: “Io stesso sono figlio della provincia, un territorio morbido, che illude una centralità nelle dinamiche, coccola i suoi abitanti in un benessere che a volte risulta anestetizzante” dichiara l’artista.
Così nasce La forma spezzata, un progetto editoriale attraverso cui Tibaldi narra una possibile storia generazionale. Una fiaba illustrata che miscela fantasia e realtà; una distorsione del reale in cui specchiarsi e osservare le aberrazioni di un’educazione che porta con se tutti gli stereotipi del capitalismo nella sua versione local.
Sette mappe visive allestite in altrettante teche accompagnano la presentazione del libro, che sabato 30 settembre ospiterà anche l’azione performativa svolta dall’attrice Dalila Cozzolino. La lettura performativa, destinata a un pubblico di adulti e bambini, si terrà sabato 30 settembre alle ore 17 e 18.30, con prenotazione obbligatoria scrivendo a: info@fpar.it (numero limitato di posti). Il talk in programma domenica 1 ottobre alle ore 11 approfondirà invece gli aspetti storici, sociali e contemporanei connessi al progetto.
Il libro si pone come riflessione ultima e summa del progetto che ha impegnato l’artista per oltre sei mesi, un volume che è solo apparentemente per bambini con la volontà di raccontare, come fa ogni fiaba, qualcosa di complesso in modo semplice.
Eugenio Tibaldi (Alba, 1977 – vive e lavora a Torino) è da sempre attratto dalle dinamiche e dalle estetiche marginali, dal complesso rapporto fra economia e paesaggio contemporaneo. Nel 2000 si trasferisce nell’hinterland napoletano dove inizia un lavoro che indaga uno dei territori più plastici e dinamici d’Italia e traccia una sorta di mappa dell’informalità. Il margine, inteso come condizione spesso più mentale che geografica, che rappresenta l’unica via veramente in grado di generare possibilità alternative, altri livelli di lettura, che rappresentano la maggioranza della popolazione umana. Ha lavorato a Istanbul, il Cairo, Roma, Salonicco, Berlino, Verona, L’Avana, Bucarest, Torino, Caracas, Bruxelles, Tirana, Addis Abeba. Fra le esposizioni: Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino (2007), Manifesta 7, Bolzano (2008), International Centre of Contemporary Art, Bucarest (2009), Museo Madre, Napoli (2010), Thessaloniki Biennale of Contemporary Art (2013), XII Biennale de L’Avana (2015), Museo Ettore Fico, Torino (2016), Palazzo del Quirinale, Roma (2017), Museum MCDA Manila, (2017), IIC new York (2017), Museo MAXXI, Roma (2018), Biennale di Venezia, Padiglione Cuba (2019), Museo del 900 Milano (2019). Ha frequentato (CSAV), Fondazione Antonio Ratti, Como, Domus Academy ad Istanbul, è stato Affiliated Fellowship presso l’American Academy di Roma. Sue opere sono esposte in istituzioni pubbliche e private in Italia e all’estero. Il suo lavoro è descritto in maniera completa nella monografia Eugenio Tibaldi. Geografie Economiche, a cura di Sabrina Vedovotto, Maretti Editore 2014. Dal 2001 collabora in modo continuativo con la galleria Umberto di Marino di Napoli.
Talk: domenica 1 ottobre, ore 11
Mostra e laboratori: tutte le domeniche di ottobre
A seguito dell’incontro di Eugenio Tibaldi con Francesca Guerisoli e Matteo Rossini e alla visita presso la Fondazione Pietro e Alberto Rossini e al parco Rossini Art Site di Briosco, l’artista ha iniziato una riflessione che, come da suo modus operandi, parte da un’analisi territoriale che si stacca dalla contingenza per ergersi a metafora narrativa di un contesto storico e sociale più ampio, comune a molte aree del nostro Paese.
La ricerca di Tibaldi si concentra da anni sul rapporto tra estetica ed economia nei territori a margine. Dopo un lungo periodo dedicato alle periferie delle grandi città mondiali, ha spostato la sua attenzione verso il territorio della provincia, studiandolo in modo approfondito con progetti specifici come RED VERONA (2015), Più là che Abruzzi del (2019), ATOPOS (2023).
La provincia diviene oggetto dello sguardo di Tibaldi, che la indaga come margine meno palese e più subdolo rispetto alla periferia, luogo illusorio e coccolante in cui sprofondare mollemente: “Io stesso sono figlio della provincia, un territorio morbido, che illude una centralità nelle dinamiche, coccola i suoi abitanti in un benessere che a volte risulta anestetizzante” dichiara l’artista.
Così nasce La forma spezzata, un progetto editoriale attraverso cui Tibaldi narra una possibile storia generazionale. Una fiaba illustrata che miscela fantasia e realtà; una distorsione del reale in cui specchiarsi e osservare le aberrazioni di un’educazione che porta con se tutti gli stereotipi del capitalismo nella sua versione local.
Sette mappe visive allestite in altrettante teche accompagnano la presentazione del libro, che sabato 30 settembre ospiterà anche l’azione performativa svolta dall’attrice Dalila Cozzolino. La lettura performativa, destinata a un pubblico di adulti e bambini, si terrà sabato 30 settembre alle ore 17 e 18.30, con prenotazione obbligatoria scrivendo a: info@fpar.it (numero limitato di posti). Il talk in programma domenica 1 ottobre alle ore 11 approfondirà invece gli aspetti storici, sociali e contemporanei connessi al progetto.
Il libro si pone come riflessione ultima e summa del progetto che ha impegnato l’artista per oltre sei mesi, un volume che è solo apparentemente per bambini con la volontà di raccontare, come fa ogni fiaba, qualcosa di complesso in modo semplice.
Eugenio Tibaldi (Alba, 1977 – vive e lavora a Torino) è da sempre attratto dalle dinamiche e dalle estetiche marginali, dal complesso rapporto fra economia e paesaggio contemporaneo. Nel 2000 si trasferisce nell’hinterland napoletano dove inizia un lavoro che indaga uno dei territori più plastici e dinamici d’Italia e traccia una sorta di mappa dell’informalità. Il margine, inteso come condizione spesso più mentale che geografica, che rappresenta l’unica via veramente in grado di generare possibilità alternative, altri livelli di lettura, che rappresentano la maggioranza della popolazione umana. Ha lavorato a Istanbul, il Cairo, Roma, Salonicco, Berlino, Verona, L’Avana, Bucarest, Torino, Caracas, Bruxelles, Tirana, Addis Abeba. Fra le esposizioni: Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino (2007), Manifesta 7, Bolzano (2008), International Centre of Contemporary Art, Bucarest (2009), Museo Madre, Napoli (2010), Thessaloniki Biennale of Contemporary Art (2013), XII Biennale de L’Avana (2015), Museo Ettore Fico, Torino (2016), Palazzo del Quirinale, Roma (2017), Museum MCDA Manila, (2017), IIC new York (2017), Museo MAXXI, Roma (2018), Biennale di Venezia, Padiglione Cuba (2019), Museo del 900 Milano (2019). Ha frequentato (CSAV), Fondazione Antonio Ratti, Como, Domus Academy ad Istanbul, è stato Affiliated Fellowship presso l’American Academy di Roma. Sue opere sono esposte in istituzioni pubbliche e private in Italia e all’estero. Il suo lavoro è descritto in maniera completa nella monografia Eugenio Tibaldi. Geografie Economiche, a cura di Sabrina Vedovotto, Maretti Editore 2014. Dal 2001 collabora in modo continuativo con la galleria Umberto di Marino di Napoli.
Talk: domenica 1 ottobre, ore 11
Mostra e laboratori: tutte le domeniche di ottobre
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI
-
Dal 08 maggio 2024 al 15 settembre 2024
Roma | Museo Carlo Bilotti Aranciera di Villa Borghese
Paolo Di Capua. Natura umana
-
Dal 08 maggio 2024 al 19 maggio 2024
Roma | MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo
Max Vadukul. Through Her Eyes – Timeless Strength
-
Dal 08 maggio 2024 al 31 dicembre 2024
Roma | Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea
Artista alla GNAM - Emilio Isgrò: Protagonista 2024
-
Dal 08 maggio 2024 al 09 giugno 2024
Roma | Palazzo Esposizioni
World Press Photo Exhibition 2024
-
Dal 03 maggio 2024 al 31 agosto 2024
Como | Ex Chiesa di San Pietro in Atrio e Palazzo del Broletto
Il catalogo del mondo: Plinio il Vecchio e la Storia della Natura
-
Dal 03 maggio 2024 al 14 luglio 2024
Pisa | Palazzo Blu
ANTICO E MODERNO | Dolfo scultore nella Dimora di Palazzo Blu