Dal 1° settembre a Roma e Bracciano

Danzando con Canova. Le emozioni della scultura in un festival tutto contemporaneo

Mandala Dance Company, White integrale22 I Courtesy Canova22
 

Francesca Grego

30/08/2022

Roma - Leggere ed eleganti, le sculture di Antonio Canova si librano nell’aria sfidando la forza di gravità. Le Tre Grazie sembrano danzatrici abbracciate dietro il sipario, Ebe volteggia su una nuvola con le vesti svolazzanti, il bacio di Amore e Psiche fa pensare alla scena di un balletto. E che dire delle Danzatrici ritratte nel marmo candido o in tempere variopinte? Da sempre innamorato della danza, Canova la considerò un antidoto alla tristezza, ma anche un linguaggio artistico a tutti gli effetti, l’immagine dinamica dei suoi ideali di bellezza e armonia.
 
A 200 anni dalla morte dello scultore, la sua ispirazione rivive nel festival Dancescreen in the land: dal 1° settembre al 9 ottobre spettacoli e performance pensate per l’occasione, passeggiate archeologiche, gaming per i più piccoli, workshop di storytelling e collage digitale rileggeranno memorie e suggestioni canoviane in tre location affascinanti, legate alla vita del maestro a Roma.


Luna Dance Theatre, Le tre Marie del Mare I Courtesy Canova22 

Si parte dalla Fornace del Canova, nel centro storico della capitale, dove l’artista cuoceva i suoi bozzetti in terracotta: qui la performance Paolina, creata dal coreografo del Balletto di Roma Valerio Longo, interpreterà in chiave contemporanea l’ispirazione del capolavoro della Galleria Borghese.

Dall’8 all’11 settembre la festa si trasferirà nel verde dell’Anfiteatro del Borgo Acqua Paola, presso Bracciano, con spettacoli e aperitivi al tramonto. Tra gli appuntamenti più attesi figurano due prime nazionali: Play Bach del Balletto Teatro di Torino e Winter della compagnia tedesca Ballett Theater Trier diretta da Roberto Scafati. In prima nazionale nel corso del festival vedremo anche gli spettacoli Shocking del Gruppo E-Motion con Koreoproject e White integrale22 di Mandala Dance Company.


E-Motion, Un Orfeo I Courtesy Canova22 

La terza tappa avrà come set il Ninfeo di Villa dei Quintili sull’Appia Antica, dove Canova, nominato da Napoleone sovrintendente per gli scavi, sognava già la creazione di un grande parco archeologico. Immaginando l’emozione dello scultore di fronte al ritrovamento dei marmi classici, dal 14 al 18 settembre ammireremo spettacoli come Le tre Marie del Mare del Luna Dance Theater e Le Maddalene delle performer Ana Arroyo e Sonja Schwaiger con Maria Borgese. Secret d’or di Mp3 Dance Project renderà invece omaggio alla celebre coreografa e danzatrice Jia Ruskaja. Tutti i giorni passeggiate tra le rovine e workshop creativi renderanno ancora più ricca l’esperienza del festival.
 
Per il gran finale si tornerà in città: dal 20 settembre al 9 ottobre sarà ancora la Fornace del Canova – che oggi è sede dell’associazione Canova22, anima dell’iniziativa - a ospitare spettacoli e performance che, come tutti gli eventi della rassegna, saranno trasmessi online dalle piattaforme internazionali di Festival Cinedans e proiettati negli spazi del MAXXI durante l’autunno.


Antonio Canova, Ebe, 1817, Gesso, Bassano del Grappa, Museo Civico | Foto: © Slowphoto Studio

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