Source App

Serena Fanara, Desert Lamp

 

Dal 12 Aprile 2016 al 17 Aprile 2016

Milano

Luogo: Loft a Porta Romana

Indirizzo: via Burlamacchi 6

Curatori: Source- Self Made Design

Enti promotori:

  • Con il patrocinio di
  • Comune di Firenze
  • Regione Toscana
  • In collaborazione con
  • FAF (Fondazione Architetti Firenze – Ordine degli Architetti)
  • CNA (Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impres)
  • OmA (Associazione Osservatorio mestieri d’Arte)
  • FIDI (Florence Institute of Design International)

Telefono per informazioni: +39.342.83.61.009

E-Mail info: info@sourcefirenze.it

Sito ufficiale: http://www.sourcefirenze.it



Un loft privato di 140 mq, un ambiente unico con ampie vetrate, parquet e mattoncini a vista, arredato in ogni particolare da 33 giovani designer (età media 35 anni), provenienti da tutto il mondo: è “Source App”, l’iniziativa che sarà in programma dal 12 al 17 aprile in via Burlamacchi n.6, in zona Porta Romana, nell’ambito della Milano Design Week.
Ideato da “Source”, realtà dedicata al design autoprodotto e laboratorio permanente di creatività, gestito dall’associazione Altrove, propone una nuova idea di appartamento contemporaneo, in cui gli oggetti saranno esposti e integrati nello spazio come se fosse abitato. Dall’ampia zona living, con cucina, al soppalco con lo studio e l’angolo lettura, fino alla camera da letto interrata e al bagno, si potranno osservare sedie, sgabelli, tavoli, lampade, attaccapanni, vasi, utensili da cucina, oggettistica d’appoggio, poltrone, specchi, una tavola apparecchiata per sei persone, persino occhiali e scatole per ricordi digitali. Comune denominatore l’autoproduzione e un’attenzione alle forme e alle materie di utilizzo, dal marmo, al legno, alla ceramica, agli inserti in pelle, secondo i dettami del design internazionale
In esposizione alla kermesse milanese ci saranno le opere di: AAA Architetti Artigiani Anonimi, Artful, Giovanni Bartolozzi, Margherita Banchi & Beatrice Novi, Caliandrowood, Roberto Carisi, Elisabetta Coccioni, Codicedesign, Giacomo Conti, Fabio Crimi, Mario D’Aquino, Ileana De Nicolais, Andrea Fantinato, Serena Fanara, Valentina Gnocchi, Ivdesign, Francesca Lancisi, Loyal Loot, Peppino Lopez, Nasilowska Katarzyna, Mirco Montecchi, Filippo Martini & Francesco Andricciola, Alessia Nobile, Os Italianos, Flavio Pacino, Torquato Parisi, Susanna Pilia, Irene Bames & Alessandro Panichi & Jessica Russo, Studio Lievito, Hironori Tsukue, Yu-Hsuan Hsu, Zpstudio, Ariel Zuckerman.
Ai 33 designer si aggiunge una selezione di artigiani fiorentini a cura di Florence Factory: i tessuti di Luca Bracciottini, i manufatti artigianali in legno di Castorina, le Ceramiche Giusti, l’abbigliamento e la rilegatura di libri di Giulia Materia, la pelletteria di Dimitri Villoresi.
L’opening di “Source App” sarà martedì 12 aprile alle ore 18. Nell’appartamento, sarà possibile incontrare i designer, alcuni selezionati fra i partecipanti alle precedenti edizioni del festival “Source - Self made design”, la cui quarta edizione si terrà a settembre 2016 a Firenze, negli spazi delle Murate.
Al “Fuori Salone”, sarà presentata anche l’applicazione Source, strumento di comunicazione dei contenuti e delle attività in programma dell’associazione, con il supporto alla vendita per i creativi autoproduttori e una serie di servizi e consulenze per progettisti, aziende ed enti. L’applicazione conterrà anche un catalogo di 10 prodotti che saranno promossi e venduti in alcuni shop esclusivi, tra cui l’Hotel Plaza Lucchesi di Firenze.
Dice il curatore Roberto Rubini: “L’idea di Source App è quella di far convivere in un ambiente comune creatori e possibili acquirenti, affinché possano incontrarsi per discutere insieme e dar vita a nuovi progetti. Il comune denominatore delle creazioni selezionate è che sono prodotti che possono venire realmente elaborati sul mercato, pronti per essere utilizzati dal cliente. Il titolo dell'evento nasce dalla location: non solo un appartamento, ma un luogo per un appuntamento e la presentazione di un'applicazione web, nuovo strumento di comunicazione per Source. Il prossimo passo sarà far diventare la app un mini e-commerce, in cui, a rotazione, selezioneremo 10 progettisti per volta, di cui saranno in vendita le creazioni, per un periodo di tempo limitato. Ringraziamo per l’evento anche Cascina Cuccagna, realtà affermata con cui abbiamo inaugurato una bella collaborazione, che sarà attiva negli stessi giorni sempre in zona Porta Romana con vari eventi”.
Nel programma, si sottolinea il 14 aprile alle ore 18 “Talk & drink”, un incontro sul tema “start up e internazionalizzazione”; tra i relatori, saranno presenti i rappresentanti di BLB Studio Legale, mentre il 15 aprile, dalle ore 19, si terrà un dj set.
Per tutta la durata dell’iniziativa, lo staff, inoltre, sarà a disposizione per informazioni, domande e chiarimenti e per visionare il portfolio di studenti o progettisti interessati a partecipare alla prossima edizione del festival Source dedicato al “Self made design”, un evento internazionale, con una mostra e una serie di eventi collaterali, tra dibattiti, workshop, conferenze. Source offrirà a designer italiani e internazionali uno spazio espositivo gratuito, mettendo in rete esperti del settore (progettisti, artigiani, commercianti, aziende), per stimolare un dibattito sull’autoproduzione in grado di incuriosire anche il pubblico dei non addetti ai lavori (durante le passate edizioni si sono registrate circa 15.000 presenze complessive).

Source ha il patrocinio del Comune di Firenze e della Regione Toscana, in collaborazione con FAF (Fondazione Architetti Firenze – Ordine degli Architetti), CNA (Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impres), OmA (Associazione Osservatorio mestieri d’Arte), FIDI (Florence Institute of Design International) e aziende quali Gyproc Saint Gobain. 
“Source App” è un progetto di ALTROVE e  Florence Factory, in collaborazione con Primato Pugliese, BLB Studio legale, Caffè Corsini, Funghi Espresso e Cascina Cuccagna. Media partnership: Art TribuneLa Casa in ordine

Le creazioni in esposizione a Source App:
AAA - Architetti Artigiani Anonimi presenteranno “Partenope Collection”, una collezione di “coffee table” intarsiati, in omaggio a Sorrento, dove molti di loro vivono e lavorano.
Lo studio lombardo Artful sarà in esposizione con “Modo”, una gruccia rotonda in legno di faggio e metallo verniciato nero, complemento funzionale e innovativo, un modo nuovo, pratico e non ingombrante di sistemare gli abiti e arredare la stanza.
Giovanni Bartolozzi, siciliano di nascita ma fiorentino d’adozione, porterà nell’appartamento “Roma”, una sedia ibrida realizzata dalla curvatura di un unico foglio in multistrato di rovere, e “Muru muru”, una seduta compatta che può essere appesa al muro per trasformarsi in libreria. Tra i suoi oggetti, “Gina”, una lampada ferma libri realizzata dalla piegatura di una lamiera di acciaio, con la fonte luminosa a led posizionata all’interno di uno sportellino, e “Monografia”, un tavolino da sofà in legno, ideato per accogliere e rendere presenti i propri libri, attraverso due cavità inclinate.
Margherita Banchi & Beatrice Novi, entrambi provenienti dall’Isia di Firenze (Banchi è attualmente a Londra dove collabora con il duo scandinavo Front Design e per Salvatore Ferragamo) esporranno “Pince-Men”, la rivisitazione dell'occhialino da intellettuale per antonomasia, in plexiglass. Con l’aggiunta di una “testa” alla morfologia basica e consolidata del pince-nez, il risultato complessivo è decisamente ironico e antropomorfo: l’omino se ne sta, infatti, aggrappato a cavallo sul naso.
Nel loft sarà possibile accomodarsi sulla “Sedia “20|10” dello studio Caliandrowood del brindisino Marco Caliandro, formata da 20 pezzi di legno suddivisi in 10 essenze, un oggetto che gioca sui cromatismi e essenze naturali. “Hoku Lamp" dello studio LimeLab di Bologna è la prima lampada da tavolo a led che porta la luce naturale sulla scrivania, unendo efficienza ed eleganza in un design senza tempo. E’ realizzata in acciaio verniciato e polvere. In Hoku scorre il sangue della famiglia Carisi: papà Andrea, maestro d’arte cresciuto arredando roulotte negli anni ‘70 ed evoluto nel mondo dell’edilizia, è l’anima artistica del team; Stefano, ingegnere robotico migrante fra Shanghai e Delft, permette alla tecnologia più moderna di unirsi alle linee artistiche immaginate da Andrea, mentre Roberto è un ingegnere informatico atipico con la passione di semplificare l’esperienza dell’utente.
Iceberg”, “Altopiano” e “Lago” della designer Elisabetta Coccioni, che opera tra Milano e Copenaghen, sono oggetti in legno e marmo dalla linea pura e ben definita, che racchiudono la storia di un piccolo paesaggio domestico. In particolare, “Iceberg” è un cucchiaio da cucina ma non solo, un oggetto funzionale dall'aspetto iconico che si inserisce sia nel contesto cucina che negli altri ambienti della casa diventando oggetto d’arredo.
A Source anche gli oggetti in vetro dei pugliesi Codice Design. Ugola” è un portafiori reversibile in vetro borosilicato soffiato a lume, al cui interno si scopre una prominenza che, come l’ugola, dà voce alla composizione: ribaltando l’oggetto, diventa un vaso monofiore. “Mezzaluna” è invece il decanter che si caratterizza per le sue forme organiche e si presenta come un oggetto in cui funzionalità e poesia si coniugano per dare vita a un pezzo unico artigianale. La bellezza dell’oggetto si esalta grazie alla quantità di vino, che, grazie alla forma unica del decanter, rappresenta ogni volta una nuova fase lunare. “Tempolento” è un centrotavola leggero e trasparente che esalta il contenuto; con i suoi dodici tubi a dimensione variabile, protegge e espone la frutta e altri oggetti. I tubi sono anche portafiori, per esaltare la bellezza e lo spirito del convivio.
Arriva da NABA, Nuova Accademia di Belle Arti di Milano, Giacomo Conti, che presenta “Pendu”, la rivisitazione del Tastevin, piccola ciotola in argento utilizzata dai sommelier per l'analisi visiva del vino; inserito all'interno del calice da degustazione, permette una prima analisi visiva che non altera quella olfattiva. 
2CV” di Fabio Crimi, calabrese trasferitosi a Milano per studiare allo Ied, è una lampada su cui è montato un fanale di una vecchia macchina Charleston della Citroën, mentre il designer salentino Mario D’Aquino porterà nell’appartamento i suoi progetti a basso impatto ambientale: “Feudi”, un omaggio alle prime lampade a incandescenza, in vetro, ferro, nylon, e “Poggio”, sgabello in noce canaletto e acero, con inserti in cartapesta. Una seduta veloce dalla forma trapezoidale, concepita con l’idea di potersi sedere in cerchio, l’uno accanto all’altro, che richiama i tempi dell’oralità nei casi dei nonni. Per dare dignità ad un oggetto povero, è impreziosito dal disegno di un drappo, con frange che richiamano quelle delle tovaglie di lino tessute a mano.  
Ileana De Nicolais, laureatasi a Firenze e specializzata in bioarchitettura e in eco design, con particolare attenzione verso i materiali naturali e di riciclo, presenterà “Erika”, lampada da tavolo realizzata attraverso l’'incastro di elementi in legno e suoi derivati, la cui forma riprende ironicamente i frutti della natura attraverso la  geometria di elementi orizzontali frangi-luce.
La linea di oggetti per la casa del designer Andrea Fantinato (veneto, residente a Milano) propone di vivere l’atmosfera familiare con leggerezza. Saranno in esposizione le tovagliette “Animals” a forma di animale, prodotte in Valchromat, un materiale sensibile all’ ambiente, ecologico, composto da materiale riciclato e da una resina atossica; “Zu:”, sottopentola in ceramica, dai toni delicati e pastosi, rigorosamente realizzati a mano e le “Animal Lamps", lampade da tavolo in legno e plexiglass, in cui la tecnicità del led evidenzia il profilo minimale del corpo luminoso. 
Desert Lamp” della milanese Serena Fanara è una linea di lampade-scultura, dalla forma accattivante, realizzate con materiale semitrasparente (stampa 3D in PLA, una plastica di origine naturale derivata dal mais. Portano negli ambienti una luce tenue e diffusa, dunque un’ atmosfera gradevole e rilassante. Sono adatte sia per interni, come un originale elemento dal design organico e sinuoso, che per esterni grazie alla finitura waterproof che la rende ideali anche per giardini e terrazzi.
Chrysalis Trestle” di Valentina Gnocchi, proveniente dal NABA di Milano, è un cavalletto in legno adatto ad ogni tipologia di piano d’appoggio, che nasce da una elaborazione formale della geometria del triangolo, mentre l’appendiabiti “Tre” di IV Design del vicentino Ivano Vianello è caratterizzato da tre elementi che si intrecciano, dalla forma essenziale.
La “Wearable Art” della fiorentina Francesca Lancisi consiste invece in arte e illustrazioni originali che si ispirano alla natura, applicate su tessuti di vestiti e foulard, appesi magari sugli originali collari/appendiabiti “Monsieur DressUp” dei canadesi Loyal Loot
Due le collezioni made in Sicily firmate dal designer Peppino Lopez. La prima,“Crochet home”, in cui, dalla polvere di marmo, prendono forma eleganti intrecci e preziosi ricami tratti dalla lavorazione del merletto siciliano. Il filato sembra cucito nella materia. “Plot” invece è la collezione di sottopiatti e vassoi da portata, in pietra lavica dell’Etna: un reticolo geometrico tra pieni e vuoti che reinterpreta schemi geometrici utilizzati dalle donne siciliane per creare filet all’uncinetto.
Le tazzine da caffè in porcellana di Nasilowska Katarzyna si chiamano “New look Duemila”: 8 piattini e 8 tazzine di caffè, dal linguaggio decorativo, espresso tramite una forma dal carattere floreale, mentre il modenese Mirco Montecchi e Mm&g living (Montecchi marmi & graniti) presenta la collezione “Les amis du boudoir’’, con la nuova linea, dalle tinte decise e il prototipo in fucsia e quarzo, di “Panchetta”, stile essenziale ma con una forte identità dettata dalla scelta dei marmi e graniti. Un oggetto versatile che trova la sua collocazione in ogni ambiente della casa, che sia interpretata come porta salviette, come panchetta, come servo muto o semplicemente come tavolino. 
Filippo Martini, laureato in Disegno Industriale all'Università di Firenze nel 2013, e Francesco Andricciola presenteranno invece “Vectis”, lampada scultura in marmo, metallo e legno, che sfrutta il peso del marmo, omaggiando la scoperta di Archimede, la leva. Utilizzando la base a forma ottagonale, come fulcro, la luce a led viene direzionata in diverse angolazioni. 
Alessia Nobile, studentessa di 21 anni che frequenta il terzo anno alla NABA di Milano, originaria di Udine, si è appassionata all'interior e al product design. Sarà a Source con “Riddle”, un cavalletto disegnato per sostenere un piano a scelta dell’utente, che gioca sulla tridimensionalità, sulla geometria e sulla pulizia dei materiali e delle forme. Realizzato in legno e corda, crea un effetto rotante grazie all'inclinazione delle tre gambe che collegano i due triangoli presenti alle estremità.
In mostra i calici “Stallo” di Os Italianos, trio di designer italiani residenti in Portogallo, ottenuti con un sistema che permette di trasformare una bottiglia recuperata in due bicchieri, attraverso l’utilizzo di un piedistallo in ceramica vetrata, e “Lino”, un piatto per aperitivi ricavato da bottiglie di vino "verde" portoghesi.
E ancora: nel lift si osserveranno gli appendiabiti/scultura, da terra e da muro “Poligoni”, del fiorentino Flavio Pacino, che assumono una configurazione plastica visiva sempre differente in relazione a ciò che l’utilizzatore vi ancora, nati da una riflessione sull’interazione dell’uomo con l’oggetto d’uso.
Torquato Parisi, artigiano promosso da Primato Pugliese, che lavora con le “luminarie”, le caratteristiche illuminazioni tradizionali, proporrà lo specchio monocromatico floreale, mentre Susanna Pilia sarà in esposizione con le sue ceramiche: tazzine, sottopentola e le lampade “Zero Ossigeno”, che si accendono e si spengono con un gesto della mano. Tutte le sue creazioni si ispirano ai ricordi infantili del periodo trascorso in Sardegna, cercando di codificare l'ambiente primordiale dell'isola attraverso l'interpretazione materica del paesaggio sardo.
Largo all’innovazione e alla tecnologia con “Pico”, la scatola in legno per ricordi fisici e digitali pensata dai toscani Alessandro Panichi, Jessica Russo, Irene Barnes e Flavia Luglioli, dove sarà possibile conservare, ad esempio, foto e video realizzati con il proprio smartphone, grazie a una scheda di memoria. Si propone non solo di contenere ricordi fisici – il più classico souvenir acquistato in città – ma anche di archiviare i materiali digitali legati all’esperienza di viaggio, che potranno essere “risvegliati” e fruiti semplicemente appoggiando uno smartphone sulla scatola.
Tra gli oggetti anche “Bordolese” dei fiorentini Studio Lievito, scultoreo corpo in marmo che nasconde un utensile da cucina al suo interno (un mattarello), e i tavolini “Cake” del designer giapponese Hironori Tsukue, realizzati in alluminio industriale e inserti di materiali quali legno e pelle.
La linea di lampade “Light-Up Frame” della taiwanese Yu-Hsuan Hsu, forme leggere su pannelli tagliati a laser, regala una diversa esperienza di luce, così come la lampada da tavola “Clochette”, prodotta dai toscani Zp Studio, con supporto in marmo e paralume in rame, in cui la base in marmo bianco è realizzata in un laboratorio di Carrara, accuratamente rifinita a mano. Sempre Zp Studio propone “Plug”, un fermaporta che può alloggiare tre ombrelli, le cui punte si inseriscono negli appositi fori. Se appoggiato su un mobile, può diventare un portacandele che esalta tutta l’eleganza del marmo. Infine, “Knitted” dell’israeliano Arial Zuckerman, l’illuminazione che unisce la tecnologia con la tradizione, mixando fili acrilici e crochet lana.


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