Stefano Cerio. Amusement Places

Stefano Cerio, Nettuno Beach Roma

 

Dal 07 Giugno 2018 al 15 Luglio 2018

Napoli

Luogo: Museo Diego Aragona Pignatelli Cortes e Museo delle Carrozze

Indirizzo: Riviera di Chiaia 200

Orari: 10-17 (ultimo ingresso ore 16); martedì chiuso

Curatori: Denise Pagano

Enti promotori:

  • Polo Museale della Campania

Costo del biglietto: € 5

Telefono per informazioni: +39 081 669675

E-Mail info: pm-cam.pignatelli@beniculturali.it



Giovedì 7 giugno, al Museo Pignatelli, apre al pubblico la mostra di Stefano Cerio Amusement Places.
L’esposizione, curata da Denise Pagano, è promossa dal Polo Museale della Campania, diretto da Anna Imponente, in collaborazione con gli Incontri Internazionali d’Arte e lo Studio Trisorio.

La mostra riunisce per la prima volta una selezione di 30 opere di grande formato e due video in hd tratti dalle 5 serie di lavori sviluppati dall’artista su luoghi e architetture (più o meno effimere) per il gioco e il tempo libero.
Gli Acquapark (2010), le piste e gli impianti di risalita della serie Night Ski (2011), le navi da crociera della serie Cruise ship (2012), i luoghi di Chinese Fun (2013), e i parchi dei Night Games (2017) sono accomunati dal fatto di essere ripresi sempre in assenza di persone e quando non sono in funzione.
Ciò crea una sensazione di disagio (uncanny) nello spettatore in cerca della riconoscibilità di questi luoghi sempre uguali eppure caratterizzati in modo diverso. “Voglio catturare esattamente ciò che vedo in quel momento” - afferma Cerio - uso le mie luci come strumento di costruzione dell’immagine, creo delle atmosfere che in realtà non esistono”. 1\250 di secondo è il tempo che Cerio usa per “tagliare qualsiasi luce ambiente” e proporre allo spettatore - secondo una prospettiva dettata dal 'vero' offerto dalla macchina - ciò che l’occhio umano non ha il tempo di percepire.

Questa condizione - come ha scritto Walter Guadagnini (Percorsi di Cerio in Vice Versa, Roma 2012) - “crea una sensazione di sospensione del tempo, una sorta di metafisica delle cose che allontana gli oggetti dalla realtà e li trasforma in apparizioni fantasmatiche. Là dove la fotografia topografica racconta il mutamento, la fotografia di Cerio racconta la sospensione. Inoltre, tutti questi luoghi vengono ripresi quando sono – nella percezione comune – invisibili (…). Cerio rivendica alla fotografia, con assoluta nonchalance, la capacità di rendere manifesto l'invisibile, ciò che è abitualmente sottratto agli occhi”.

Stefano Cerio vive e lavora tra Roma e Parigi. Inizia la carriera di fotografo molto giovane, collaborando con il settimanale L’Espresso. Dal 2001, il suo interesse si sposta progressivamente verso la fotografia di ricerca e il video.
Tra le numerose mostre da lui realizzate, si ricordano: “Sintetico Italiano” (Certosa di San Giacomo, Capri 2009), Aqua Park (Fondazione Forma per la fotografia, Milano 2011), Night Ski (Studio Trisorio 2012), Chinese Fun (Fondazione Volume!,Roma 2015), “Night Games” (Camera Centro Italiano per la Fotografia, Torino 2017). Il booklet della mostra con testi di Anna Imponente, Denise Pagano, Gabriella Buontempo, è stato pubblicato con il contributo di SEDA.

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