Vittoria Chierici. I vestiti dei filosofi

Vittoria Chierici. I vestiti dei filosofi

 

Dal 08 Febbraio 2018 al 08 Marzo 2018

Torino

Luogo: Neochrome Gallery

Indirizzo: via Stampatori 4

Curatori: Filippo Fossati

Costo del biglietto: su appuntamento

E-Mail info: info@neochromegallery.com

Sito ufficiale: http://www.neochromegallery.com



La Galleria Neochrome è lieta di annunciare l’inaugurazione della mostra personale di Vittoria Chierici: I vestiti dei filosofi, a cura di Filippo Fossati, giovedì 8 febbraio 2018 dalle ore 18:00 alle ore 20:30.

Questa mostra torinese presenta alcuni grandi quadri facenti parte di un ciclo che Vittoria Chierici ha dedicato alla Scuola di Atene di Raffaello. I filosofi e matematici rappresentati nell’originale, ordinato da Giulio II a Raffaello, che si trova nella Stanza della Segnatura, all’interno dei Palazzi Apostolici in Vaticano, coprono molti secoli che vanno dal 600 prima di Cristo fino al 1100 circa e un'area geografica che comprende Atene, Alessandria d'Egitto, Cordoba e l'antica Persia. Il tema é legato a una sorta di sistemazione e ordinamento ideale della cultura umanistica. In una prospettiva scenica che ricorda lo spazio interno delle antiche basiliche, Raffaello fa dialogare tra loro i protagonisti più illustri della cultura antica, gli stessi che costituiscono la linfa del Rinascimento azzerandone le diversità di provenienza. (...)

I vestiti dei filosofi di Vittoria Chierici sono una libera interpretazione che descrive i personaggi dell’affresco nella loro teatralità. L’artista ha studiato con attenzione la storia dell’affresco, dei personaggi e l’ambiente che li contiene. Ha immaginato conversazioni, dispute e i pensieri di ciascuno. Sulla superficie, le tuniche colorate che vestono i personaggi e aderiscono alle loro posture, costituiscono una composizione di colori e forme che, isolate, diventano astratte., Se si guarda con la mente, più in profondità si noterà che queste forme astratte mantengono l'espressività dei personaggi mentre dialogano tra loro nelle scene che di volta in volta Vittoria Chierici ha messo in atto. E' come se i vestiti stessi fossero animati, come se le tuniche fossero vive e parlassero, senza obbligo di somiglianza. Senza debito di allusività. Le forme astratte che derivano dai ritagli delle tuniche e che danno il titolo al progetto, I vestiti dei filosofi, permettono modi di estrema libertà nell'uso del gesto e delle tecniche pittoriche. L’abilità narrativa della Chierici, già espressa nei cicli pittorici precedenti - dalle stelle alle coca cole, dalle madonne nere ai soldatini, alle battaglie, ai fiori, ai mari - deriva in parte sostanziale dalla pratica cinematografica, dall’esperienza professionale, amata, studiata e praticata dall’artista stando dietro la macchina da presa. La teatralità di cui si parlava prima, nasce da fotogrammi in serie, dall’idea di un’immagine in movimento e direi che l’artista, in questo nuova, straordinaria serie é riuscita con successo a raffinare il proprio stile ancor di più.(...)
(in collaborazione con Esso Gallery, New York) Vittoria Chierici si é laureata in Storia dell’Arte presso l’Università di Bologna al DAMS. Ha frequentato la California University a Berkeley e poi la Columbia University a New York. Ha seguito corsi di fotografia e cinematografia alla Parsons School of Design e alla School of Visual Arts a New York e ricevuto un diploma in tecniche cinematografiche dalla New York Film Academy. Ha cominciato a esporre i suoi lavori dal 1984. Nel 1989 é stata selezionata per rappresentare l’Italia nella mostra Seven Artists a Tokyo proseguita poi a Londra, Buenos Aires e Madrid. Nel 1995 ha girato due corti: Street Fight e One’s Case. Nel 1997 comincia un gruppo di lavori dal titolo The Missing Leonardo che completa nel 2005 e mostra lo stesso anno alla Esso Gallery di New York; la serie tende a ricostruire l’affresco della Battaglia di Anghiari di Leonardo Da Vinci andato perduto. Interessata nella rappresentazione del movimento, dal 2006 comincia a lavorare con danzatori come Amanda Kirschner, Elisabeth de Ment, Miguel Anaya, e la coreografa Liz Gerring per cui disegna e progetta le scene per lo spettacolo Montauk, la prima al Baryshnikov Art Center, di New York nel febbraio 2009. L’anno prima, nel 2008, collabora con la compositrice Eve Beglarian e l’editore Phil Hartley, alla realizzazione del film, Wolf Chaser, parte del suo Energy Project, cominciato nel 2004. Nel 2012, produce il film d’arte, Luci in the Sky, con musiche originali di Ana Milosavljevic filmato da Yuko Takebe. Dello stesso anno é il progetto basato su un viaggio in mare, su una nave cargo, dall’Europa all’America, Sailing away to Paint the Sea. 

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