Angelica Porrari. Gloves'Stories #15
Dal 23 Gennaio 2015 al 08 Febbraio 2015
Bologna
Luogo: Spazio Vitale 57
Indirizzo: via San Vitale 57
Orari: da martedì a venerdì 15-18
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 347 7909608
E-Mail info: glovestories@hotmail.it
Sito ufficiale: http://www.angelicaporrari.it
Glovestories#15 è la mostra dei video realizzati nel 2014 dalla video artista Angelica Porrari.
Laureata presso l'Accademia di Belle Arti di Bologna dove tuttora vive e lavora.
Ha esposto in Italia e all’estero ed i suoi lavori fanno parte di collezioni pubbliche e private.
I video presentati fanno parte della serie Gloves’Stories, un progetto nato nel 2007. L’intera produzione video dell’artista indaga le relazioni del corpo, in particolare quello femminile, fuori e dentro di sé.
La sua ricerca si sviluppa principalmente attraverso il video e trae linfa e suggestioni dalla cultura classica, dai testi sacri, da antichi rituali.
Nell’ultimo anno la sua ricerca si è concentrata sull’analisi del limite, impalpabile e mutevole luogo di conoscenza, usandone i guanti come metafora.
Tra i video esposti “Le due acque”, “Mine” e “Dryness”.
Il video “Le due acque” è basato su una sura coranica che narra della barriera insormontabile che divide le acque dolci da quelle amare. Nel video di Angelica Porrari le acque sono rappresentate come corpi liquidi che, nell’inutile tentativo di abbattere quell’invalicabile confine che le separa, muro dei confini dell’io, si distruggono.
"Mine” è metafora della possessione sessuale, della pretesa di proprietà, del dominio sulla donna e del dolore che ne deriva. Una macro ripresa in soggettiva fa sentire lo spettatore responsabile del drammatico gesto esibito.
“Dryness” è una manifestazione visiva di sensazioni interiori. Esprime la sensazione che attorno al corpo ci sia solo aridità, una secchezza che consuma. Il vuoto fuori e dentro di sé.
Un aprirsi e chiudersi in relazione al respiro. Un respiro irregolare, a tratti apnoico, tenta di alimentare i centri energetici della sessualità, della volontà, dell'amore ma attraverso di essi nulla filtra e nulla viene donato. Una manifestazione visiva di sensazioni interiori. Un loop di apatia emozionale.
Laureata presso l'Accademia di Belle Arti di Bologna dove tuttora vive e lavora.
Ha esposto in Italia e all’estero ed i suoi lavori fanno parte di collezioni pubbliche e private.
I video presentati fanno parte della serie Gloves’Stories, un progetto nato nel 2007. L’intera produzione video dell’artista indaga le relazioni del corpo, in particolare quello femminile, fuori e dentro di sé.
La sua ricerca si sviluppa principalmente attraverso il video e trae linfa e suggestioni dalla cultura classica, dai testi sacri, da antichi rituali.
Nell’ultimo anno la sua ricerca si è concentrata sull’analisi del limite, impalpabile e mutevole luogo di conoscenza, usandone i guanti come metafora.
Tra i video esposti “Le due acque”, “Mine” e “Dryness”.
Il video “Le due acque” è basato su una sura coranica che narra della barriera insormontabile che divide le acque dolci da quelle amare. Nel video di Angelica Porrari le acque sono rappresentate come corpi liquidi che, nell’inutile tentativo di abbattere quell’invalicabile confine che le separa, muro dei confini dell’io, si distruggono.
"Mine” è metafora della possessione sessuale, della pretesa di proprietà, del dominio sulla donna e del dolore che ne deriva. Una macro ripresa in soggettiva fa sentire lo spettatore responsabile del drammatico gesto esibito.
“Dryness” è una manifestazione visiva di sensazioni interiori. Esprime la sensazione che attorno al corpo ci sia solo aridità, una secchezza che consuma. Il vuoto fuori e dentro di sé.
Un aprirsi e chiudersi in relazione al respiro. Un respiro irregolare, a tratti apnoico, tenta di alimentare i centri energetici della sessualità, della volontà, dell'amore ma attraverso di essi nulla filtra e nulla viene donato. Una manifestazione visiva di sensazioni interiori. Un loop di apatia emozionale.
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