Sarah Ledda. Almost True
Dal 14 Luglio 2023 al 01 Ottobre 2023
Chatillon | Aosta
Luogo: Castello Gamba
Indirizzo: Via Italo Mus 8
Orari: martedì - domenica dalle 9 alle 19; chiuso i lunedì, tranne se festivi ed eccetto i mesi di luglio e agosto. Da ottobre: martedì - domenica dalle 10 alle 17; chiuso i lunedì, tranne se festivi
Sito ufficiale: http://www.castellogamba.vda.it
Sarah Ledda espone al Castello Gamba di Châtillon le sue opere più recenti, aprendo al pubblico un nuovo capitolo della sua indagine artistica. La sua mostra Almost True, visitabile dal 14 luglio al 1° ottobre, è uno dei fiori all’occhiello della proposta di Culturété 2023, la rassegna estiva che coinvolge i luoghi della cultura della Valle d’Aosta.
L’esposizione dell’artista valdostana è un capitolo all’interno di un progetto più ampio, che include laboratori ed esperienze aperti al pubblico a tema artistico.
La dimora – che già accoglie in via permanente un piccolo tesoro di arte contemporanea, con i grandi pittori italiani da fine Ottocento ad oggi – diventa il punto di partenza di un viaggio collettivo nell’espressione di sé.
Da un lato ci sono le visite guidate a tema, condotte da Sarah Ledda e dal curatore Ivan Quaroni, dall’altro gli atelier della storica dell’arte e acquerellista Marcella Pralormo, che sconfinano nel parco che circonda la tenuta alla ricerca di nuove tavolozze cromatiche.
Almost True, la mostra
La mostra è come una galleria degli specchi: ogni quadro riflette una delle tante incarnazioni del femminile nella nostra cultura visiva. I dipinti sono la porta di accesso al quasi vero, ‘almost true’ appunto, e giocano sul confine tra fiction e realtà, attingendo al repertorio del grande e piccolo schermo, con particolare riferimento all’epoca d’oro hollywoodiana.
Il cinema di quegli anni è letto come un dispositivo allegorico, che permette di elaborare in forma collettiva la formazione dell’identità femminile. Siamo nel territorio del “quasi”, perché ci misuriamo con lo spazio residuo tra reale e realistico, dove proiettare ansie e desideri irrisolti. L’artista ha catturato i frame cinematografici e li ha trasferiti su tela, filtrati attraverso la sua tecnica pittorica e visione. A essere quasi vere sono le donne ritratte, mai rinchiuse in una gabbia interpretativa rigida ma eternamente sfuggenti all’interpretazione. Ogni ritratto è un punto di domanda, che confonde i piani tra chi osserva e chi è osservato, chi domanda e chi risponde.
La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Vanillaedizioni con testo critico di Ivan Quaroni.
Inoltre, nelle sale del Castello Gamba viene esposto – per la prima volta - un nuovo progetto di Sarah Ledda, creato in dieci anni trascorsi in treno lungo la tratta Aosta-Torino. Si intitola A/R, andata e ritorno, ed è una serie di scatti fotografici montati in un’unica lunga sequenza: l’installazione esplora la permanenza dei paesaggi, che restano fondamentalmente inalterati anche attraverso le continue trasformazioni che inevitabilmente subiscono nel tempo.
Le visite guidate a tema
Sarah Ledda e il curatore del progetto, Ivan Quaroni, propongono una serie di visite guidate che introducono i visitatori all’interno di Almost True, favorendo una piena comprensione della mostra. Ogni appuntamento affronta il tema da una particolare angolazione.
Giovedì 20 luglio, ore 17: Sarah Ledda presenta Quasi per gioco. come ci vediamo e ci raccontiamo attraverso i nostri piccoli e grandi miti, accompagnando il pubblico in una riflessione sui concetti di immaginario comune, attraverso gli archetipi universali e le loro incarnazioni moderne. Un tema strettamente correlato alla sua mostra.
Venerdì 28 luglio, ore 17: in questa data è il curatore Ivan Quaroni ad introdurre ai visitatori le chiavi di lettura che inquadrano Almost True, come il rapporto dialettico tra fiction e realtà e i temi della memoria e delle emozioni.
Giovedì 3 agosto, ore 17: l’artista torna con Quasi per gioco. Alla ricerca dell’icona che è in noi, un percorso di visita che si conclude con un laboratorio di disegno per bambini: i partecipanti sono invitati a ricreare una loro caratteristica espressiva, un elemento visivo in cui si riconoscono.
Almost True, la mostra
La mostra è come una galleria degli specchi: ogni quadro riflette una delle tante incarnazioni del femminile nella nostra cultura visiva. I dipinti sono la porta di accesso al quasi vero, ‘almost true’ appunto, e giocano sul confine tra fiction e realtà, attingendo al repertorio del grande e piccolo schermo, con particolare riferimento all’epoca d’oro hollywoodiana.
Il cinema di quegli anni è letto come un dispositivo allegorico, che permette di elaborare in forma collettiva la formazione dell’identità femminile. Siamo nel territorio del “quasi”, perché ci misuriamo con lo spazio residuo tra reale e realistico, dove proiettare ansie e desideri irrisolti. L’artista ha catturato i frame cinematografici e li ha trasferiti su tela, filtrati attraverso la sua tecnica pittorica e visione. A essere quasi vere sono le donne ritratte, mai rinchiuse in una gabbia interpretativa rigida ma eternamente sfuggenti all’interpretazione. Ogni ritratto è un punto di domanda, che confonde i piani tra chi osserva e chi è osservato, chi domanda e chi risponde.
La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Vanillaedizioni con testo critico di Ivan Quaroni.
Inoltre, nelle sale del Castello Gamba viene esposto – per la prima volta - un nuovo progetto di Sarah Ledda, creato in dieci anni trascorsi in treno lungo la tratta Aosta-Torino. Si intitola A/R, andata e ritorno, ed è una serie di scatti fotografici montati in un’unica lunga sequenza: l’installazione esplora la permanenza dei paesaggi, che restano fondamentalmente inalterati anche attraverso le continue trasformazioni che inevitabilmente subiscono nel tempo.
Le visite guidate a tema
Sarah Ledda e il curatore del progetto, Ivan Quaroni, propongono una serie di visite guidate che introducono i visitatori all’interno di Almost True, favorendo una piena comprensione della mostra. Ogni appuntamento affronta il tema da una particolare angolazione.
Giovedì 20 luglio, ore 17: Sarah Ledda presenta Quasi per gioco. come ci vediamo e ci raccontiamo attraverso i nostri piccoli e grandi miti, accompagnando il pubblico in una riflessione sui concetti di immaginario comune, attraverso gli archetipi universali e le loro incarnazioni moderne. Un tema strettamente correlato alla sua mostra.
Venerdì 28 luglio, ore 17: in questa data è il curatore Ivan Quaroni ad introdurre ai visitatori le chiavi di lettura che inquadrano Almost True, come il rapporto dialettico tra fiction e realtà e i temi della memoria e delle emozioni.
Giovedì 3 agosto, ore 17: l’artista torna con Quasi per gioco. Alla ricerca dell’icona che è in noi, un percorso di visita che si conclude con un laboratorio di disegno per bambini: i partecipanti sono invitati a ricreare una loro caratteristica espressiva, un elemento visivo in cui si riconoscono.
I laboratori di Marcella Pralormo
Non solo esposizioni, al Castello Gamba l’arte diventa attiva grazie a una serie di appuntamenti con la storica dell’arte Marcella Pralormo. Appassionata cultrice dell’acquerello, l’artista propone degli atelier en plein air dedicati a un pubblico dai 16 anni su, ispirandosi alle tecniche dei viaggiatori ottocenteschi, soprattutto quelli impegnati nel Grand Tour, come Goethe e Turner.
Sabato 15 luglio, ore 10: Marcella Pralormo con Dipingere la montagna sul carnet di viaggio invita i partecipanti a disegnare in natura nel parco del Castello Gamba e trasferire colori e forme su un carnet de voyage, portando a casa un ricordo illustrato. L’acquerello possiede una capacità di sintesi e un’espressività che si adattano perfettamente ad esprimere emozioni.
Domenica 16 luglio, ore 10: con il secondo appuntamento chiamato Dipingere il paesaggio con un solo colore” la storica dell’arte propone una ricerca espressiva originale, che parte da un vincolo rigido, l’utilizzo di una sola tonalità - il blu oltremare - per espandere la propria sensibilità cromatica ed estetica in nuove direzioni.
Domenica 20 agosto, ore 10: Dipingere nel parco è un vero e proprio laboratorio di acquerello en plein air, che si tiene nella tenuta del castello. Con cavalletto e tavolozza ci si accomoda nel parco, e insieme a Marcella Pralormo si imparano ad esprimere la luce, le ombre e le sensazioni atmosferiche.
L’esposizione dell’artista valdostana è un capitolo all’interno di un progetto più ampio, che include laboratori ed esperienze aperti al pubblico a tema artistico.
La dimora – che già accoglie in via permanente un piccolo tesoro di arte contemporanea, con i grandi pittori italiani da fine Ottocento ad oggi – diventa il punto di partenza di un viaggio collettivo nell’espressione di sé.
Da un lato ci sono le visite guidate a tema, condotte da Sarah Ledda e dal curatore Ivan Quaroni, dall’altro gli atelier della storica dell’arte e acquerellista Marcella Pralormo, che sconfinano nel parco che circonda la tenuta alla ricerca di nuove tavolozze cromatiche.
Almost True, la mostra
La mostra è come una galleria degli specchi: ogni quadro riflette una delle tante incarnazioni del femminile nella nostra cultura visiva. I dipinti sono la porta di accesso al quasi vero, ‘almost true’ appunto, e giocano sul confine tra fiction e realtà, attingendo al repertorio del grande e piccolo schermo, con particolare riferimento all’epoca d’oro hollywoodiana.
Il cinema di quegli anni è letto come un dispositivo allegorico, che permette di elaborare in forma collettiva la formazione dell’identità femminile. Siamo nel territorio del “quasi”, perché ci misuriamo con lo spazio residuo tra reale e realistico, dove proiettare ansie e desideri irrisolti. L’artista ha catturato i frame cinematografici e li ha trasferiti su tela, filtrati attraverso la sua tecnica pittorica e visione. A essere quasi vere sono le donne ritratte, mai rinchiuse in una gabbia interpretativa rigida ma eternamente sfuggenti all’interpretazione. Ogni ritratto è un punto di domanda, che confonde i piani tra chi osserva e chi è osservato, chi domanda e chi risponde.
La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Vanillaedizioni con testo critico di Ivan Quaroni.
Inoltre, nelle sale del Castello Gamba viene esposto – per la prima volta - un nuovo progetto di Sarah Ledda, creato in dieci anni trascorsi in treno lungo la tratta Aosta-Torino. Si intitola A/R, andata e ritorno, ed è una serie di scatti fotografici montati in un’unica lunga sequenza: l’installazione esplora la permanenza dei paesaggi, che restano fondamentalmente inalterati anche attraverso le continue trasformazioni che inevitabilmente subiscono nel tempo.
Le visite guidate a tema
Sarah Ledda e il curatore del progetto, Ivan Quaroni, propongono una serie di visite guidate che introducono i visitatori all’interno di Almost True, favorendo una piena comprensione della mostra. Ogni appuntamento affronta il tema da una particolare angolazione.
Giovedì 20 luglio, ore 17: Sarah Ledda presenta Quasi per gioco. come ci vediamo e ci raccontiamo attraverso i nostri piccoli e grandi miti, accompagnando il pubblico in una riflessione sui concetti di immaginario comune, attraverso gli archetipi universali e le loro incarnazioni moderne. Un tema strettamente correlato alla sua mostra.
Venerdì 28 luglio, ore 17: in questa data è il curatore Ivan Quaroni ad introdurre ai visitatori le chiavi di lettura che inquadrano Almost True, come il rapporto dialettico tra fiction e realtà e i temi della memoria e delle emozioni.
Giovedì 3 agosto, ore 17: l’artista torna con Quasi per gioco. Alla ricerca dell’icona che è in noi, un percorso di visita che si conclude con un laboratorio di disegno per bambini: i partecipanti sono invitati a ricreare una loro caratteristica espressiva, un elemento visivo in cui si riconoscono.
Almost True, la mostra
La mostra è come una galleria degli specchi: ogni quadro riflette una delle tante incarnazioni del femminile nella nostra cultura visiva. I dipinti sono la porta di accesso al quasi vero, ‘almost true’ appunto, e giocano sul confine tra fiction e realtà, attingendo al repertorio del grande e piccolo schermo, con particolare riferimento all’epoca d’oro hollywoodiana.
Il cinema di quegli anni è letto come un dispositivo allegorico, che permette di elaborare in forma collettiva la formazione dell’identità femminile. Siamo nel territorio del “quasi”, perché ci misuriamo con lo spazio residuo tra reale e realistico, dove proiettare ansie e desideri irrisolti. L’artista ha catturato i frame cinematografici e li ha trasferiti su tela, filtrati attraverso la sua tecnica pittorica e visione. A essere quasi vere sono le donne ritratte, mai rinchiuse in una gabbia interpretativa rigida ma eternamente sfuggenti all’interpretazione. Ogni ritratto è un punto di domanda, che confonde i piani tra chi osserva e chi è osservato, chi domanda e chi risponde.
La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Vanillaedizioni con testo critico di Ivan Quaroni.
Inoltre, nelle sale del Castello Gamba viene esposto – per la prima volta - un nuovo progetto di Sarah Ledda, creato in dieci anni trascorsi in treno lungo la tratta Aosta-Torino. Si intitola A/R, andata e ritorno, ed è una serie di scatti fotografici montati in un’unica lunga sequenza: l’installazione esplora la permanenza dei paesaggi, che restano fondamentalmente inalterati anche attraverso le continue trasformazioni che inevitabilmente subiscono nel tempo.
Le visite guidate a tema
Sarah Ledda e il curatore del progetto, Ivan Quaroni, propongono una serie di visite guidate che introducono i visitatori all’interno di Almost True, favorendo una piena comprensione della mostra. Ogni appuntamento affronta il tema da una particolare angolazione.
Giovedì 20 luglio, ore 17: Sarah Ledda presenta Quasi per gioco. come ci vediamo e ci raccontiamo attraverso i nostri piccoli e grandi miti, accompagnando il pubblico in una riflessione sui concetti di immaginario comune, attraverso gli archetipi universali e le loro incarnazioni moderne. Un tema strettamente correlato alla sua mostra.
Venerdì 28 luglio, ore 17: in questa data è il curatore Ivan Quaroni ad introdurre ai visitatori le chiavi di lettura che inquadrano Almost True, come il rapporto dialettico tra fiction e realtà e i temi della memoria e delle emozioni.
Giovedì 3 agosto, ore 17: l’artista torna con Quasi per gioco. Alla ricerca dell’icona che è in noi, un percorso di visita che si conclude con un laboratorio di disegno per bambini: i partecipanti sono invitati a ricreare una loro caratteristica espressiva, un elemento visivo in cui si riconoscono.
I laboratori di Marcella Pralormo
Non solo esposizioni, al Castello Gamba l’arte diventa attiva grazie a una serie di appuntamenti con la storica dell’arte Marcella Pralormo. Appassionata cultrice dell’acquerello, l’artista propone degli atelier en plein air dedicati a un pubblico dai 16 anni su, ispirandosi alle tecniche dei viaggiatori ottocenteschi, soprattutto quelli impegnati nel Grand Tour, come Goethe e Turner.
Sabato 15 luglio, ore 10: Marcella Pralormo con Dipingere la montagna sul carnet di viaggio invita i partecipanti a disegnare in natura nel parco del Castello Gamba e trasferire colori e forme su un carnet de voyage, portando a casa un ricordo illustrato. L’acquerello possiede una capacità di sintesi e un’espressività che si adattano perfettamente ad esprimere emozioni.
Domenica 16 luglio, ore 10: con il secondo appuntamento chiamato Dipingere il paesaggio con un solo colore” la storica dell’arte propone una ricerca espressiva originale, che parte da un vincolo rigido, l’utilizzo di una sola tonalità - il blu oltremare - per espandere la propria sensibilità cromatica ed estetica in nuove direzioni.
Domenica 20 agosto, ore 10: Dipingere nel parco è un vero e proprio laboratorio di acquerello en plein air, che si tiene nella tenuta del castello. Con cavalletto e tavolozza ci si accomoda nel parco, e insieme a Marcella Pralormo si imparano ad esprimere la luce, le ombre e le sensazioni atmosferiche.
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