Larissa Aharoni. Vivi Sepultura
 
										 
										
										
																		
																																												Larissa Aharoni. Vivi Sepultura, F_AIR Florence Artist in Residence, Firenze
											
										
										
									Dal 27 November 2013 al 14 February 2014
Firenze
Luogo: F_AIR Florence Artist in Residence
Indirizzo: via San Gallo 45/r
Orari: da lunedì a giovedì 15-20; venerdì 12-17
Curatori: Lucia Giardino
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 055 0332950
E-Mail info: fair@fua.it
Sito ufficiale: http://fair.palazziflorence.com
								
								F_AIR, Florence Artist in Residence, e Florence University of The Arts hanno il piacere di presentare Vivi Sepultura, mostra conclusiva della residenza d'artista di Larissa Aharoni (1974, Berlino) che inaugurerà martedì 26 novembre alle ore 18 nello spazio di F_AIR. 
Il contesto, la sfida di lavorare in un ambiente nuovo – racconta Larissa Aharoni – è per me sempre molto interessante. Non mi considero un'artista che lavora esclusivamente nel proprio studio, o per sé, per poi mostrare il mio lavoro al mondo. Mi piacciono i progetti, andare in un posto e sforzarmi di rispondere a quel contesto, infatti la maggior parte dei miei lavori sono site-specific. Insegnare e lavorare in un ambiente accademico, che sia in aula o in uno “studio aperto” (quella di F_AIR è una vera e propria scatola di vetro nel cuore dell'edificio, inserito tra la galleria e le aule) mi hanno condotto a sviluppare una metodologia interessante per il mio progetto di residenza.
Per questo ho deciso di limitarmi ad adoperare materiali trovati solo nella scuola: gli stessi strumenti che gli studenti utilizzano, cercando quindi un'interazione diretta tra il mio lavoro e l'ambiente in cui opero. Il progetto intitolato Vivi Sepultura, la mia prima video installazione, è stata una sfida che mi ha indotto ad utilizzare diversi media e materiali, tra i quali l'argilla, che la scuola disponeva per la sua classe di ceramica e da me sempre considerata come un materiale limitato all'uso artigianale e decorativo. In effetti, nel modo d'oggi, esasperato dalla tecnologia digitale, ho ritenuto interessante indagare meglio questo materiale, come se fosse un piccolo richiamo alla città che ha visto nascere il Rinascimento. Inoltre vuole essere una critica sulla società e sui tragici eventi che stanno accadendo oggi sotto i nostri occhi e spesso trascurati – come le tragedie degli immigranti in fuga, su fatiscenti barche, dai loro paesi d'origine e destinati spesso a morire nel loro cammino verso l'Europa, annegando nel Mar Mediterraneo. Pertanto, se il tema del progetto vuole essere una sollecitazione nei confronti di una probblematica sociale, l'installazione diventa una sorta di combinazione tra moderni media e quelli tradizionali, un gioco con l'analogico e il digitale, l'immobilità ed il movimento.
Larissa Aharoni (1974, Colonia, Germania), vive e lavora a Berlino. Nel 2005 termina l'Accademia d'arte di Düsseldorf, dove, contemporaneamente agli studi e insieme ad altri colleghi ed artisti, fonda e porta avanti, UBERBAU, uno spazio independente per l'arte attivo tra il 2000 e il 2006. Aharoni, ha vissuto e lavorato a Tel Aviv (Israele), dove è stata visiting artist nel programma di master alla Bezalel Academy of Art and Design. Ha al suo attivo numerose esperienze internazionali partecipando a residenze (Israele, 2006; New York, Dallas, Europa), mostre personali e collettive in Israele, negli Stati Uniti e in Europa.
							Il contesto, la sfida di lavorare in un ambiente nuovo – racconta Larissa Aharoni – è per me sempre molto interessante. Non mi considero un'artista che lavora esclusivamente nel proprio studio, o per sé, per poi mostrare il mio lavoro al mondo. Mi piacciono i progetti, andare in un posto e sforzarmi di rispondere a quel contesto, infatti la maggior parte dei miei lavori sono site-specific. Insegnare e lavorare in un ambiente accademico, che sia in aula o in uno “studio aperto” (quella di F_AIR è una vera e propria scatola di vetro nel cuore dell'edificio, inserito tra la galleria e le aule) mi hanno condotto a sviluppare una metodologia interessante per il mio progetto di residenza.
Per questo ho deciso di limitarmi ad adoperare materiali trovati solo nella scuola: gli stessi strumenti che gli studenti utilizzano, cercando quindi un'interazione diretta tra il mio lavoro e l'ambiente in cui opero. Il progetto intitolato Vivi Sepultura, la mia prima video installazione, è stata una sfida che mi ha indotto ad utilizzare diversi media e materiali, tra i quali l'argilla, che la scuola disponeva per la sua classe di ceramica e da me sempre considerata come un materiale limitato all'uso artigianale e decorativo. In effetti, nel modo d'oggi, esasperato dalla tecnologia digitale, ho ritenuto interessante indagare meglio questo materiale, come se fosse un piccolo richiamo alla città che ha visto nascere il Rinascimento. Inoltre vuole essere una critica sulla società e sui tragici eventi che stanno accadendo oggi sotto i nostri occhi e spesso trascurati – come le tragedie degli immigranti in fuga, su fatiscenti barche, dai loro paesi d'origine e destinati spesso a morire nel loro cammino verso l'Europa, annegando nel Mar Mediterraneo. Pertanto, se il tema del progetto vuole essere una sollecitazione nei confronti di una probblematica sociale, l'installazione diventa una sorta di combinazione tra moderni media e quelli tradizionali, un gioco con l'analogico e il digitale, l'immobilità ed il movimento.
Larissa Aharoni (1974, Colonia, Germania), vive e lavora a Berlino. Nel 2005 termina l'Accademia d'arte di Düsseldorf, dove, contemporaneamente agli studi e insieme ad altri colleghi ed artisti, fonda e porta avanti, UBERBAU, uno spazio independente per l'arte attivo tra il 2000 e il 2006. Aharoni, ha vissuto e lavorato a Tel Aviv (Israele), dove è stata visiting artist nel programma di master alla Bezalel Academy of Art and Design. Ha al suo attivo numerose esperienze internazionali partecipando a residenze (Israele, 2006; New York, Dallas, Europa), mostre personali e collettive in Israele, negli Stati Uniti e in Europa.
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI
						
					 
																
							- 
									
										 Dal 24 October 2025 al 1 March 2026 											
												Saluzzo												 | 												La Castiglia Dal 24 October 2025 al 1 March 2026 											
												Saluzzo												 | 												La CastigliaFerdinando Scianna. La moda, la vita
- 
									
										 Dal 22 October 2025 al 28 June 2026 											
												Torino												 | 												MAO – Museo d'Arte Orientale Dal 22 October 2025 al 28 June 2026 											
												Torino												 | 												MAO – Museo d'Arte OrientaleChiharu Shiota. The Soul Trembles
- 
									
										 Dal 23 October 2025 al 1 March 2026 											
												Reggio di Calabria												 | 												Palazzo della Cultura P. Crupi Dal 23 October 2025 al 1 March 2026 											
												Reggio di Calabria												 | 												Palazzo della Cultura P. CrupiM.C. Escher
- 
									
										 Dal 24 October 2025 al 3 May 2026 											
												Roma												 | 												Scuderie del Quirinale Dal 24 October 2025 al 3 May 2026 											
												Roma												 | 												Scuderie del QuirinaleTesori dei Faraoni
- 
									
										 Dal 18 October 2025 al 18 January 2026 											
												Ravenna												 | 												MAR – Museo d’Arte della città di Ravenna Dal 18 October 2025 al 18 January 2026 											
												Ravenna												 | 												MAR – Museo d’Arte della città di RavennaChagall in mosaico. Dal progetto all’opera
- 
									
										 Dal 19 October 2025 al 27 November 2025 											
												Roma												 | 												MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo Dal 19 October 2025 al 27 November 2025 											
												Roma												 | 												MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secoloChris Soal. Spillovers: Notes on a Phenomenological Ecology
 
					 
					