Andrea Tonellotto. This Must be the Place
Dal 13 Gennaio 2023 al 25 Marzo 2023
Milano
Luogo: Glenda Cinquegrana Art Consulting
Indirizzo: Via Luigi Settembrini 17
Orari: dal martedì al sabato dalle 15.00 alle 19.00
Curatori: Rebecca Delmenico
Telefono per informazioni: +39 02 49429104
Glenda Cinquegrana Art Consulting è lieta di presentare la mostra personale dedicata al fotografo italiano Andrea Tonellotto (Padova, 1974). Intitolata This Must Be The Place ed accompagnata dal testo critico di Rebecca Delmenico, l’esposizione attraverso la raccolta di più di quaranta lavori fra polaroid singole e mosaici riunisce la produzione più recente dell’artista italiano dedicata al tema urbano.
Come spiega il testo di Rebecca Delmenico “davanti alle fotografie di Andrea Tonellotto cessa qualsiasi pretesa di incasellare in una logica il metodo dell’artista, il quale segue nient’altro che il proprio sentire, restituendo tramite queste immagini una narrazione atmosferica che lo vede tornare più volte, in tempi diversi, in luoghi verso cui nutre una fascinazione per ritrovare e cristallizzare quei sapori e quelle suggestioni che permangono immutati, una continuità che persiste oltre il cambiamento nell’inevitabile scorrere dei giorni”. La critica sottolinea la modalità di ricerca dell’artista padovano, che per costruire i suoi mosaici di Polaroid si reca più volte sugli stessi luoghi allo scopo di ritrovarvi suggestioni atmosferiche, realtà emozionali e prospettive di volta in volta differenti, capaci di racchiudere una visione su un luogo, che è la dilatazione di un momento poetico. Come sottolinea Delmenico, la forma mosaico, in cui le singole immagini compongono una forma più ampia, per Tonellotto è lo strumento linguistico fondamentale: Tonellotto coglie connessioni tra luoghi e sentimenti e le polaroid, singole e in composizione, ne sono la prova: esse sono in grado di rievocare sinfonie emozionali perché è in quella dimensione, in cui un istante si dilata e il tempo come categoria cessa di esistere, che abita l’anima dei luoghi in assonanza con quella dello stesso artista”. Alla base del suo lavoro c’è un’ispirazione emozionale molto forte, cui segue una fase costruttiva di natura razionale: prosegue Delmenico, Tonellotto, nel perlustrare questi spazi urbani a distanza di giorni, mesi o addirittura anni, riconosce istantaneamente quei segnali che balzano al suo occhio, come un colore, un motivo, un gioco di luce, e subito li immortala, ma sarà solo al termine del lungo processo di raccolta delle immagini che all’artista si palesano quelle connessioni che danno vita a composizioni in cui l’artista ritrova per primo sé stesso.
In mostra troviamo una rassegna completa della ricerca dell’artista suddivisa in nuclei tematici, come la serie London, dedicata alla metropoli inglese, ricca di suggestioni pop e colori brillanti; Tresigallo, dichiarazione d’amore per il razionalismo architettonico; infine, Silent Movie, che, sviluppando il tema classico della natura morta, è un omaggio alla Metafisica dechirichiana. La mostra, dunque, racconto lo stile di Tonellotto, che è assolutamente riconoscibile anche nelle suggestioni pittoriche delle immagini, esito non facile da raggiungere e frutto della grande padronanza nell’uso delle polaroid, pellicole molto delicate se si pensa all’alta sensibilità alla luce o alle condizioni metereologiche e, passando il tempo, le pellicole stesse cambiano, eppure d’impatto paradossalmente potrebbero sembrare foto fatte tutte nello stesso momento mentre possono passare addirittura anni tra i vari scatti.
Nato vicino a Padova nel 1974, Andrea Tonellotto attualmente vive a Piazzola sul Brenta, in provincia di Padova. Le sue fotografie sono state pubblicate a livello internazionale ed esposte in Italia e all'estero in vari festival europei, come Roma Film Festival, Fotoleggendo, Roma, Leica Gallery, Praga, MIA Photo Fair, Milano, Polaroid Fine Art, Milano, Espace (s) a Parigi, Photo London, Londra (UK), Photographie Italienne Contemporaine, Marsiglia, Fotofever, Pargi, Places, Los Angeles (USA). Nel 2015, durante la settimana della moda milanese, la stilista Giulia Marani ha presentato una collezione ispirata alle sue polaroid. Nel 2018 ha pubblicato il suo primo libro dal titolo Just a Perfect Day (ed. Artphilein / Heillandi Gallery). La seconda edizione del libro è stata presentata nel 2020. Al MIA Photo Fair 2019 il suo lavoro Rationalism-Tresigallo è stato premiato con una Menzione d'Onore al Premio Fotografia di Architettura. Alcune sue opere fanno parte di prestigiose collezioni private, come SpallArt collection, Salzburg (Austria), Artphilein Foundation, Lugano (Svizzera). Mostre personali: Let's meet on a cloud of freedom, Focus, Lugano, CH, 2021; Just a Perfect Day, Artphilein Foundation, Lugano, CH; Le Polaroid di Andrea Tonellotto, Solution Area, Torino; London Eye, Heillandi Gallery, Lugano, CH; 2020;...Is there anybody out there?, Label 201, Roma, 2012; Nobody...Is there anybody out there?, Galleria Lambda, Padova, 2011. Mostre collettive selezionate: Opening at..., Heillandi Gallery, Lugano, CH; Arte Italiana, Cappellini Berverly Hills, LA; 2016;Places, Building Bridges Art Exchange Gallery, LA, 2015; Urban Landscapes Exhibition, P46 Gallery, Camogli; Espace(s), La(b) Galerie Artyfact, Paris, 2014; Discussion About Polaroid, Leica Gallery, Prague, 2012.
Rebecca Delmenico (1979) è una critica, curatrice e autrice indipendente interessata da sempre a nuovi linguaggi. Svolge un’intensa attività di ricerca che spazia dal panorama italiano a quello internazionale, delineando il suo interesse verso la fotografia e la pittura. Collabora con Espoarte, Atribune e Artslife, per i quali si occupa in particolare di fotografia. Recentemente si è occupata del testo critico in esclusiva mondiale per l’ultimo catalogo di inediti di Sandy Skoglund “The Outtakes”.
La mostra è accompagnata dal catalogo Andrea Tonellotto, This Must Be The Place, con testi di G. Cinquegrana e R. Delmenico, Milano, 2023.
Come spiega il testo di Rebecca Delmenico “davanti alle fotografie di Andrea Tonellotto cessa qualsiasi pretesa di incasellare in una logica il metodo dell’artista, il quale segue nient’altro che il proprio sentire, restituendo tramite queste immagini una narrazione atmosferica che lo vede tornare più volte, in tempi diversi, in luoghi verso cui nutre una fascinazione per ritrovare e cristallizzare quei sapori e quelle suggestioni che permangono immutati, una continuità che persiste oltre il cambiamento nell’inevitabile scorrere dei giorni”. La critica sottolinea la modalità di ricerca dell’artista padovano, che per costruire i suoi mosaici di Polaroid si reca più volte sugli stessi luoghi allo scopo di ritrovarvi suggestioni atmosferiche, realtà emozionali e prospettive di volta in volta differenti, capaci di racchiudere una visione su un luogo, che è la dilatazione di un momento poetico. Come sottolinea Delmenico, la forma mosaico, in cui le singole immagini compongono una forma più ampia, per Tonellotto è lo strumento linguistico fondamentale: Tonellotto coglie connessioni tra luoghi e sentimenti e le polaroid, singole e in composizione, ne sono la prova: esse sono in grado di rievocare sinfonie emozionali perché è in quella dimensione, in cui un istante si dilata e il tempo come categoria cessa di esistere, che abita l’anima dei luoghi in assonanza con quella dello stesso artista”. Alla base del suo lavoro c’è un’ispirazione emozionale molto forte, cui segue una fase costruttiva di natura razionale: prosegue Delmenico, Tonellotto, nel perlustrare questi spazi urbani a distanza di giorni, mesi o addirittura anni, riconosce istantaneamente quei segnali che balzano al suo occhio, come un colore, un motivo, un gioco di luce, e subito li immortala, ma sarà solo al termine del lungo processo di raccolta delle immagini che all’artista si palesano quelle connessioni che danno vita a composizioni in cui l’artista ritrova per primo sé stesso.
In mostra troviamo una rassegna completa della ricerca dell’artista suddivisa in nuclei tematici, come la serie London, dedicata alla metropoli inglese, ricca di suggestioni pop e colori brillanti; Tresigallo, dichiarazione d’amore per il razionalismo architettonico; infine, Silent Movie, che, sviluppando il tema classico della natura morta, è un omaggio alla Metafisica dechirichiana. La mostra, dunque, racconto lo stile di Tonellotto, che è assolutamente riconoscibile anche nelle suggestioni pittoriche delle immagini, esito non facile da raggiungere e frutto della grande padronanza nell’uso delle polaroid, pellicole molto delicate se si pensa all’alta sensibilità alla luce o alle condizioni metereologiche e, passando il tempo, le pellicole stesse cambiano, eppure d’impatto paradossalmente potrebbero sembrare foto fatte tutte nello stesso momento mentre possono passare addirittura anni tra i vari scatti.
Nato vicino a Padova nel 1974, Andrea Tonellotto attualmente vive a Piazzola sul Brenta, in provincia di Padova. Le sue fotografie sono state pubblicate a livello internazionale ed esposte in Italia e all'estero in vari festival europei, come Roma Film Festival, Fotoleggendo, Roma, Leica Gallery, Praga, MIA Photo Fair, Milano, Polaroid Fine Art, Milano, Espace (s) a Parigi, Photo London, Londra (UK), Photographie Italienne Contemporaine, Marsiglia, Fotofever, Pargi, Places, Los Angeles (USA). Nel 2015, durante la settimana della moda milanese, la stilista Giulia Marani ha presentato una collezione ispirata alle sue polaroid. Nel 2018 ha pubblicato il suo primo libro dal titolo Just a Perfect Day (ed. Artphilein / Heillandi Gallery). La seconda edizione del libro è stata presentata nel 2020. Al MIA Photo Fair 2019 il suo lavoro Rationalism-Tresigallo è stato premiato con una Menzione d'Onore al Premio Fotografia di Architettura. Alcune sue opere fanno parte di prestigiose collezioni private, come SpallArt collection, Salzburg (Austria), Artphilein Foundation, Lugano (Svizzera). Mostre personali: Let's meet on a cloud of freedom, Focus, Lugano, CH, 2021; Just a Perfect Day, Artphilein Foundation, Lugano, CH; Le Polaroid di Andrea Tonellotto, Solution Area, Torino; London Eye, Heillandi Gallery, Lugano, CH; 2020;...Is there anybody out there?, Label 201, Roma, 2012; Nobody...Is there anybody out there?, Galleria Lambda, Padova, 2011. Mostre collettive selezionate: Opening at..., Heillandi Gallery, Lugano, CH; Arte Italiana, Cappellini Berverly Hills, LA; 2016;Places, Building Bridges Art Exchange Gallery, LA, 2015; Urban Landscapes Exhibition, P46 Gallery, Camogli; Espace(s), La(b) Galerie Artyfact, Paris, 2014; Discussion About Polaroid, Leica Gallery, Prague, 2012.
Rebecca Delmenico (1979) è una critica, curatrice e autrice indipendente interessata da sempre a nuovi linguaggi. Svolge un’intensa attività di ricerca che spazia dal panorama italiano a quello internazionale, delineando il suo interesse verso la fotografia e la pittura. Collabora con Espoarte, Atribune e Artslife, per i quali si occupa in particolare di fotografia. Recentemente si è occupata del testo critico in esclusiva mondiale per l’ultimo catalogo di inediti di Sandy Skoglund “The Outtakes”.
La mostra è accompagnata dal catalogo Andrea Tonellotto, This Must Be The Place, con testi di G. Cinquegrana e R. Delmenico, Milano, 2023.
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