Bridge Art // contemporary visions
Bridge Art // contemporary visions
Dal 5 November 2015 al 5 October 2015
Roma
Luogo: MAXXI - Sala Graziella Lonardi Buontempo
Indirizzo: via Guido Reni 4/a
Orari: dalle 18,30 alle 20,30
Curatori: Lori Adragna, Valeria Valenza
Enti promotori:
- Bridge Art - Tenuta La favola
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 333 4338041
E-Mail info: info.bridgeart@gmail.com
Sito ufficiale: http://www.tenutalafavola.it/web
Giovedì 5 novembre 2015 Bridge Art// contemporary visions approda al MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma in via Guido Reni 4a, presso la Sala Graziella Lonardi Buontempo, per raccontare il progetto di arte contemporanea e residenze, ideato e dirette da Lori Adragna (critica e curatrice d'arte contemporanea) & Valeria Valenza (germanista, scrittrice, specializzata in didattica delle Civiltà).
Bridge Art rappresenta una costola del progetto La Favola_Bridge, creato nel 2013 tra la Sicilia e gli Stati Uniti, per la UNIS (Unione Scuole Internazionali delle Nazioni Unite), come programma di ospitalità in supporto agli Expat di lingua italiana e differente etnia, basato su strategie di grounding.
Nelle intenzioni delle ideatrici, il progetto si propone di offrire un'esperienza di condivisione, all'insegna del rispetto delle diverse culture, della natura, della biodiversità. Il ponte al quale allude il titolo è quello del dialogo tra mondi anche distanti, con uno sguardo e un confronto sulla ricerca artistica contemporanea.
Bridge Art è un format basato proprio sull'idea di permanenza e di elaborazione creativa per gli artisti invitati a trascorrere del tempo all'interno di Tenuta La Favola, storica azienda, oasi di coltura biologica e biodiversità immersa nel paesaggio naturale del Val di Noto teatro del grande barocco siciliano Patrimonio dell'umanità UNESCO.
Bridge Art #1 contemporary visions, è stato inserito tra gli eventi del Cluster BioMediterraneo all'interno dell'EXPO Milano 2015, con Grecia, Libano, Egitto, Libia, Tunisia, Algeria, Malta, San Marino, Serbia, Albania e Montenegro, sotto il coordinamento dell'Official Partner, la Regione Sicilia; con l'obiettivo di valorizzare il patrimonio del territorio siciliano e, al tempo stesso, di farsi strumento d'unione con quei popoli. Inoltre, grazie alla partnership sviluppata in quell'occasione con Martina Cavallarin, Bridge Art è stato inserito in scatolabiancaheART @ brain, programma di mostre, dibattiti, eventi rivolti al tema della sostenibilità ambientale, delle fonti energetiche pulite, di un'arte attenta alle problematiche del vivere civile e incentrata sui concetti di postproduzione e riciclo.
Durante l'incontro al MAXXI si discuteranno gli esiti della prima residenza breve #smArt_grounding che si è svolta dal 19 al 25 ottobre 2015 presso Tenuta la Favola, e ha visto affiancati Tamar Hayduke, siriana di origini armene, giornalista, artista e scrittrice e ad Arsen Babajanyan, compositore e studioso d'arte, armeno, ma da anni in Germania. Figli di terre offese e ferite oltre ogni disumanità, i due giovani artisti attingono a molteplici fonti anche distanti dalla propria identità, per ottenere quella purezza di suoni e parole che svelano un aspetto non scontato di questi delicati esercizi di conoscenza che sono le residenze condivise: l'interesse e il rispetto dell'uno per il lavoro dell'altra e viceversa, in un luogo anch'esso crocevia di linguaggi e culture come la Sicilia.
Compito della curatrice iraniana Helia Hamedani sarà invece di illustrare il progetto vincitore della residenzafull(y)_grounding che si svolgerà nel gennaio e febbraio 2016, dal titolo le impalpabili impronte della carta e la geografia sensibile, con gli artisti: Fabrizio Cicero, Arash Irandoust, Germano Serafini.
Si alterneranno quindi, nell'esposizione di alcuni progetti da realizzare in sinergia con Bridge Art: Tiziana Cera Rosco (Io è un altro), Giovanni Gaggia (Sponge), Andrea Kantos (Dimora Oz).
Seguirà un Talk incentrato sul ruolo dell'arte contemporanea alla luce delle emergenze sociali, dialogo e confronto multiculturale: identità/identificazione - storia/memoria - tolleranza/responsabilità, con interventi di: Antonio Arevalo, Lorenzo Canova, Daniele Capra, Giorgio de Finis, Federica La Paglia. Modera: Maria Arcidiacono.
Bridge Art rappresenta una costola del progetto La Favola_Bridge, creato nel 2013 tra la Sicilia e gli Stati Uniti, per la UNIS (Unione Scuole Internazionali delle Nazioni Unite), come programma di ospitalità in supporto agli Expat di lingua italiana e differente etnia, basato su strategie di grounding.
Nelle intenzioni delle ideatrici, il progetto si propone di offrire un'esperienza di condivisione, all'insegna del rispetto delle diverse culture, della natura, della biodiversità. Il ponte al quale allude il titolo è quello del dialogo tra mondi anche distanti, con uno sguardo e un confronto sulla ricerca artistica contemporanea.
Bridge Art è un format basato proprio sull'idea di permanenza e di elaborazione creativa per gli artisti invitati a trascorrere del tempo all'interno di Tenuta La Favola, storica azienda, oasi di coltura biologica e biodiversità immersa nel paesaggio naturale del Val di Noto teatro del grande barocco siciliano Patrimonio dell'umanità UNESCO.
Bridge Art #1 contemporary visions, è stato inserito tra gli eventi del Cluster BioMediterraneo all'interno dell'EXPO Milano 2015, con Grecia, Libano, Egitto, Libia, Tunisia, Algeria, Malta, San Marino, Serbia, Albania e Montenegro, sotto il coordinamento dell'Official Partner, la Regione Sicilia; con l'obiettivo di valorizzare il patrimonio del territorio siciliano e, al tempo stesso, di farsi strumento d'unione con quei popoli. Inoltre, grazie alla partnership sviluppata in quell'occasione con Martina Cavallarin, Bridge Art è stato inserito in scatolabiancaheART @ brain, programma di mostre, dibattiti, eventi rivolti al tema della sostenibilità ambientale, delle fonti energetiche pulite, di un'arte attenta alle problematiche del vivere civile e incentrata sui concetti di postproduzione e riciclo.
Durante l'incontro al MAXXI si discuteranno gli esiti della prima residenza breve #smArt_grounding che si è svolta dal 19 al 25 ottobre 2015 presso Tenuta la Favola, e ha visto affiancati Tamar Hayduke, siriana di origini armene, giornalista, artista e scrittrice e ad Arsen Babajanyan, compositore e studioso d'arte, armeno, ma da anni in Germania. Figli di terre offese e ferite oltre ogni disumanità, i due giovani artisti attingono a molteplici fonti anche distanti dalla propria identità, per ottenere quella purezza di suoni e parole che svelano un aspetto non scontato di questi delicati esercizi di conoscenza che sono le residenze condivise: l'interesse e il rispetto dell'uno per il lavoro dell'altra e viceversa, in un luogo anch'esso crocevia di linguaggi e culture come la Sicilia.
Compito della curatrice iraniana Helia Hamedani sarà invece di illustrare il progetto vincitore della residenzafull(y)_grounding che si svolgerà nel gennaio e febbraio 2016, dal titolo le impalpabili impronte della carta e la geografia sensibile, con gli artisti: Fabrizio Cicero, Arash Irandoust, Germano Serafini.
Si alterneranno quindi, nell'esposizione di alcuni progetti da realizzare in sinergia con Bridge Art: Tiziana Cera Rosco (Io è un altro), Giovanni Gaggia (Sponge), Andrea Kantos (Dimora Oz).
Seguirà un Talk incentrato sul ruolo dell'arte contemporanea alla luce delle emergenze sociali, dialogo e confronto multiculturale: identità/identificazione - storia/memoria - tolleranza/responsabilità, con interventi di: Antonio Arevalo, Lorenzo Canova, Daniele Capra, Giorgio de Finis, Federica La Paglia. Modera: Maria Arcidiacono.
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