Mario Botta. Sacro e Profano

Mario Botta. Sacro e Profano, MAXXi, Roma, 2022
Dal 08 Aprile 2022 al 23 Ottobre 2022
Roma
Luogo: MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo
Indirizzo: Via Guido Reni 4/a
Curatori: Margherita Guccione e Pippo Ciorra
Con il ciclo Nature il MAXXI racconta le ricerche significative dell’architettura contemporanea invitando gli autori a raccontarsi attraverso l’installazione di una propria mostra.
La settima edizione di Nature vede protagonista il lavoro di Mario Botta, progettista svizzero di fama mondiale che si è laureato con Carlo Scarpa, ha lavorato con Le Corbusier e Louis I. Kahn e oggi a tutti gli effetti è un maestro tra i maestri.
Botta ha realizzato opere e progetti in tutto il mondo, tra cui il SFMOMA di San Francisco e il museo Jean Tinguely a Basilea e, in Italia, il MART di Rovereto. È ideatore e fondatore dell’Accademia di architettura di Mendrisio, dove ha realizzato il Teatro dell’Architettura, un luogo interamente concepito per mostrare e discutere la disciplina architettonica, specchio del suo interesse per la messa in scena dell’architettura che trova al MAXXI un’ulteriore occasione.
Per il MAXXI Botta ha immaginato un’installazione composta da materiali eterogenei e fortemente espressivi, che vanno dal padiglione in scala 1:1 al prototipo di una facciata fino ai modelli, gli schizzi e le fotografie di una selezione dei suoi progetti costruiti. Il tema “sacro e profano” che dà il titolo alla mostra è interpretato nel senso più ampio di una sacralità insita in ogni gesto architettonico, dalla purezza dei materiali alla sensibilità al contesto. Verrà prodotto un catalogo con testi critici e inedite riflessioni dello stesso Botta sull’ispirazione del suo lavoro, un’intervista a cura di Fulvio Irace e schede illustrate sui progetti in mostra.
Botta ha realizzato opere e progetti in tutto il mondo, tra cui il SFMOMA di San Francisco e il museo Jean Tinguely a Basilea e, in Italia, il MART di Rovereto. È ideatore e fondatore dell’Accademia di architettura di Mendrisio, dove ha realizzato il Teatro dell’Architettura, un luogo interamente concepito per mostrare e discutere la disciplina architettonica, specchio del suo interesse per la messa in scena dell’architettura che trova al MAXXI un’ulteriore occasione.
Per il MAXXI Botta ha immaginato un’installazione composta da materiali eterogenei e fortemente espressivi, che vanno dal padiglione in scala 1:1 al prototipo di una facciata fino ai modelli, gli schizzi e le fotografie di una selezione dei suoi progetti costruiti. Il tema “sacro e profano” che dà il titolo alla mostra è interpretato nel senso più ampio di una sacralità insita in ogni gesto architettonico, dalla purezza dei materiali alla sensibilità al contesto. Verrà prodotto un catalogo con testi critici e inedite riflessioni dello stesso Botta sull’ispirazione del suo lavoro, un’intervista a cura di Fulvio Irace e schede illustrate sui progetti in mostra.
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