Transfusioni #2

Luca Maria Patela, Tessitura solare con Arcobaleno, 1976
Dal 17 October 2016 al 7 November 2016
Roma
Luogo: Archivio Menna/Binga
Indirizzo: via dei Monti di Pietralata 16
Orari: su appuntamento
Curatori: Anna D’Elia
Enti promotori:
- Patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del II Municipio e della Federazione Unitaria Italiana Scrittori
Telefono per informazioni: +39 339 8053993
E-Mail info: transfusioni2016@gmail.com
Il progetto Transfusioni, a cura di Anna D’Elia con il contributo di Bianca Menna, Silvia Stucky e Paola Romoli Venturi, collega in un percorso unico gli spazi del Lavatoio Contumaciale e dell’Archivio Menna/Binga aprendo un dialogo tra gli artisti presenti nell’archivio e il mondo culturale contemporaneo per favorire e sollecitare la trasfusione di idee, luoghi, contesti e soggetti di provenienze diverse con artisti italiani ed esteri. Transfusioni vuole essere un omaggio a Filiberto Menna, presente in ognuna delle quattro mostre in programma attraverso le citazioni degli artisti, le cui opere a lui dedicate sono conservate nell’Archivio.
Transfusioni #2 (17 ottobre - 7 novembre 2016) ha come protagonista Luca Maria Patella (Roma, 1934), artista di ricerca noto in ambito internazionale, pioniere nella sperimentazione interdisciplinare dei media foto-cinematografici, sonori, digitali, scrittoriali e teorici, e grande innovatore nella perlustrazione dei molteplici rapporti che legano arte e scienza. In mostra sarà esposta un’opera fotografica del 1976 dal titolo “Tessitura solare con Arcobaleno”. Nell’inquadratura compare la mano dell’artista che, sfidando l’impermanenza del fenomeno atmosferico, sembra tracciare l’arcobaleno con un compasso sfruttando le potenzialità del mezzo fotografico. Il confronto tra mondo fisico e psichico, universo e soggetto è sempre presente nel lavoro di Patella e ritorna in quest’opera che si può collocare nella più ampia indagine che l’artista ha dedicato a partire dagli anni ottanta al Mysterium Coniunctionis attraverso un complesso corpus teorico accompagnato da installazioni e oggetti. Il lavoro esposto reca testimonianza della sperimentazione cara all’artista sui metodi fotografici di ripresa, in cui l’originaria tecnica del foro stenopeico si confronta con quella più moderna dell’obbiettivo fisheye. Ne parlerà al pubblico lo stesso Patella, attraverso una “dialettica telefonica in atto” che si terrà in galleria nel corso della giornata inaugurale.
A dialogare con Patella è stata invitata Federica Di Carlo (Roma, 1984) scelta per la centralità che anche nella sua ricerca hanno i rapporti tra arte e scienza, con particolare attenzione alle tematiche della luce e della visione. L’arcobaleno è infatti un soggetto caro a Federica in quanto fenomeno non misurabile e non definibile in forma oggettiva. Ed è proprio questa presenza aleatoria che affascina scienziati e artisti poiché consente di riflettere sull’apparente realtà in cui viviamo. L’opera Misurazione diffusa, ideata per dialogare con quella del maestro coinvolgerà il pubblico in un’azione-lettura, nel corso della quale gli spettatori saranno invitati a misurarsi con lo spazio e una scritta attivata dalla luce del luogo.
Nella serata inaugurale a Marco Palladini, scrittore, drammaturgo, regista e attore con Claudio Mapelli al sax tenore, è affidata l’interpretazione d’autore del testo poetico-filosofico Atto Unico Filosofico per Apelle figlio di Apollo Uccelli e Pesci al quale Filiberto Menna consegna la sua riflessione sulla pittura e il teatro come spazio della finzione, e dunque, della costruzione linguistica. Il testo scritto attorno al 1981, è stato pubblicato per i tipi di Le Impronte degli Uccelli nel 2001 in 500 esemplari numerati con in copertina l’opera MUT/TUM di Luca Maria Patella (omaggio a Marcel Duchamp).
Inaugurazione lunedì 17 ottobre 2016 ore 18.30-21
Apertura speciale per la RAW Rome Art Week: 24/25/26/28/29 ottobre ore 16.00-19.00 – 27 ottobre ore 11.00-19.00
La mostra sarà visibile su appuntamento
Transfusioni #2 (17 ottobre - 7 novembre 2016) ha come protagonista Luca Maria Patella (Roma, 1934), artista di ricerca noto in ambito internazionale, pioniere nella sperimentazione interdisciplinare dei media foto-cinematografici, sonori, digitali, scrittoriali e teorici, e grande innovatore nella perlustrazione dei molteplici rapporti che legano arte e scienza. In mostra sarà esposta un’opera fotografica del 1976 dal titolo “Tessitura solare con Arcobaleno”. Nell’inquadratura compare la mano dell’artista che, sfidando l’impermanenza del fenomeno atmosferico, sembra tracciare l’arcobaleno con un compasso sfruttando le potenzialità del mezzo fotografico. Il confronto tra mondo fisico e psichico, universo e soggetto è sempre presente nel lavoro di Patella e ritorna in quest’opera che si può collocare nella più ampia indagine che l’artista ha dedicato a partire dagli anni ottanta al Mysterium Coniunctionis attraverso un complesso corpus teorico accompagnato da installazioni e oggetti. Il lavoro esposto reca testimonianza della sperimentazione cara all’artista sui metodi fotografici di ripresa, in cui l’originaria tecnica del foro stenopeico si confronta con quella più moderna dell’obbiettivo fisheye. Ne parlerà al pubblico lo stesso Patella, attraverso una “dialettica telefonica in atto” che si terrà in galleria nel corso della giornata inaugurale.
A dialogare con Patella è stata invitata Federica Di Carlo (Roma, 1984) scelta per la centralità che anche nella sua ricerca hanno i rapporti tra arte e scienza, con particolare attenzione alle tematiche della luce e della visione. L’arcobaleno è infatti un soggetto caro a Federica in quanto fenomeno non misurabile e non definibile in forma oggettiva. Ed è proprio questa presenza aleatoria che affascina scienziati e artisti poiché consente di riflettere sull’apparente realtà in cui viviamo. L’opera Misurazione diffusa, ideata per dialogare con quella del maestro coinvolgerà il pubblico in un’azione-lettura, nel corso della quale gli spettatori saranno invitati a misurarsi con lo spazio e una scritta attivata dalla luce del luogo.
Nella serata inaugurale a Marco Palladini, scrittore, drammaturgo, regista e attore con Claudio Mapelli al sax tenore, è affidata l’interpretazione d’autore del testo poetico-filosofico Atto Unico Filosofico per Apelle figlio di Apollo Uccelli e Pesci al quale Filiberto Menna consegna la sua riflessione sulla pittura e il teatro come spazio della finzione, e dunque, della costruzione linguistica. Il testo scritto attorno al 1981, è stato pubblicato per i tipi di Le Impronte degli Uccelli nel 2001 in 500 esemplari numerati con in copertina l’opera MUT/TUM di Luca Maria Patella (omaggio a Marcel Duchamp).
Inaugurazione lunedì 17 ottobre 2016 ore 18.30-21
Apertura speciale per la RAW Rome Art Week: 24/25/26/28/29 ottobre ore 16.00-19.00 – 27 ottobre ore 11.00-19.00
La mostra sarà visibile su appuntamento
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