Rudi Ninov. Writing Paintings
Dal 21 Gennaio 2023 al 07 Maggio 2023
San Gimignano | Siena
Luogo: Galleria Continua
Indirizzo: Via del Castello 11
Orari: dal lunedì al venerdì ore 10 - 13 / 14 - 18, sabato e domenica ore 10 - 13 / 14 - 19. Dal 1 marzo dal lunedì alla domenica ore 10 - 13 / 14 - 19
Telefono per informazioni: +39 0577 943134
E-Mail info: sangimignano@galleriacontinua.com
Sito ufficiale: http://www.galleriacontinua.com
Siamo lieti di presentare “Writing Paintings”, mostra personale dell’artista bulgaro Rudi Ninov pensata per gli spazi dell’ex cinema teatro della galleria di San Gimignano. La mostra presenta lavori sia di scultura che di pittura, confermando l’attuale attenzione dell’artista per il suono e la forma, per il loro rapporto reciproco e per come, nei suoi lavori, il suono possa essere tradotto in forma e colore.
Ninov, nato in Bulgaria, formatosi a Londra e ora residente a Francoforte, esplora l’ambito formale e personale, l’astratto e il figurativo. Il suo lavoro avvicina e raccoglie forme diverse, una selezione precisa di colori e confini decisi, mentre abbondano i riferimenti alla musica, ai fumetti, ad oggetti collezionati, alle favole e alle poesie. “La pratica di Rudi Ninov si sviluppa in uno spazio intermedio”, dichiara lo scrittore e giornalista Franklin Melendez “[...] un momento magico in cui un segno- gesto inizia a generarsi ma deve ancora cristallizzarsi”.
La collocazione dell’esposizione nello spazio della galleria in Via del Castello, a San Gimignano, è indicativa dello spazio visivo mediano del lavoro dell’artista.
Quello dell’ex-cinema teatro è uno spazio ibrido, antico e moderno, parte della vita pubblica della città ma immerso in una dimensione privata. È un luogo in cui le persone varcano la soglia di un nuovo mondo animato dall’arte contemporanea. In questo contesto, le opere di Ninov si trovano a cavallo tra opacità e leggibilità. L’artista crea uno spazio di gioco in cui vengono esplorati diversi mezzi e materiali, dalla pittura alla scultura. La disposizione dei suoi lavori al primo piano della galleria e negli spazi del labirinto, soddisfa le condizioni di lavoro e le preferenze espositive di Ninov, che lavora prevalentemente con luce artificiale e ritiene che i suoi lavori possano essere meglio percepiti non come corpo unico di opere ma come piccoli episodi visivi, divisi dalle caratterizzazioni architettoniche dello spazio.
I dipinti, che variano da grandi a piccolissimi formati, sono come scritti visivi nella loro reimmaginazione di figure familiari. La sua sperimentazione del segno e del colore si fonde con il suo interesse per il tempo e la durata dell’opera. Il concetto di “durata” viene sviluppato in modi differenti: nei suoi dipinti, attraverso il movimento della pennellata che entra poi in tensione diretta con le forme opache, e nelle sue sculture, attraverso l’accumulo nel tempo di vernici colorate sul pavimento dello studio. Queste creano un materiale malleabile che si traduce in maniglie, ganci e anelli modellati dall’artista.
Spesso lavora simultaneamente a numerosi dipinti e sculture, causando una sovrapposizione di narrazioni e, a tratti, anche di forme e figure. Questa combinazione di scultura e pittura è molto evidente nell’opera “Untitled (Offerings)”, che consiste in dipinti di piccolo formato posizionati su di una mensola, anch’essa parte del lavoro, realizzati in resina Acrystal – un materiale che, data la sua elevata durezza superficiale, è ideale per produrre forme dettagliate e precise.
Segno e colore vengono indagati da Ninov in molti suoi lavori. Utilizza un tratto, anche solo vagamente familiare, lo reinventa e lo ripropone al pubblico. In preparazione a questa mostra, Ninov ha camminato per il suo studio, pronunciando ad alta voce lettere dell’alfabeto Latino e Cirillico. Una manifestazione orale di un segno scritto che lo ha portato a chiedersi come dare forma a questo concetto monofonico di base. Nella scelta dei colori, l’artista ha riflettuto sulla durata di una vocale e si è chiesto se un colore potesse realmente suggerirne la lunghezza.
Ninov ha messo in discussione il concetto e l’atto della scrittura tanto da smantellarla del tutto, da renderla astratta, come una mera composizione all’interno di uno spazio che ha dei limiti, un’azione che conduce i segni a destra, sinistra, sopra e sotto. La decostruzione di segno, forma e azione è presente in questi “Writing paintings”, un gioco di parole che descrive due modi differenti con cui comunicare informazioni e documentare avvenimenti. All’interno di questo significato, Ninov propone il suo lavoro come un modo di dipingere che è una sorta di raccolta di tutti i dispositivi linguistici, conosciuti e sconosciuti. Siamo quindi invitati dall’artista dentro uno spazio giocoso e intermedio dove “[...] apre un invito che ci chiede silenziosamente ma intensamente di vedere ciò che vediamo” (Franklin Melendez). Rudi Ninov (Teteven, Bulgaria, 1992) vive e lavora a Francoforte, in Germania.
La sua pratica, composta da disegno, scultura e pittura, documenta interrelazioni tra due approcci distintivi all’interno del suo lavoro: il formale e il personale, l’astratto e il figurativo. Il suo lavoro avvicina e raccoglie forme diverse, una selezione precisa di colori e contorni decisi, mentre abbondano i riferimenti alla musica, ai fumetti, ad oggetti collezionati, alle favole e alle poesie. I suoi dipinti sono come scritture immaginarie che meditano su composizioni di linguaggi orali e scritti in forma di esperienze personali sinestetiche.
Il suo trattamento spesso sorprendente e virtuoso della superficie pittorica si traduce in colori vibranti e immacolati prodotti da complessi processi di stratificazione e lavaggio del colore, applicato in modo delicato, che si spostano come diapositive da un dipinto all’altro, creando dialoghi continui tra corpi di lavoro. Spesso diversi dipinti si uniscono per creare dittici e composizioni più grandi, una forma di scambio schematico che è un riferimento al continuo interesse di Rudi per i meccanismi cinematografici dei primi film d’animazione. Il suo processo creativo è gestuale e tattile, utilizza procedure sia intuitive che ragionate. Il suo lavoro ha una padronanza unica del disegno nella pittura e della pittura nella forma, dimostrando una sorta di spontaneità in un’esplorazione basata sul processo.
Ha conseguito la laurea in Belle Arti presso il Goldsmiths’ College di Londra, nel 2015 e un MFA nella classe di Monika Baer, Amy Sillman e Nikolas Gambaroff presso la Städelschule, Francoforte, Germania nel 2021.
Mostre recenti includono ORBIT, Messeturm, Frankfurt am Main (2020), The Artist-Collector’s Dream (a nice thing), GALLERIA CONTINUA, San Gimignano (2020), Gravitiy Works Only When You Look Down, Vaska Emanuilova Gallery, Sofia (2019), FOTEL, Sotheby’s, Francoforte sul Meno (2019).
Ha anche ricevuto il Linklaters LLP Prize, Germania (2020) e la borsa di studio della Cultural Perspectives Foundation, Bulgaria (2019).
Le sue opere sono parte del Museum Voorlinden, Caldic Collection, Wassenaar, Paesi Bassi, della Fondazione CRC di Cuneo e della Imago Mundi Collection, Treviso.
Inaugurazione sabato 21 gennaio 2023 ore 16 – 21
Ninov, nato in Bulgaria, formatosi a Londra e ora residente a Francoforte, esplora l’ambito formale e personale, l’astratto e il figurativo. Il suo lavoro avvicina e raccoglie forme diverse, una selezione precisa di colori e confini decisi, mentre abbondano i riferimenti alla musica, ai fumetti, ad oggetti collezionati, alle favole e alle poesie. “La pratica di Rudi Ninov si sviluppa in uno spazio intermedio”, dichiara lo scrittore e giornalista Franklin Melendez “[...] un momento magico in cui un segno- gesto inizia a generarsi ma deve ancora cristallizzarsi”.
La collocazione dell’esposizione nello spazio della galleria in Via del Castello, a San Gimignano, è indicativa dello spazio visivo mediano del lavoro dell’artista.
Quello dell’ex-cinema teatro è uno spazio ibrido, antico e moderno, parte della vita pubblica della città ma immerso in una dimensione privata. È un luogo in cui le persone varcano la soglia di un nuovo mondo animato dall’arte contemporanea. In questo contesto, le opere di Ninov si trovano a cavallo tra opacità e leggibilità. L’artista crea uno spazio di gioco in cui vengono esplorati diversi mezzi e materiali, dalla pittura alla scultura. La disposizione dei suoi lavori al primo piano della galleria e negli spazi del labirinto, soddisfa le condizioni di lavoro e le preferenze espositive di Ninov, che lavora prevalentemente con luce artificiale e ritiene che i suoi lavori possano essere meglio percepiti non come corpo unico di opere ma come piccoli episodi visivi, divisi dalle caratterizzazioni architettoniche dello spazio.
I dipinti, che variano da grandi a piccolissimi formati, sono come scritti visivi nella loro reimmaginazione di figure familiari. La sua sperimentazione del segno e del colore si fonde con il suo interesse per il tempo e la durata dell’opera. Il concetto di “durata” viene sviluppato in modi differenti: nei suoi dipinti, attraverso il movimento della pennellata che entra poi in tensione diretta con le forme opache, e nelle sue sculture, attraverso l’accumulo nel tempo di vernici colorate sul pavimento dello studio. Queste creano un materiale malleabile che si traduce in maniglie, ganci e anelli modellati dall’artista.
Spesso lavora simultaneamente a numerosi dipinti e sculture, causando una sovrapposizione di narrazioni e, a tratti, anche di forme e figure. Questa combinazione di scultura e pittura è molto evidente nell’opera “Untitled (Offerings)”, che consiste in dipinti di piccolo formato posizionati su di una mensola, anch’essa parte del lavoro, realizzati in resina Acrystal – un materiale che, data la sua elevata durezza superficiale, è ideale per produrre forme dettagliate e precise.
Segno e colore vengono indagati da Ninov in molti suoi lavori. Utilizza un tratto, anche solo vagamente familiare, lo reinventa e lo ripropone al pubblico. In preparazione a questa mostra, Ninov ha camminato per il suo studio, pronunciando ad alta voce lettere dell’alfabeto Latino e Cirillico. Una manifestazione orale di un segno scritto che lo ha portato a chiedersi come dare forma a questo concetto monofonico di base. Nella scelta dei colori, l’artista ha riflettuto sulla durata di una vocale e si è chiesto se un colore potesse realmente suggerirne la lunghezza.
Ninov ha messo in discussione il concetto e l’atto della scrittura tanto da smantellarla del tutto, da renderla astratta, come una mera composizione all’interno di uno spazio che ha dei limiti, un’azione che conduce i segni a destra, sinistra, sopra e sotto. La decostruzione di segno, forma e azione è presente in questi “Writing paintings”, un gioco di parole che descrive due modi differenti con cui comunicare informazioni e documentare avvenimenti. All’interno di questo significato, Ninov propone il suo lavoro come un modo di dipingere che è una sorta di raccolta di tutti i dispositivi linguistici, conosciuti e sconosciuti. Siamo quindi invitati dall’artista dentro uno spazio giocoso e intermedio dove “[...] apre un invito che ci chiede silenziosamente ma intensamente di vedere ciò che vediamo” (Franklin Melendez). Rudi Ninov (Teteven, Bulgaria, 1992) vive e lavora a Francoforte, in Germania.
La sua pratica, composta da disegno, scultura e pittura, documenta interrelazioni tra due approcci distintivi all’interno del suo lavoro: il formale e il personale, l’astratto e il figurativo. Il suo lavoro avvicina e raccoglie forme diverse, una selezione precisa di colori e contorni decisi, mentre abbondano i riferimenti alla musica, ai fumetti, ad oggetti collezionati, alle favole e alle poesie. I suoi dipinti sono come scritture immaginarie che meditano su composizioni di linguaggi orali e scritti in forma di esperienze personali sinestetiche.
Il suo trattamento spesso sorprendente e virtuoso della superficie pittorica si traduce in colori vibranti e immacolati prodotti da complessi processi di stratificazione e lavaggio del colore, applicato in modo delicato, che si spostano come diapositive da un dipinto all’altro, creando dialoghi continui tra corpi di lavoro. Spesso diversi dipinti si uniscono per creare dittici e composizioni più grandi, una forma di scambio schematico che è un riferimento al continuo interesse di Rudi per i meccanismi cinematografici dei primi film d’animazione. Il suo processo creativo è gestuale e tattile, utilizza procedure sia intuitive che ragionate. Il suo lavoro ha una padronanza unica del disegno nella pittura e della pittura nella forma, dimostrando una sorta di spontaneità in un’esplorazione basata sul processo.
Ha conseguito la laurea in Belle Arti presso il Goldsmiths’ College di Londra, nel 2015 e un MFA nella classe di Monika Baer, Amy Sillman e Nikolas Gambaroff presso la Städelschule, Francoforte, Germania nel 2021.
Mostre recenti includono ORBIT, Messeturm, Frankfurt am Main (2020), The Artist-Collector’s Dream (a nice thing), GALLERIA CONTINUA, San Gimignano (2020), Gravitiy Works Only When You Look Down, Vaska Emanuilova Gallery, Sofia (2019), FOTEL, Sotheby’s, Francoforte sul Meno (2019).
Ha anche ricevuto il Linklaters LLP Prize, Germania (2020) e la borsa di studio della Cultural Perspectives Foundation, Bulgaria (2019).
Le sue opere sono parte del Museum Voorlinden, Caldic Collection, Wassenaar, Paesi Bassi, della Fondazione CRC di Cuneo e della Imago Mundi Collection, Treviso.
Inaugurazione sabato 21 gennaio 2023 ore 16 – 21
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